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Politica | 08 novembre 2016, 15:01

L’election day visto da un sanremese a New York: Emanuele Capelli ci racconta la ‘Grande Mela’ pronta al voto

“Gli americani sono logorati dalla campagna elettorale, molti sono schierati da una parte o dall’altra ma tutti concordano su una battaglia esasperata”

Emanuele Capelli sul One World Observatory a New York

Emanuele Capelli sul One World Observatory a New York

È negli States per il secondo anno consecutivo, perché, come dice lui, “c’è sempre da imparare”. Questa volta ha sorvolato l’oceano per un corso di management sportivo, lo scorso anno un altro corso, ma a tema turistico. Emanuele Capelli, responsabile marketing della Sanremese Calcio (e non solo…) è a New York in un periodo che, per forza di cose, cambierà la storia contemporanea degli Stati Uniti e del mondo intero.
Oggi è l’election day, gli americani sono chiamati a scegliere il loro Presidente tra Donald Trump e Hillary Clinton.

Che aria si respira nella ‘Grande Mela’? Tra il voto e la maratona, New York sta vivendo giorni di grande frenesia ed Emanuele Capelli ci ha raccontato le sensazioni che si provano parlando con la gente, vivendo la città e leggendo i giornali del posto. “New York sta vivendo un periodo molto particolare – ci racconta Emanuele – le principali testate giornalistiche si sono divise tra la maratona e le elezioni. In generale ho avuto la sensazione che gli americani fossero logorati da tanti mesi di campagna elettorale. Molti sono schierati, ma tutti concordano su una campagna dai toni esasperati”.

E, come è sembrato chiaro anche da questa parte dell’oceano, agli americani piace più il gossip della politica in senso stretto: “A loro piace molto scavare nel passato dei politici, trovare lo scoop e lo scandalo. Sulla Clinton è stato quasi banale trovare argomenti, su Trump pare si siano impegnati parecchio”.

Le previsioni? Emanuele Capelli riporta una sensazione che coincide con quella riportata dai media nostrani: “Qui sembra in vantaggio la Clinton, anche se c’è circa l’8% di indecisi che potrebbe cambiare un po’ le cose. Da noi è arrivata l’immagine di un Trump con una visione molto ‘d’impatto’ a differenza della Clinton, ma sui giornali americani si parla più di uno scambio ‘da boxe’, alla pari, con molti colpi bassi senza una grande distanza tra i due”.

In queste ore gli americani stanno per decidere le sorti del loro Paese e del Mondo intero. Ancora un giorno e sapremo chi tra Donald Trump e Hillary Clinton si accomoderà sulla poltrona più ambita del pianeta.

Pietro Zampedroni

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