/ Economia

Economia | 21 dicembre 2016, 08:32

Il Ristorante Santo Spirito punto di riferimento della Valle Argentina anche durante le Feste

Il locale, gestito da quasi 120 anni sempre dalla stessa famiglia, si tramanda da generazioni una grande esperienza nell’accoglienza e una proposta gastronomica di grande qualità

Il Ristorante Santo Spirito punto di riferimento della Valle Argentina anche durante le Feste

La strada che percorre la valle Argentina termina la sua corsa fra cime aguzze e boschi verdissimi, passando in pochi chilometri dalla macchia mediterranea della costa a un paesaggio alpino mozzafiato. Quasi al fondo della valle si trova Molini di Triora, un esteso e pianeggiante territorio, scandito da corsi d'acqua e terrazze curate come un giardino, dove la fertilità del suolo e l'intraprendenza degli abitanti hanno permesso lo sviluppo di produzioni alimentari d'eccellenza. È proprio in un ambiente così caratteristico che ha sede lo storico Ristorante del Santo Spirito, una vera perla del luogo. Il locale, gestito da quasi 120 anni sempre dalla stessa famiglia, si tramanda da generazioni una grande esperienza nell’accoglienza e una proposta gastronomica di grande qualità. Con orgoglio, Mariachiara ci racconta un episodio avvenuto durante la seconda guerra mondiale.“A Molini e in tutta la valle ci furono aspre battaglie tra nazifascisti e partigiani. In una notte d'inverno, si presentò davanti alla mia bisnonna un emaciato soldato inglese, disperatamente bisognoso di aiuto. Pur consapevole dei gravi rischi cui avrebbe esposto l'intera famiglia, la nonna lo fece entrare. Gli diede da mangiare, lo coprì e lo nascose al caldo della stalla. I tedeschi vennero comunque a saperlo, grazie alle confidenze di qualche paesano e, per rappresaglia, il giorno seguente vennero ad arrestarla per rinchiuderla nel carcere-ospedale di Bussana, “Villa Spinola”, in attesa di essere deportata. Fortunatamente il conflitto prese una piega diversa e così non avvenne ma, il nemico in fuga lasciò comunque dietro di se una scia di rabbia e desolazione, di morte e distruzione tanto che, la piazza fu completamente devastata e anche l'albergo ne uscì semidistrutto. Finita la guerra, il governo inglese, nella persona del comandante supremo delle forze armate alleate di stanza nel mediterraneo, il Generale Harold Rupert Alexander, ricompensò la bisnonna per il suo eroico gesto con ben "mille lire" di allora e un attestato di merito, tuttora in possesso della nostra famiglia e appeso in bella evidenza ad una parete della sala ristorante”. Il locale, molto accogliente e familiare, è composto da due ampie sale, arredate con oggetti antichi, appartenuti un tempo ai titolari, o ad amici e parenti della zona. In questa particolare e affascinante atmosfera, chiediamo a Mariachiara, comproprietaria del ristorante, di spiegarci il nome del locale."Il Ristorante Albergo nacque nel 1897 – ci spiega con calma e gentilezza – inizialmente come semplice osteria del paese, che apriva all'alba per distribuire una ricca “colazione” ai contadini che si apprestavano ad andare al duro lavoro nei campi. Il nome deriva in parte dal fatto che venne inaugurato, dai bisnonni Angelo e Rosetta, proprio nel giorno della Pentecoste di quell'anno ma, probabilmente anche perché la piazza dove si affaccia il nostro locale, si chiamava all'epoca “Santo Spirito". Oltre ad una vasta selezione di piatti tipici del territorio, dalle lasagne al pesto con patate e fagiolini, al coniglio alla ligure, il Ristorante propone anche una buona varietà di vini. La carta comprende l’Ormeasco d.o.c. prodotto dall’azienda di famiglia, vinificato in rosso o “Chiaretto”, offerto in alternativa a ottime bottiglie di vini piemontesi come Dolcetto e Barbera o liguri come Pigato e Vermentino. Per i più esigenti la carta dei vini consente comunque un'ampia scelta di pregiate etichette provenienti da tutta Italia. Il prezzo dei menù può variare dai 20 ai 35 euro, un pochino più alti in occasione delle feste principali. Nel caso la vostra scelta dei vini ricadesse sulla produzione familiare il costo delle bevande è da considerare incluso nel prezzo del menù.

