Attualità - 06 febbraio 2017, 10:28

Seborga: una scuola materna per i bambini del villaggio di Ndioukou nella Repubblica Centroafricana, grazie al contributo del comune

Ora gli alunni sono circa trenta perché non tutti i genitori possono permettersi di pagare il contributo annuo di 10,5 euro, quindi si dovrà ripartire con una nuova iniziativa affinché la scuola non rimanga un’opera sottoutilizzata.

Una Scuola materna per i bambini del villaggio di Ndioukou nella Repubblica Centroafricana, è quello che si è riusciti a realizzare grazie al contributo dell'Amministrazione e di tutto il Comune di Seborga che ha raccolto fondi per l'iniziativa  Nel luglio 2016, infatti, il Sindaco Enrico Ilariuzzi ha risposto alla richiesta del dottor Leodino Guadagno, medico dell'Asl 1 Imperiese, che ha prestato opera di volontariato per più di due anni nei villaggi della Repubblica Centroafricana.

In quel periodo oltre all’attività prettamente di carattere sanitario, ha dedicato tempo alla collaborazione con i frati Cappuccini nell’organizzazione di gruppi di ragazzi. Tra questi ragazzi cresceva Pierre Long Gnan divenuto poi sacerdote e parroco della Chiesa di Ndjoukou, ora trasferito in Bangui presso la Conferenza Episcopale Centroaficana.

Durante uno dei pellegrinaggi a Lourdes il dottor Guadagno e l’attuale Padre Pierre Long Gnan, si sono incontrati nuovamente ed è ripartita una collaborazione che ha portato, come primo passo, alla realizzazione della Scuola di Ndjoukou. Il Sindaco di Seborga e tutta l’Amministrazione comunale si sono dimostrati sensibili alla richiesta di aiuto: raccogliendo una cifra consistente per la Repubblica Centroafricana, hanno fatto si che si realizzasse questa scuola, che diventa fondamentale per tutti i bambini del villaggio. Ora gli alunni sono circa trenta perché non tutti i genitori possono permettersi di pagare il contributo annuo di 10,5 euro, quindi si dovrà ripartire con una nuova iniziativa affinché la scuola non rimanga un’opera sottoutilizzata, ma diventi un luogo di crescita e di istruzione capace di dare una speranza per il futuro ai bambini del villaggio di Ndioukou.

Sotto il testo della lettera inviata al Sindaco di Seborga da Padre Pierre Long Gnan

"Con questa lettera vorrei rivolgermi a voi, la famiglia Guadagno, la signora Lara e tutte le persone di buona volontà unite la sera del 27 luglio 2016 a Seborga. Tu non mi conosci, hai sentito parlare di me dalla signora Lara e dalla famiglia Guadagno. Nel rivolgermi a voi, lo faccio allo stesso tempo come persona umana, che come prete della Chiesa Cattolica e come rappresentante della popolazione della città di Ndjoukou dove sono parroco della parrocchia. Questa popolazione è così povera, nessuno pensava ad essa.

Recentemente una malattia di origine sconosciuta ha ucciso diverse persone nel villaggio e ho dovuto allarmare via radio sia il potere amministrativo, che politico che sanitario ed attualmente una missione della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ) è presente in città. È possibile leggere queste informazioni su Facebook. Formazione e istruzione sono rudimentali a Ndjoukou. Ecco perché le persone di Ndjoukou non scolarizzate sono entrate numerose nele ribellioni tra i Seleka e ANTI-Balaka.

Personalmente, credo nella formazione come l'unico modo attuale per umanizzare l'uomo e insegnargli il rispetto per gli altri, la vita umana, la proprietà degli altri e rispetto per le istituzioni che governano la vita della comunità. Questo strumento è deficitario nella Repubblica Centroaftricana; è per questo che abbiamo una guerra in madie ogni 10 anni.

I 1350 euro che avete preso dalle vostre risorse personali per aiutare a costruire la scuola materna rappresentano la vostra fiducia nel possibile cambiamento in RCA. Ma significa anche per la gente di Ndjoukou che non sono dimenticati. Abbiamo già iniziato la scuola in una sala parrocchiale. Questo denaro ci aiuterà a comprare le lamiere (per il tetto) e la vernice, se possibile.

A nome del popolo di Ndjoukou, per conto del Vescovo di Kaga Bandoro e di me stesso, vi ringrazio sinceramente di cuore per questo aiuto salutare. Ringrazio il Signor Sindaco, la signora Lara, la famiglia Guadagno e tutti i collaboratori che hanno parlato di me, la mia condizione di lavoro duro e la situazione disastrosa di Ndjoukou.

Il vostro aiuto mi dà il coraggio di lavorare in questo settore di insicurezza e difficoltà di ogni genere. Come sacerdote, non ho che la benedizione del Signore Gesù da darvi. Vi ringrazio perché continuate a lavorare per la resurrezione dell'uomo in Africa Centrale. Grazie!"

Simona Della Croce