Una trattoria che invita alla semplicità, come i due elementi di base che caratterizzavano la vita del contadino, il pane e il vino.

Semplice e mai banale la cucina di Emiliana Morino, legata al territorio e ai prodotti locali. In sala l’accoglienza è garantita dalla simpatia di Flavio Marengo che rende l’atmosfera familiare, grazie anche all’ambiente curato ed elegante, e vi consiglierà nella scelta dei vini.

Sono proposte due degustazioni a 30 euro: la prima con carne di fassone al coltello, i tajarin ai 30 rossi con ragù di salsiccia, stracotto di vitello ai funghi e castagne e il bonet, la seconda rivolta ai vegetariani con lo sformato di porri di Cervere con fonduta d’alpeggio, i ravioli del plin con burro e nocciole, formaggi misti e bonet.
Il menù alle lumache è offerto a € 40. In carta tra gli antipasti le cipolle ripiene con salsiccia di Bra e Roccaverano, l’imperdibile vitello tonnato.
Fra i primi: maccheroni all’uovo al ragù di asparagi o gnocchi di patate di Alta Langa con verdure e mozzarella di bufala. Fra i secondi “la madama piemonteisa”, costata di vitella di 600 gr. cotta alla piastra o le lumache di Cherasco alla parigina. Buoni i dolci, fra cui una speciale panna cotta alle nocciole con miele di lavanda e tortino di cioccolato.


























