Eventi - 31 marzo 2017, 14:40

Sabato 8 aprile, inaugurazione della Mostra di testi e alberi dal titolo ‘Domani scriverai ancora... sulle tracce di Anne Frank'

I lavori sono realizzati dagli alunni della Media Alighieri di Sanremo e dai bimbi della Scuola dell'Infanzia e primaria di Apricale

Sabato 8 aprile, alle ore 10.00, al Castello  della  Lucertola di Apricale, si terrà l'inaugurazione della Mostra di testi e alberi realizzati dagli alunni dalla Scuola Media ‘Dante Alighieri’ di  Sanremo e dai bambini della Scuola dell'Infanzia e primaria di Apricale dal titolo ‘Domani scriverai ancora... sulle tracce di Anne Frank'.

Scrive la dirigente scolastica Professoressa Antonella Squillace: «La Fondazione Anne Frank di Basilea due anni fa ha accettato di sostenere questo progetto pedagogico. Ci si propone infatti di incentivare i preadolescenti, sulle orme di Anne Frank, all’uso della scrittura e della stesura di diari personali per dare voce a sentimenti, emozioni, pensieri e riflessioni personali che possano spaziare oltre i classici tweet o messaggini nei quali invece i propri sentimenti vengono 'sintetizzati' con emoticon e faccine standard.

Il lavoro si è poi arricchito di bellissimi alberi attraverso la creatività degli alunni della Scuola Media ‘Dante Alighieri’ di Sanremo e dei bambini delle scuole dell’infanzia e primaria di Apricale che hanno voluto rendere visibile nei modi più fantasiosi l’ippocastano che Anne poteva vedere dall’alloggio segreto.

Grazie a tutti questi giovani di averci aperto il loro giardino segreto: non costruite mai un muro intorno a questo giardino e non dimenticatevi di innaffiarlo».

E domani scriverai ancora…

“La cosa più bella, tutto sommato, è che quello che provo e penso lo posso almeno scrivere, altrimenti soffocherei davvero”. Così scriveva Anne nel suo diario dalla copertina scozzese bianca e rossa in quei due anni trascorsi nella “CASA SUL RETRO”, dove, sbirciando dalla finestra della soffitta, poteva osservare il cielo, gli uccelli e il “suo” albero, un ippocastano, e dove la natura e il desiderio di libertà hanno iniziato a svolgere un ruolo sempre più importante nella sua esistenza. Questa la profondità del messaggio del progetto proposto dalla fondazione Anne Frank di Basilea ai preadolescenti di oggi, e questo il messaggio su cui abbiamo voluto lavorare e al quale gli alunni hanno risposto con inaspettata disponibilità, creatività e fantasia.
Un filo rosso che ci ha legati alla ragazzina di Amsterdam, divenuta famosa suo malgrado, e che ancor di più lega Anne alla nostra città, dove i suoi genitori, Edith e Otto Frank si erano conosciuti e dove torneranno in viaggio di nozze, come moltissimi illustri visitatori del periodo della bella Epoque sanremese, prima che gli eventi bellici spazzassero via le loro vite.

Le parole e la vita di Anne hanno ancora tanto da dire, a distanza di oltre 70 anni, alle giovani generazioni, soprattutto in questa nostra epoca, in cui parole come accoglienza e solidarietà sembrano aver perso il loro significato.Il senso di serenità e pienezza interiore che quelle pagine hanno saputo comunicare ai tanti che vi si sono avvicinati, l’ironia, il buon umore, il senso di gratitudine per la vita,nonostante l’inferno in terra e l’approssimarsi della fine, hanno molto da insegnare ai ragazzi di oggi, le cui giornate passano veloci tra i mille impegni e distrazioni,apparentemente insensibili alle sofferenze degli altri. Ma i bisogni di oggi sono spesso simili a quelli di un tempo anche se le cause possono sembrare differenti, Quelle file di disperati che scappano da antiche e nuove sofferenze, tanto ricordano i disperati di ieri.

I profughi, immigranti, i richiedenti asilo di oggi, minacciati nel corpo e nell’anima da guerre e povertà, vanno verso paesi che, purtroppo, guardano il mondo attraverso la lente dell’emarginazione. E quell’Europa, che in questi 70 anni abbiamo pensato di poter considerare la casa comune,dove l’abbattimento di muri e frontiere è sembrata per tutti un’importante conquista, ora vacilla con l’arrivo di questi nuovi disperati.È necessario dunque ripartire dalle parole che toccano il cuore per ritornare ad essere umani,fare memoria della propria storia, anche di paese di migranti, opporsi ed insegnare ad indignarsi ad ogni forma di razzismo, esclusione, persecuzione razziale, antisemitismo,discriminazione culturale, per motivi religiosi o di differenti orientamenti sessuali.C’è ancora molto da lavorare e il ruolo della scuola resta, e oggi ancor di più, fondamentale,per provare a contrastare questa mentalità imperante che sovrasta tutti e non ci fa vedere la bellezza di quanto ci circonda come riusciva a fare Anne da una finestrella.

E grazie ad Anne e al suo sempre giovane Diario, in cui amore, amicizia, difficoltà quotidiane, relazioni faticose con mondo adulto si ripetono come per ogni adolescente, possiamo comunicare agli adolescenti di oggi la bellezza della scrittura, di fissare i propri sentimenti, le proprie emozioni per meglio comprenderle e affrontarle, per non “soffocare”. Perché Anne possa rivivere in ogni adolescente.E domani scriverai ancora…

Prof.ssa Antonella Squillace

C.S.