Dopo l’ora dedicata alle interpellanze, e le problematiche di illuminazione dell’aula consigliare, l’assise comunale di Sanremo ha affrontato la discussione sulle aliquote e sulle detrazioni dell’IMU per l’anno 2017. La pratica è stata illustrata dall’assessore al bilancio Giuseppe Di Meco.
“Abbiamo voluto dare un segnale seppur piccolo ma molto importante per tutte le attività produttive che con il passaggio dall’ICI all’IMU hanno avuto difficoltà – ha spiegato - Applichiamo infatti solo l’aliquota base, che deve essere versata allo Stato. Non è stato facile, ma queste risorse sono state trovate grazie ad entrate non tributarie come gli oneri di urbanizzazione, i dividendi di società partecipate ed alcune economie (non tagli). Questa è la strada giusta e per il prossimo anno dobbiamo impegnarci a dare un altro segnale importante”.
“Vorrei intanto capire quali siano questi risparmi – ha detto Simone Baggioli di Forza Italia – per le società partecipate si tratta della casino spa, già ormai prosciugata, oppure dell’Amaie ? Quando si parla di oneri di urbanizzazione vuol dire che l’Amministrazione Comunale sostanzialmente va a colpire l’edilizia, determinando quindi ancora un problema in più ad un settore già in crisi. Questi aiuti bisognava darli a commercianti e artigiani, non ad una tipologia di attività che a Sanremo si conta sulle dita di una mano. Risparmiare 200 mila euro su un capitolo di 36 milioni è solo uno specchietto per le allodole. Sarebbe stato molto meglio difendere gli asili nido”.
“Questa sera abbiamo capito che non erano vere le motivazione di problemi di bilancio, espresse nel corso di un recente consiglio comunale, che avevano portato alla chiusura degli asili nido – ha aggiunto Gianni Berrino di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale – altrimenti non avreste potuto attuare questa riduzione. Se non volete aumentare gli oneri di urbanizzazione, vuol dire che prevede un aumento dei lavori in città. Come prevedete questo dato ?”.
“Non c’entra niente l’operazione degli asili nido, perchè noi non abbiamo tagliato i costi – ha risposto Di Meco – Riguardo le altre domande: ci sono società che presentano utili, come per esempio l’Amaie, mentre le economie derivano da risorse che ad inizio del 2016 sono state messe a bilancio ma non sono state utilizzate. Il passaggio dal 9 al 7,60 per le attività produttive vuol dire scendere al minimo, ovvero la quota che si prende lo Stato, in pratica noi dalle aziende non vogliamo nulla”.
“Ci aspettavamo un’attenzione sociale più forte verso i comparti più deboli” è intervenuto Luca Lombardi di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale.
Giuseppe Faraldi di Sanremo al Centro: “E’ una pratica interessante perché, grazie ad un lavoro importante, ci troviamo davanti a riduzioni, che rappresentano un segnale verso un comparto. Mi auguro che il prossimo anno si possa andare incontro anche ad altre categorie”.
“Il primo anno eravamo stati obbligati ad aumentare le tasse, lo scorso anno questo non era avvenuto e quest’anno siamo riusciti ad abbassarle – è intervenuto Mario Robaldo del Partito Democratico – speriamo che tutto questo aiuti uno sviluppo economico e lavorativo in città”.
“Voglio ringraziare l’assessore Di Meco e gli uffici per lo sforzo profuso per giungere a questo risultato – ha detto Alessandro Sindoni di Sanremo al Centro – uno degli obiettivi è stato quindi raggiunto. E’ l’inizio di un trend spero positivo. Quando si parla di incassi derivanti dagli oneri di urbanizzazione, non si intendono incrementi di tasse per le imprese ma si parla di una previsione di aumento delle pratiche edilizie”. Proprio questo passaggio era stato oggetto di una domanda di Antonio Fera (indipendente) e di una risposta di Giorgio Trucco (Pd).
La parola è poi passata al sindaco Alberto Biancheri che si è unito ai ringraziamenti per questo risultato ed ha poi parlato della previsione dei maggiori introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione “In questo vedo un segnale da parte del mondo dell’edilizia - ha detto - un segnale positivo non solo per il Comune ma per tutto il comparto”.
La pratica è stata infine approvata con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione della minoranza.