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Politica | 08 novembre 2016, 16:33

Edilizia, la Corte Costituzionale dice no alla semplificazione: bocciati diversi articoli della legge urbanistica regionale del 2015

Figoli (Confartigianato): “Un gioco dell’oca sulla pelle delle imprese e dei cittadini”.

Edilizia, la Corte Costituzionale dice no alla semplificazione: bocciati diversi articoli della legge urbanistica regionale del 2015

“Un passo avanti e due indietro. Sembra di vivere il gioco dell’oca sulla pelle delle imprese e dei cittadini”. Paolo Figoli, presidente regionale Anaepa Costruzioni di Confartigianato Liguria, commenta così la bocciatura da parte della Corte Costituzionale di alcuni articoli della legge urbanistica regionale del 2015. Una bocciatura che determina così un “ritorno alle complicazioni” per molti interventi edilizi, sia pubblici che privati, che erano invece stati notevolmente alleggeriti dai punti chiave della riforma regionale.

“Ricordiamo ancora – commenta Figoli – la nostra soddisfazione espressa nel 2015 per l’approvazione di una legge che semplificava la vita ai cittadini e alle imprese per gli interventi edilizi e oggi ci tocca purtroppo commentare il ritorno alla produzione di carta inutile e alla possibile reintroduzione del contributo di costruzione. Il nostro Paese, e le piccole imprese di costruzione che rappresentiamo, hanno bisogno di ben altro: una macchina burocratica efficiente e al passo con i tempi”.

Nel dettaglio, la bocciatura tocca soprattutto tre tipologie di intervento edilizio: in primis, restano complicate ed eccessive le scartoffie burocratiche necessarie a installare elementi di arredo esterni privati o in spazi pubblici (come panchine o giochi per bambini) oppure impianti di condizionamento. Inoltre, dividere un appartamento in due resterà costoso, perché la Corte ha cancellato la norma che esclude la procedura dal contributo di costruzione, lasciando ai Comuni la valutazione dei singoli casi. E infine, per ciò che riguarda il recupero dei sottotetti, dovrà essere mantenuta la distanza minima di 10 metri tra gli edifici. Tutti elementi che comportano un deciso passo indietro nel percorso della semplificazione edilizia.

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