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Politica | 12 gennaio 2017, 17:04

Imperia: realizzazione della pista ciclabile. Capacci: "Sapevamo da subito che non avremmo fatto parte del primo lotto dei finanziamenti"

"Fossimo tra i primi ventiquattro saremmo spiazzati perché non abbiamo il progetto esecutivo che realizzeremo a breve. Magari con qualche giovane professionista che vuol bene alla città e ci faccia risparmiare"

Imperia: realizzazione della pista ciclabile. Capacci: "Sapevamo da subito che non avremmo fatto parte del primo lotto dei finanziamenti"

Non c’è certezza sui tempi del finanziamento per la green line da 28 milioni di euro, ma al Sindaco di Imperia Carlo Capacci sembra non importare. Anzi ne è sollevato perché in questo modo il Comune avrà modo di realizzare il progetto esecutivo per l’opera quando il governo stanzierà i fondi. Magari affidandolo a qualche giovane professionista, “che voglia bene alla città” e che possa far risparmiare il Comune.

Nei giorni scorsi in città sono scoppiate le polemiche in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, della graduatoria dei progetti finanziati del bando “Periferie”. Imperia, grazie al lavoro degli assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici Enrica Fresia e Guido Abbo, e degli uffici dei due settori del terzo piano, avevano consegnato a tempo record un progetto da 28 milioni di euro, di cui 18 finanziati dal bando indetto dal governo per la realizzazione di una pista ciclabile sul vecchio sedime ferroviario. Nella graduatoria Imperia si trova però al 43simo posto non rientrando quindi nei primi ventiquattro che accedono ai fondi già nel 2017.

Capacci non si dice spiazzato, né dispiaciuto. Lo aveva previsto. Dice. La Gazzetta Ufficiale – commenta a Sanremo News - è lo strumento di comunicazione del governo, quindi di un’istituzione, non di un partito politico, dove vengono stampate le normative. A me pare che quello che è uscito sulla Gazzetta Ufficiale sia chiaro e lampante: c’è scritto che il Comune di Imperia è nell’elenco delle opere da finanziare. È al 43simo posto. Si sapeva già prima, non è una novità, che ci sarebbero stati due lotti: uno da ventiquattro e l’altro da ventiquattro in poi. Questo per motivi di finanza pubblica e reperimento di fondi. Se uno va ad analizzare le prime magari scopre che si tratta di cose per cui era necessaria una risposta più immediata da parte dei comuni e quindi del governo che li ha finanziati. C’è per esempio Scampia. Ci sono finanziamenti per andare a vedere dei problemi oggettivi reali e immediati. Gli altri verranno dopo, ma è chiaro che c’è una graduatoria e che c’è scritto che i progetti saranno finanziati”.

Sui tempi Capacci non ha risposte certe. Non si sa quando il nostro sarà finanziato, io credo durante questo anno il governo troverà la fonte di finanziamento. Se non la troverà quest’anno la troverà credo i primi dell’anno prossimo. Io non leggo assolutamente lì dentro che il Comune di Imperia non avrà i soldi, ma li avrà eccome. Onestamente – continua il Sindaco - sapevamo benissimo di non finire tra i primi ventiquattro e aggiungo che ci fossimo finiti saremmo stati anche colti impreparati perché non avremmo avuto il progetto esecutivo. Quindi si sta facendo una polemica sul niente. È una cosa che avevamo assolutamente previsto: di finire nel secondo lotto, altrimenti avremmo predisposto il progetto esecutivo che non c’è ancora e che predisporremo così saremo pronti nel momento in cui il finanziamento sarà erogato a poterlo ricevere perché saremo in regola con la documentazione. Poi, dire che sulla Gazzetta Ufficiale c’è scritto in ‘politichese’, mi sembra sia un’offesa massima alle istituzioni che governano questo paese”. (In riferimento a quanto detto dal capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati ndr).

Sa già a quanto potrebbe ammontare la realizzazione del progetto esecutivo? Su un progetto da 18 milioni, tenendo conto che la tariffa sarebbe tra i 900mila e 1 milione di euro, penso che bisognerebbe trovare qualcuno che lo faccia per 100-150 mila e che faccia un favore alla città. Ci sono tanti progettisti giovani in questa città che hanno voglia di fare e che magari per una cifra assolutamente non comparabile con le tariffe professionali che peraltro non esistano neanche più, ma un parametro di riferimento c’è, lo faranno per poco perché vogliono bene alla città e noi li troveremo”.

Farete un bando indirizzato a giovani professionisti? Ci sono tanti aspetti. Non credo che sarà un incarico unico perché si può anche suddividere a seconda delle competenze dei professionisti. Anche nel settore della professione dell’ingegnere e dell’architetto no c’è più il tuttologo, ma ci sono varie specializzazioni, quindi, o si trova una società di ingegneria che ha al suo interno tutte le figure professionali che possono svolgere i compiti oppure si danno degli incarichi ai professionisti ognuno per la sua competenza”.

Francesco Li Noce

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