Riunione dai toni accesi in comune a Taggia tra i genitori dell'asilo Maria Ausiliatrice Corradi ed il sindaco Vincenzo Genduso, accompagnato dall'assessore Roberto Orengo. Al centro della discussione l'inizio dei lavori di demolizione dell'ex scuola Papa Giovanni ad Arma di Taggia. I due edifici scolastici sono uno vicino all'altro ed i genitori hanno espresso preoccupazioni. C'è paura soprattutto per le polveri che questo cantiere solleverà e che potrebbero essere respirate dai bimbi del nido. Per questo la gente ha chiesto a gran voce lo spostamento dei lavori in un periodo dove i bambini non saranno presenti.
Il sindaco ha risposto dicendo che i lavori saranno fatti in totale sicurezza. "Una perizia fatta dal comune dice che non c'è presenza di amianto. - ha cercato di rassicurare Genduso - e non ci sono elementi nocivi che inducano la necessità di azioni preventive”.
Da ieri hanno preso il via le opere propedeutiche alla creazione del cantiere, che darà poi vita alla demolizione. Secondo la road map dei lavori, ci vorranno circa 2 mesi per 'eliminare' l’ex scuola Papa Giovanni. In questo periodo, circa 20 giorni saranno dedicati alla demolizione. Il sindaco ha confermato che: “Quel lavoro è stato organizzato in modo tale che non ci sia nessun rischio per bambini o persone. Sarà garantito l’accesso dalla parte opposta. La demolizione partirà dalla parte a monte. La parte confinante all’asilo verrà fatta solo da venerdì pomeriggio al sabato quando non ci sono bimbi. Per arginare le polveri ci sarà una rete e saranno usati nebulizzatori automatici e manuali durante l’intervento dell’escavatore. Mi piacerebbe chiudere quella pratica entro fine dell'amministrazione. Perché ci sono state una serie di difficoltà su questo argomento. Siccome non ci sono effetti collaterali nocivi ritengo si possa procedere” - ha concluso il sindaco.
L’amministrazione oggi ha consegnato tutti i documenti ai genitori e l’incontro si è chiuso con un certo malumore. In chiusura, Genduso ha spiegato ai genitori che potrebbe spostare i lavori, ma di non volerlo fare per scelta, per far si che l'intervento termini prima della fine del suo mandato.
C’è chi non ha gradito la presa di posizione del primo cittadino ed ha minacciato di presentare un esposto contro questo cantiere. Mamme e papà ritengono di non aver ricevuto dal sindaco una risposta esaustiva sullo spostamento ad altro periodo dell’opera. Per le mamme e papà dietro questa necessità di procedere celermente con i lavori ci sarebbe lo spettro dell'imminente campagna elettorale.
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