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Politica | 07 marzo 2017, 15:01

Disciplina delle sale da gioco e provvedimento della Regione: intervento di Graglia (Fronte Nazionale)

"Noi riteniamo la salute pubblica e la cura da queste dipendenze fondamentali, anche per i costi sanitari elevati che vanno ad associarsi, pertanto, come Fronte Nazionale Liguria non possiamo che essere contro ogni dipendenza che rende l’uomo schiavo di queste patologie: droghe, alcol e che include quindi, anche il gioco d’azzardo”.

Disciplina delle sale da gioco e provvedimento della Regione: intervento di Graglia (Fronte Nazionale)

La Regione Liguria si appresta a emanare un provvedimento che farà slittare di un anno l’entrata in vigore della legge regionale del 2012, che avrebbe permesso di disciplinare le sale da gioco e gli esercizi pubblici, che offrono gioco sul territorio in maniera più restrittiva.

“L’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi – interviene Lorenzo Graglia, segretario regionale Del Fronte Nazionale Liguria dice che è meglio temporeggiare visto che ci sono 3000 lavoratori a rischio,  ci sarebbe da chiedersi perché i gestori di questo business in 5 anni, visto che il provvedimento entrerebbe in vigore a maggio di quest’anno, non abbiano preso le contromisure per prepararsi a questo che era un problema noto e perché invece per la loro inerzia dobbiamo ancora permettere, senza limitazione alcuna, di continuare a rovinare i bilanci di famiglie intere, da Ventimiglia a Sarzana. Noi ci domandiamo e chiediamo all’assessore Rixi, è o no a conoscenza  che sono oltre 2 milioni  le persone  a rischio di dipendenza da gioco  e oltre 800 mila quelle che vengono definiti azzardopatici? Migliaia di famiglie rovinate dal gioco che, se pur lecito è una vera piaga sociale, ma questo sembra non interessare la giunta regionale”.

“A nostro parere – prosegue Graglia - una regione seria con un assessore serio, dovrebbe far di tutto per preservare la salute economica e fisica dei liguri tutti, prendendo una posizione netta è chiara, e non rimandare come sempre si usa fare da sempre. La ludopatia è una malattia a tutti gli effetti, riconosciuta ufficialmente, che causa gravi problemi non solo al ludopatico, ma anche alla famiglia che gli vive intorno, che viene condotta allo sfascio e diventando in successione un problema dei servizi sociali e dei Comuni cui sono delegate le spese. Ci chiediamo oltretutto, se è possibile che si prenda un tale provvedimento senza ascoltare i territori, i presidi sanitari, cioè di chi si occupa di queste emergenze sociali, senza tenere conto del fenomeno, in crescita esponenziale ovunque, soprattutto  nelle fasce delle minore età. Oltretutto notiamo che in Italia la stragrande maggioranza delle regioni ha preso una posizione in tal merito contraria, l’unica che temporeggia, caldeggiando una proroga, e la Liguria”.

“Nella scorsa legislatura regionale tutto il consiglio aveva votato all’unanimità per leggi più stringenti, come l’obbligo dei 300 metri di distanza da luoghi delicati come: scuole, campi sportivi, chiese e per tutti quei locali che ospitavano ‘slot machine’. In poche parole dovevano eliminare le slot. Non solo per le nuove sale giochi, come era sino a oggi, ma veto totale per ogni attività che le gestisca. Comunque c’erano 5 anni per mettersi in regola: tanti lo hanno fatto, tra cui Rapallo, Genova e Sarzana, Comuni che  si sono adeguati con regolamenti anche più restrittivi. Ora non si può tornare indietro, secondo noi, e rivedere tutto. D’altra parte sappiamo anche che un gran numero di esercizi rischierebbe la chiusura, i tempi concessi per la  regolarizzazione, erano ampi e chiari per tutti, Regione Liguria e assessore competente Rixi in primis. Noi riteniamo la salute pubblica e la cura da queste dipendenze  fondamentali, anche per i costi sanitari elevati che vanno ad associarsi, pertanto, come Fronte Nazionale Liguria non possiamo che essere contro ogni dipendenza che rende l’uomo schiavo di queste patologie: droghe, alcol e che include quindi, anche il gioco d’azzardo”.

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