È stata celebrata oggi, in occasione del santo Patrono della città San Michele Arcangelo, la messa ufficiale di insediamento del Vescovo Guglielmo Borghetti. Mons. Borghetti, arrivato ad Albenga come Coadiutore del Vescovo Oliveri, ha preso da subito in mano le redini della diocesi anche per gli incarichi plenari che il Santo Padre ha voluto affidargli lasciando convivere però i due Vescovi per oltre un anno e mezzo fino al pensionamento di Oliveri avvenuto il 15 settembre.
La messa si apre innanzitutto con i saluti a Mons. Giovanni Roncagli che per l'occasione dell'insediamento ufficiale del Vescovo Borghetti ha partecipato alla cerimonia. Afferma Borghetti "Fa piacere constatare che questa nostra cattedrale oggi sembri così piccola per il gran numero di fedeli accorsi e mi auguro possano celebrarsi altre feste del santo Patrono della città come questa. Per questo vorrei ringraziare e salutare tutti i partecipanti, dai sindaci ai prefetti, le forse dell'ordine e tutti gli altri".
Significativi alcuni passaggi dell'omelia di Borghetti "Non è oggi, come si dice in gergo canonico, il giorno della presa di possesso del mio ufficio di vescovo diocesano o del mio 'ingresso'; secondo il CJC can 409 § 1: 'Nel momento in cui la sede episcopale è vacante, il vescovo coadiutore diviene immediatamente Vescovo della Diocesi per la quale era stato costituito', il 25 marzo del 2015, lo ricorderete sono venuto in mezzo a voi come Vescovo coadiutore, poichè il coadiutore, 'gode del diritto di successione'; e tutto ciò è avvenuto il 1 settembre 2016 con l’accettazione da parte del Santo Padre delle dimissioni del Vescovo S.E. Mons Mario Oliveri che desidero ricordare con affetto e riconoscenza in questo momento. D’intesa con il Consiglio Episcopale ho scelto di indicare come giorno simbolico d’inizio del mio ministero di Vescovo diocesano la festa del Patrono della Diocesi San Michele Arcangelo nella cattedrale San Michele di Albenga e Imperia anche essa teatro del peccato, e di Satana".
Omelia coinvolgente quella di Borghetti che dialoga ed interroga i fedeli "Concordate che anche la nostra Chiesa è stata oggetto dell'opera di Satana?" Attendendo la risposta unita della comunità che risponde un netto si per poi rincuorare tutti "Però nel cuore di tutti noi c'è la forza per opporsi alle tentazioni e noi lo faremo".
Continua Borghetti "Rinnovo ai presbiteri la mia profonda convinzione di sentirli primi cooperatori del vescovo e di assicurarli della mia stima e del mio affetto in Cristo: in questi tempo trascorso insieme, attraverso i numerosi colloqui, le visite alle parrocchie, l’amministrazione delle cresime e la partecipazione alle feste patronali, abbiamo avuto modo di conoscerci; questa conoscenza va approfondita e liberata dalle interpretazioni mediatiche non sempre corrispondenti alla realtà; insieme potremo continuare a rendere sempre più bella, ‘senza macchia né ruga’ questa porzione di Chiesa che cammina pellegrina in Albenga-Imperia e costruire una comunità secondo il Cuore di Cristo, a servizio di ogni uomo, per rinnovare in tutti il vivere ‘la speranza che non delude’ che è Gesù Cristo". Continua Borghetti "Consapevole dei miei limiti so bene che non piacerò a tutti e so bene che sono difficilmente inquadrabile in schieramenti di comodo e semplificativi – per intenderci ‘tradizionalista’, ‘progressista’, di destra o sinistra termini per me totalmente insignificanti e di valore solo mediatico e ideologico."
"Rifugo tali termini sono come un'anguilla-spiega con i suoi modi Borghetti scatenando anche un sorriso in tutti i fedeli- ho amato e amo la Chiesa e in Cristo voglio dare la mia vita per lei. Piacere a tutti non è l’obiettivo di un pastore; e qualcuno già si lamenta pensando che io sia troppo lento, troppo indulgente o al contrario non vicino a loro, ma queste critiche con me non funzionano, mi basta, infatti, piacere solo a Dio".
Un riferimento poi alle autorità civili e militari "Alle autorità civili la mia mano tesa per continuare la proficua collaborazione che già si è stabilita nei mesi trascorsi al fine di servire il bene comune delle comunità che ci sono affidate a titolo seppur differente, ma complementare. Per l’accoglienza riservatami fin dall’inizio della mia presenza in Diocesi, desidero tutti ringraziare con sincero affetto e riconoscenza. Non è stato difficile sentirmi subito a casa! Non posso promettervi di non deludervi, ognuno di noi fa come può, posso solo promettervi di mettercela tutta, in spirito di fede, come ho cercato di fare fino ad oggi da vescovo coadiutore seppur munito di una particolare ampiezza di facoltà di governo.m Con lo sguardo ‘fisso su Gesù, autore e perfezionatore della fede".