"La città di Diano Marina, così come tutte le città del litorale ligure, vivono grazie all'industria del turismo. E' triste invece constare che il funzionamento dello IAT sia nuovamente messo in discussione". Ad intervenire sull'argomento sono Andrea Guglieri e Mimmo Bisso del Comitato Cittadino per la legalità di Diano Marina che ontinuano: "Abbiamo letto in questi giorni che non ci sono risorse sufficienti per garantire ai turisti un servizio di informazioni e verrà chiesto agli operatori turistici (albergatori in primis) un sostanziale contributo monetario. Se a questo siamo arrivati allora l'Amministrazione comunale, la Provincia e la Regione non parlino più di attenzione allo sviluppo del 'turismo'. Il mercato, soprattutto dopo le vicende di guerra in medio oriente, si regola da solo. Stupisce, però, che piccoli comuni con vocazione turistica con meno di 500 abitanti sulle dolomiti hanno il loro centro di informazioni.
Per risolvere il problema si parla nuovamente di una qualche convenzione con la G.M. Spa, come se la suddetta società fosse la panacea per tutti i servizi che il comune non è in grado di garantire, senza tenere in considerazione che la legge Madia prevede lo 'sbaraccamento' di tutte quelle società partecipate che non hanno i requisiti previsti dalla normativa entrata di recente in vigore. Di questo problema si dovrà occupare il Consiglio Comunale, auspicando che questa volta la minoranza consiliare non si faccia irretire da pareri legali chiesti dalla Giunta, ma insista affinché il parere sia richiesto agli organi istituzionali preposti per queste verifiche".