“Nel vortice della quotidianità burocratica del nostro lavoro a volte capita di fermarsi a riflettere anche sui piccoli cambiamenti che possiamo promuovere e lasciare in buona eredità ai posteri svolgendo un ruolo da protagonisti nell’Amministrazione pubblica – dichiarano il Sindaco Enrico Ioculano e l’Assessore Franco Faraldi – La volontà di donare alla “Gallardi” lo status di frazione fa parte di quei momenti”.
Una frazione rappresenta una comunità che si riconosce in essa, con una propria identità storica e culturale. Ne sono prova la presenza di libere forme associative attive che operano al suo interno. Ed è così che funziona anche per - “le” o “la” - “Gallardi”, a Ventimiglia. A partire dagli anni ’50 si viene a formare una precisa identità che si modifica e si arricchisce anno dopo anno: la caserma nel secondo dopoguerra accoglie importanti flussi migratori interni che portano alla creazione di un agglomerato umano all’interno della preesistente caserma, dando vita una vera e propria comunità che condivide aspettative e speranze per il futuro. Nel corso dei decenni, vari personaggi tra cui spicca Suor Eligia (a cui ha seguito Suor Laura) - una religiosa che consacra la sua vita al miglioramento della qualità di vita e delle condizioni degli abitanti e alla loro crescita socio-culturale - contribuiscono a saldare un’identità collettiva.
Ciò che fa della “Gallardi” una frazione è dunque la storia comune, l’identità collettiva che è andata formandosi con i cambiamenti sociali, architettonici e burocratici della caserma, le istanze e i bisogni condivisi dagli abitanti, la loro lotta al pregiudizio e il loro riscatto dai luoghi comuni. “Dare il nome di frazione alla “Gallardi” è un atto dovuto, una formalità: poiché i “gallardini” (l’esistenza del gentilizio ne è solo un’ulteriore prova) si sentono già membri di una frazione di Ventimiglia; lì c’è una comunità che aveva una scuola e un seggio elettorale che si vuole ripristinare, e ha un oratorio, una piazza, luoghi di socializzazione che sono simboli propri di una frazione viva e dinamica. La formalizzazione di una situazione già esistente significa solo dare dignità alla comunità e riconoscere ufficialmente ciò che storicamente e culturalmente è già interiorizzato dagli abitanti e da questa Amministrazione”.
Continua il Sindaco Enrico Ioculano “A questa formalizzazione - che ora è nelle mani degli uffici per la sua realizzazione pratica – seguiranno anche maggiori diritti per i suoi abitanti: dall’inclusione al progetto “Vado in centro – il bus gratuito da e per le frazioni per gli over 65, alla futura adesione a possibili progetti destinati alle frazioni”.