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Politica | 21 settembre 2016, 10:58

Pieve di Teco: l'opposizione contro il Sindaco "L'illuminazione nelle scuole è stata pagata due volte!"

"La nostra colpa è di non essere stati zitti e di esserci opposti. Delle nostre azioni siamo sempre più convinti e parlano le cifre. Le 210 plafoniere al neon installate ci sono costate la bella cifra di 91.111 euro, la prima 23.889,90 e, la seconda, 67.222… uno sproposito!”

Pieve di Teco: l'opposizione contro il Sindaco "L'illuminazione nelle scuole è stata pagata due volte!"

Il gruppo consiliare di opposizione ‘Uniti per Pieve di Teco’ si scaglia duramente contro il Sindaco Alessandri e la sua Amministrazione, in relazione alla fornitura ed ai lavori all’impianto di illuminazione delle scuole.

“Per la Corte dei Conti non c’è stato nessun danno erariale – dicono i Consiglieri Renzo Brunengo ed Alberto Molinari, ma il lavoro è stato pagato due volte! Il Sindaco Alessandri si fa scudo della sentenza della Corte dei Conti per vantarsi, sui giornali ed alla televisione, ‘di avere amministrato come il buon padre di famiglia’ e ci accusa di mistificare i fatti. La nostra colpa è di non essere stati zitti e di esserci opposti. Delle nostre azioni siamo sempre più convinti e parlano le cifre. Le 210 plafoniere al neon installate ci sono costate la bella cifra di 91.111 euro, la prima 23.889,90 e, la seconda, 67.222… uno sproposito!”

Secondo i due consiglieri di minoranza si è trattato di un contratto, manutenzione compresa, che vincola il Comune fino al 2032 con la ditta Beghelli, quando da diversi anni l’illuminazione a led sta soppiantando tutti i vecchi sistemi: “Questi neon sono già superati – tuonano Brunengo e Molinari - ma il Comune continuerà a pagare. Un pesante aggravio, non un risparmio come si vorrebbe far credere. Prendiamo doverosamente atto delle motivazioni della Corte dei Conti che afferma: ‘Non è ravvisabile l’elemento soggettivo della colpa grave e trattandosi di beni (le plafoniere al neon) attualmente esistenti nel patrimonio dell’Ente locale (stoccate in magazzino), il loro costo non può essere, pertanto, considerato quale valore perduto da addebitare a coloro che hanno deciso la disinstallazione’.”

“Qualcuno – terminano i due Consiglieri - anziché attaccare la minoranza che evidenzia scelte sbagliate, dovrebbe seriamente riflettere sulle spese dell’amministrazione perché, se le tasse comunali sono così alte, un motivo c’è e la Corte dei Conti mai dirà niente su questo. Come mai dirà se le scelte fatte dall’Amministrazione siano giuste o no. E’ un compito che i cittadini non possono delegare a nessuno!”

(Sotto il 'conto' inviato via mail)

Redazione

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