Ormai è deciso, l'11 giugno si voterà per la fusione tra i comuni di Montalto e Carpasio. Domani, verrà resa nota ufficialmente la data della votazione referendaria. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dalla Regione Liguria. Il giorno scelto coinciderà esattamente con quello per le elezioni amministrative nei comuni.
Per i due paesini il quesito che sarà stampato sulle schede elettorali sarà semplice e di facile comprensione. Ai cittadini verrà chiesto se sono favorevoli o contrari alla fusione e quindi alla nascita del nuovo comune Montalto Carpasio. Le due amministrazioni comunali da tempo stanno spingendo per arrivare all'unione.
“Il programma delle due Amministrazioni era di procedere con calma, dopo un giro di Riunioni Pubbliche, nei primi mesi del 2017. Nelle ultime settimane dello scorso dicembre vi è stata una brusca accelerata che ha colto un po’ tutti di sorpresa. Il giorno 15 dicembre, in una riunione a Genova, è emersa la volontà, da parte della Regione Liguria, di non finanziare più le Fusioni tra Comuni a partire dal 2017; ci è stato inoltre detto che se riuscivamo a chiudere l’iter che ci riguarda entro l’anno, saremmo stati 'salvaguardati'. Le due Amministrazioni Comunali si sono così messe al lavoro ed hanno chiuso con i Consigli Comunali dello scorso 28/12/2016 l’iter Comunale, mettendosi in questa maniera al riparo da successive decisioni Regionali. Ad oggi, con l’ultima Legge Finanziaria, il nuovo Comune frutto di Fusione tra Montalto e Carpasio avrebbe dallo Stato, oltre ai normali trasferimenti, il 50% dei trasferimenti del 2010 Inoltre dalla Regione Liguria è previsto (Legge 12/94) un contributo Straordinario non inferiore a euro 129.114,22 (una tantum) e euro 10,329 per ogni residente del nuovo Comune (si stima che i residenti saranno circa 560). Euro 10,329 x 560 = 5784 € per i prossimi 10 anni” - spiega Mariano Bianchi, sindaco di Montalto.
Fatta eccezione per l'aspetto economico, la fusione non comporterà la scomparsa delle tradizioni o dei tratti folkloristici e distintivi di ognuno dei due paesi. Stesso discorso anche per quanto riguarda i servizi. Non verranno tolti ad un borgo per essere trasferiti in modo esclusivo nell'altro. Inoltre, non cambieranno nemmeno aspetti che fanno parte del quotidiano, come i documenti d'identità, il tesserino sanitario ed il Cap. Rimarranno identici fino allo scadere del documento che verrà rinnovato con le nuove diciture. Infine, gli uffici comunali rimarranno in entrambi i paesi e la nuova amministrazione sarà decretata da elezioni.
“Speriamo che passi. E' un'occasione unica. Mi auguro che la gente capisca l'opportunità e percepisca come la fusione possa portare un contributo notevole alle nostre realtà - sottolinea Claudio Seravalli, sindaco di Carpasio - La fusione comunque non sarà attiva dal giorno seguente alle votazioni. La consultazione dovrà ottenere il 30% degli aventi diritto che si presenteranno al voto e dovrà essere favorevole in entrambi i comuni. A questo punto il consiglio regionale dovrà ratificare la decisione e ci vorranno circa 2 mesi o poco più”.
Da diverso tempo le amministrazioni hanno cercato di coinvolgere il più possibile i residenti proprio per tastare l'opinione pubblica prima di dare il via a lunghi e costosi iter burocratici. Se venisse approvata la fusione si tratterà del primo caso a livello regionale. Inoltre non è da escludere che la buona riuscita dell'operazione possa essere propedeutica ad altre analoghe situazioni, come quella tra Ceriana e Bajardo (quest'ultimo sarà interessato dalle elezioni amministrative dopo il decesso del compianto sindaco Jose Littardi ndr) ed anche tra Molini di Triora e Triora, la cui decisione è stata rimandata proprio a dopo le elezioni. La parola a questo punto passa agli abitanti che l'11 giugno dovranno esprimersi sulla nascita di Montalto Carpasio.