In Valle Argentina, definita con orgoglio la food valley del ponente ligure, si concentrano oggi le maggiori e più importanti produzioni agroalimentari, con la presenza di eccellenze gastronomiche di livello mondiale. Punto di riferimento della zona, è l'Antico Ristorante Albergo "Santo Spirito", locale tipico e caratteristico che fin dal 1897 si caratterizza per un servizio di qualità al pari della propria proposta gastronomica. La struttura è in grado di ospitare un centinaio di persone nella sala ristorante, e dispone anche di un piccolo, grazioso e caratteristico albergo, fornito di tredici camere, dotate di ogni comfort, compreso il collegamento Wi-Fi gratuito. La cucina rispecchia fedelmente la tradizione ligure, con ricette semplici e genuine. Le camere del “Santo Spirito” sono frequentate da clientela prevalentemente sportiva, che ama un turismo in stretto contatto con la natura. Ma la famiglia Zucchetto non si occupa solo di ristorazione, da diverso tempo sta portando avanti un progetto per promuovere una migliore conoscenza del territorio ligure. Ancora Mariachiara ci spiega: “Un paio di anni fa ha preso vita, unitamente con “Agenzia in Liguria”, un progetto ideato per "Club di prodotto", da cui sono poi nati successivamente i "Bike Hotel" e gli "Hiking Hotel". Queste tipologie di albergo, peraltro molto diffuse nel nord Europa e, in Italia, soprattutto in Trentino Alto Adige, offrono servizi a tema per tutti gli amanti delle due ruote o del trekking. Noi, per parte nostra, offriamo ai nostri clienti un servizio di fuoristrada con Land Rover a 9 posti e un Nissan Pathfinder capace di sette comode piazze, come collegamento con l'Alta via dei monti liguri, o più semplicemente per visitare i nostri monti, accompagnati da mio marito Alessandro, esperto del territorio, e in grado di raccontare numerose curiosità e aneddoti sulla nostra terra e la sua storia. Possiamo prelevare i clienti nei loro rispettivi luoghi di arrivo (Sanremo; Taggia ma, anche Nizza o Genova) e li possiamo “guidare” (sempre a loro scelta) per tutta la vacanza o nell'attività sportiva. Ci prendiamo totalmente cura di loro, dalla “stazione alla ristorazione”, fino all'organizzazione di percorsi ciclistici o escursionistici a loro più congeniali, nonché al loro pernottamento. Queste particolari promozioni stanno aumentando l'arrivo di turisti, italiani e stranieri, in tutta la Valle Argentina e, durante tutto l'arco dell'anno. Ma non sono solo i Bikers e gli escursionisti più esigenti oggetto delle nostre attenzioni. Abbiamo proposte rivolte a tutti gli amanti della natura e delle passeggiate, agli appassionati di “Animal watching” o a chi voglia più semplicemente vivere una giornata lontano dalla città, per entrare in contatto con un territorio straordinariamente selvaggio. Con i nostri fuoristrada e le guide preposte, organizziamo escursioni lungo la tratta de l'Alta Via dei Monti Liguri o l'Antica Via del Sale; sulla Via Mezzana o la Via Marenca, permettendo la scoperta di luoghi incantevoli, rimasti incontaminati nel tempo. Nella bella stagione, supportiamo anche attività ciclistiche sportive quali il “Down Hill” e il “Free Ride”. Anche la Nazionale Azzurra Juniores, al pari di grandi campioni internazionali, è venuta ad allenarsi sui nostri tecnici e selettivi sentieri. Fra pochi giorni inaugureremo insieme ad “Agenzia in Liguria”, un nuovo sito che, titolato "Beactiveliguria", si occuperà di coordinare attivamente tutte queste attività, sportive e ricreative. Attendiamo con passione non solo i clienti affezionati, ma anche quelli nuovi, certi di saper soddisfare ogni aspettativa ed esigenza. Perché chi viene in valle Argentina spesso vi ritorna e consiglia vivamente una visita del nostro territorio ai suoi amici!".

