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Politica | 29 novembre 2016, 22:24

Imperia: il Consiglio Comunale boccia la mozione sugli stipendi dei lavoratori Tradeco. Il Comune chiede un parere alla Corte dei Conti

“C’è aria di incertezza di creare un danno erariale, – ha commentato il Sindaco Carlo Capacci in Consiglio Comunale – e l’unico ente che può stabilirlo è la Corte dei Conti, e per questo gli abbiamo chiesto un parere. Quando la Corte ci risponderà ci adegueremo”

Imperia: il Consiglio Comunale boccia la mozione sugli stipendi dei lavoratori Tradeco. Il Comune chiede un parere alla Corte dei Conti

Il Consiglio Comunale di Imperia boccia la mozione presentata dalla minoranza sugli stipendi degli ex lavoratori Tradeco. Dopo due ore di discussione la pratica, che ha visto diversi interventi, è stata bocciata, ma è emerso che il Comune, destinatario di un’ordinanza di assegnazione emessa dal tribunale di Imperia, che ha condannato l’ente al pagamento dei circa 400mila euro che spettano ai lavoratori, ha chiesto un parere alla Corte dei Conti.

“C’è aria di incertezza di creare un danno erariale, – ha commentato il Sindaco Carlo Capacci in Consiglio Comunale – e l’unico ente che può stabilirlo è la Corte dei Conti, e per questo gli abbiamo chiesto un parere. Quando la Corte ci risponderà ci adegueremo”.

La risposta del Sindaco e i vari interventi dei consiglieri di maggioranza non hanno soddisfatto l’opposizione, ma nemmeno il capogruppo di Imperia Cambia Paolo Re, che ha votato a favore della pratica, e nel suo intervento ha chiesto al Consiglio di approvare la mozione in attesa del parere della Corte dei Conti. “Il Comune la approvi come atto politico”, ha detto.

La pratica, su cui la capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci ha chiesto e ottenuto la votazione nominale, però è stata bocciata lasciando insoddisfatti i lavoratori presenti in aula.

“Voglio ringraziare il consigliere Poillucci che ha portato la mozione e tutti i consiglieri di minoranza che hanno votato la mozione a favore dei lavoratori ex Tradeco. – ha detto al termine il sindacalista Uil Luigi La Marca - Vorrei precisare una cosa: nell’aula si è parlato di Tfr, è assolutamente non veritiero perché noi parliamo di retribuzione della busta paga, in quanto il tfr è stato destinato alla forma di pensione complementare e dal 1 luglio 2007 il tfr viene considerato contribuzione e non retribuzione. La discussione del tfr l’abbiamo davanti al giudice Saccone a luglio 2017 e vede come parte in causa solo la Tradeco, non il Comune. Queste sono cifre che i giudici ci hanno assegnato sul Comune di Imperia in quanto comune capofila. Noi avevamo agito sui trentaquattro comuni del comprensorio imperiese, i comuni che hanno manifestato la volontà di pagare ci hanno pagato, altri comuni ci hanno fatto opposizione e qualche comune ha fatto la delibera e si è rimesso i soldi in tasca, e il giudice della sezione lavoro ha stabilito che nel Comune di Imperia c’erano i soldi da dare a Tradeco e li ha assegnati a cinquantatré lavoratori”.

Sul parere della Corte dei Conti è fiducioso?

“E’ l’ennesimo escamotage per prendere tempo. Loro lo sanno che ci devono pagare. Ieri in tribunale si sono presentati otto avvocati, l’avvocato anche offendendo anche un lavoratore. Non bisogna assolutamente offendere la dignità dei lavoratori”.

Il 16 gennaio è attesa la sentenza sul pignoramento del “tesoretto”.

“Si deciderà sul pignoramento esecutivo verso la ‘Generali’, in quanto la Generali ha pagato il 21 ottobre il Comune di Imperia nonostante i decreti ingiuntivi esecutivi nei loro confronti”.

A oggi sono cinquantatré i lavoratori che aspettano il pagamento degli stipendi. “Ho già pagato 1500 euro di tasse sui soldi che devo ancora incassare”, ha detto, sconsolato, uno di loro. 

Francesco Li Noce

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