L’eredità culturale corrisponde alla qualità di un lascito di pensieri, sentimenti, esperienze. Quale memoria può essere necessaria per un’eredità di conoscenza ma soprattutto di identità? Ciò che non si ricorda è come se non ci appartenesse, fosse estraneo all’esperienza cosciente, attuale.
La presentazione del romanzo "Ondate" di Enrico Berio e Nerina Neri, personaggi eclettici e baluardi della cultura del nostro territorio mirano proprio a sottolineare, tramite questo racconto ambientato nelle nostre vallate durante la seconda guerra mondiale, come la memoria riflette l’identità e la continuità della storia di una vallata, di un paese, di una regione o di un popolo. Quando si impara il cervello si modifica, e nel procedere degli anni ci caratterizza sempre di più, diventa la personale memoria e identità biologica.
In un teatro globale dalle molte ombre e minacce all’integrità del destino umano, storie come questa raccontata da Enrico Berio e Nerina Battistin, sembrano indicare una direzione di fiducia e speranza e di forte vitalità.
Spiega la Presidente Cristina Viano: "Il romanzo Ondate di Enrico Berio e Nerina Neri Battistin ambientato nelle valli imperiesi potrebbe essere utilizzato come spunto per spettacoli teatrali o mini produzioni cinematografiche dalle preziose realtà artistiche che abbiamo sul territorio sensibili ai temi dell'identità della comunita' come lo Spazio Vuoto di Livia Carli e Gianni Oliveri, la Macaia di Simone Gandolfo, o le Stagioni teatrali dirette da Eugenio Ripepi”.
La presentazione del volume si terra' domani alle 16,30, alla Compagnia dell'Ulivo presso la sua sede in via Zara 6, al Parasio di Porto Maurizio.