 

A Molini di Triora, antico borgo medioevale della Valle Argentina, a 460 metri di altitudine e a circa venticinque chilometri dalla costa, troviamo l'Antico Ristorante Albergo "Santo Spirito", che rappresenta nel suo settore un'autentica eccellenza della provincia di Imperia. Un locale che ha contribuito a diffondere nel mondo l'immagine migliore, più veritiera e genuina, di questo straordinario territorio. Aperto dalla odierna famiglia Zucchetto già nel lontano 1897, ancor oggi si distingue per l'offerta di servizi di qualità! Per aver adottato il decalogo dell'Associazione dei Ristoranti della Tavolozza, è stato selezionato tra i nuovi locali inseriti nella omonima Guida 2016, presentata il 15 marzo di quest'anno al Teatro del Casino di Sanremo. Gli alimenti sono prodotti quasi unicamente nell’azienda agricola di famiglia, la "Tenuta di Meregone", che si trova nella vicina frazione di Andagna. Sono soprattutto gli appassionati bikers e gli amanti del trekking a cercare ed a godere delle meraviglie naturalistiche di questa splendida valle. Non solo gli sportivi estrremi, ma anche quei turisti che ricercano luoghi "sinceri" dove vivere con semplicità forti emozioni realmente a misura d'uomo. La struttura mette a disposizione 13 aggiornatissime camere d'albergo, dotate di wifi gratuito. La cucina del ristorante è a chilometri zero da settant'anni, senza alcun tipo di rivisitazione e segue sempre la stagionalità dei prodotti, senza fretta. Come antipasti solitamente si trovano verdure ripiene, torte alle erbe selvatiche (borragine, ortiche, punte di rovo), la "Frisciolada" di patate e porri, la “Panissa” e il “Soufflè”, sia di zucca che al basilico. In autunno è facile trovare la pasta di farina di castagne come i “Ciapazoei” e gli “Sciancuin”, tipici dell'antichissima cucina triorese. Altra grande specialità  le zuppe, o “Zimini”, graditissime minestre apprezzate in particolar modo anche dai numerosi clienti vegetariani. Variabili ad ogni giorno della settimana, fra le più apprezzate lo "Zemin", di fagioli o di ceci, e la “Mesciua", composta da un ricco assortimento di legumi secchi. Solitamente accompagnate da gustosi crostini, ottenuti dal pane tipico della zona tostato e condito con olio extra-vergine di oliva taggiasca, sono vere leccornie! I secondi piatti variano praticamente ogni giorno, seguendo anch'essi il ritmo delle stagioni: nel menù potrete trovare il “Cinghiale stufato”, le “Lumache alla menta selvatica”, la “Capra con fagioli”, le “Trippe accomodate”, la “Faraona alla frutta” e la “Cima alla genovese”. Immancabile una versione del “Coniglio alle olive”. Durante il periodo di Quaresima, lo stoccafisso e il baccalà “alla Gerbontina” cucinati con un'antica e segreta ricetta tramandata dalla bisnonna. I dessert non sono “al cucchiaio”, tranne rari casi, ma sono sempre ed esclusivamente dolci di propria produzione: dal gelato alla zucca o alle castagne alle mele cotogne in crosta, dai sorbetti ai frutti di bosco alle torte di pere o mele selvatiche, per finire con le la più classiche crostate dalle varie confetture...

i.p.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium