Politica - 20 settembre 2016, 17:08

Imperia: l'ex Sindaco Paolo Strescino a colloquio con Sanremo News. "Capacci dovrebbe andare a casa. Gli imperiesi assistono impotenti e imbarazzati"

Un tempo amici e alleati, il Sindaco e Strescino non si rivolgono la parola da mesi. "Subito dopo le elezioni ho capito che Capacci perseguiva uno schema tutto personale. So di decine di persone non ricevute"

Sindaco, Assessore e Presidente del Consiglio Comunale. È questo il curriculum amministrativo di Paolo Strescino, uno dei protagonisti della coalizione che, con oltre il 72% al ballottaggio, nel 2013 riuscì a fermare il dominio incontrastato del centro destra di Claudio Scajola. La scelta di Strescino e degli alleati era ricaduta sull’attuale Sindaco Carlo Capacci, imprenditore di successo che, nelle intenzioni di chi aveva formato l’alleanza allargata, che comprendeva e comprende ancora oggi anime provenienti dal centro destra imperiese, come lo stesso Strescino, e altre moderate, come il Partito Democratico, avrebbe dovuto portare una rivoluzione nella nostra città.

Dopo quindici mesi dal voto, Strescino, eletto con oltre 600 voti in quota Laboratorio per Imperia, per poi passare al Nuovo Centro Destra, dopo aver occupato gli incarichi di Presidente del Consiglio Comunale e Assessore a Sport, Manifestazioni e Cultura ha deciso di lasciare il Sindaco Capacci. Oggi ci spiega il perché.

Vorrei cominciare questa intervista portando due esempi: - esordisce – l’altra mattina mi trovavo a Borgo Marina con un mio amico che doveva svuotare una cantina nella zona a traffico limitato. Per farlo dal comando della Polizia Municipale gli hanno chiesto 32 euro di marche da bollo per un'ora di lavoro. È normale, mi chiedo, che uno debba pagare per lavorare? Secondo esempio: in occasione della parata delle Vele d’Epoca mi sono recato sul molo di Oneglia nei pressi del centro per la pesca, inaugurato dalla mia amministrazione e da allora, salvo sporadici eventi, vuoto.

Il molo era pieno di persone, si sapeva che in molti avrebbero assistito da lì alla parata, eppure era indecoroso. L’amministrazione non si era preoccupata nemmeno di pulirlo, almeno il giorno prima. Sono esempi banali, ma paradigmatici della situazione. L’ultima mossa sbagliata quanto ridicola il senso unico in Via Scarincio alla Marina. Ma è normale che il Comandante della Polizia Municipale metta le transenne senza una segnaletica che annunci il cambio di viabilità almeno alcuni giorni prima? E' possibile che a nessuno in Comune sia venuto in mente di comunicare la decisione ai propri concittadini? Questa amministrazione opera in questo modo, come in via Santa Lucia, quando i residenti si sono trovati da un giorno all’altro il senso unico".

Lei più volte ha elencato i problemi della città.

Potrei parlarne per ore. Prendiamo il programma elettorale. C’è un punto che hanno portato a termine? Io dico di no, comunque invito il Sindaco e la sua maggioranza a rileggerlo e, nel caso, a smentirmi pubblicamente. Mi vengono in mente i grandi temi, ma non solo. Gli asfalti, per esempio. Capacci ha annunciato sei volte il piano per rifarli. Lei li ha visti? Oppure li hanno fatti dove non servivano? Ci sono punti della città, come la curva di via Martiri, dove l’asfalto manca da due anni, di una pericolosità estrema. Il Comandante ci passa mai? In questi giorni è d’attualità la pulizia dei torrenti. Come si stanno muovendo? Stanno procedendo alla gara per affidarne la pulizia? Chi si sta occupando della questione rifiuti e del servizio di raccolta e spazzamento che verrà?". 

A proposito di scontri, avrà sentito dello spostamento d'ufficio della segretaria Lorella Arnaldi.

Guardi, qui scadiamo davvero nel grottesco. Io credo che non sia il tempo, per Capacci, di giocare sulla pelle degli imperiesi solo per continuare a fare il Sindaco. Ogni tanto un’autocritica l’amministrazione dovrebbe farla. Nel giro di pochi anni la maggioranza, che contava sei o sette membri in più, si è assottigliata, e spesso ultimamente è andata sotto in Consiglio Comunale. Il Sindaco ha sfiduciato il suo vice e un assessore, Imperia Cambia è ormai all’opposizione.  Per quanto dovrà ancora andare avanti questa telenovela a cui gli imperiesi stanno assistendo, impotenti e imbarazzati da anni, perché il Sindaco e i suoi abbiano l’accortezza di pensare ad amministrare? Credo che un Sindaco, di fronte a una situazione del genere avrebbe dovuto prenderne atto e andare via. Queste sono le regole a cui Capacci dovrebbe sottostare".

Cosa contesta a Capacci, in concreto?

Il modus operandi nella quotidianità e la totale mancanza di programmazione. Io sono stato in quella giunta e so come si svolgevano le riunioni, ma non mi chieda di più.  

So, altro esempio. di decine e decine di nostri concittadini non ricevuti. Il Sindaco fa distinzioni? Esistono, forse, per Capacci e suoi cittadini di seria A e di serie B?". “Non solo, – continua - non vengono seguite neppure le macro aree. Penso ad esempio all'ultima edizione del Festival Grock, alla viabilità. Sanno i nostri amministratori che, per esempio, con il raddoppio in sponda destra del torrente Caramagna si risolverebbe la viabilità di due vallate intere?. Non so a che punto sia il progetto. Ricordo che con la mia amministrazione gli espropri, quindi tutta la parte burocratica, erano stati conclusi. So che ci vuole un milione di euro per il completamento. Lo suggerisco all’Assessore ai lavori pubblici”.

Porto.

Ho grandi perplessità. Sul porto uno può parlare da manager o presunto tale quanto gli pare, ma se un turista va sul molo lungo trova erbacce, piastrelle rotte, bidoni stracolmi, ringhiere e griglie rovinate, le vane parole non servono più. Credo che un buon amministratore queste cose dovrebbe guardarle, segnalarle e verificare che siano eseguite".

Museo del Mare ed ex Salso. Il Sindaco ha detto chiaramente che non esiste un progetto collegato.

Ho la sensazione che a Capacci manchino alcuni passaggi importanti. E' vero che formalmente non esistono progetti, ma ad esempio la destinazione di Luna Rossa è proprio all'interno dell'ex area Salso. E ripeto, se qualcuno dentro il Comune, cambia le rotte tracciate tra enti e istituzioni, non può farlo in solitaria o con due amici, perché non è certo quello il compito del Sindaco, che mi pare il nostro abbia ampiamente confuso".

Politiche giovanili.

"I nostri giovani continuano ad andarsene dalla città, i chioschi sono stati rasi al suolo in maniera improvvida, e lo dico da Sindaco che per primo ha portato avanti le verifiche sui dehor che erano risultati per la maggior parte abusivi o comunque ampiamente fuori autorizzazioni. Avevamo iniziato un lavoro molto lungo. Detto questo credo sia assurdo farli chiudere da un momento all’altro prima della stagione stagione estiva. Un dramma per chi ci lavora”.

PUC.

Ricordo solo che è scaduto e che era nel programma. L’urbanistica è lo snodo fondamentale dello sviluppo della città. Perché non ci hanno messo mano? Se si vuole rivoluzionare la città, questa è una di quelle cose su cui buttarsi a capofitto. Il Sindaco deve spiegare perché non ha messo mano al Puc, cosa ha fatto di più importante?”.

Cultura.

Torno sul tema per dire che sono stati buttati almeno vent’anni di lavoro. I gemellaggi lasciati languire, hanno dato il colpo di grazia al Festival Grock. Del teatro Cavour vogliamo parlarne? Si sa quando riapre? Un capoluogo di provincia non può stare senza teatro. Pensano che nessuno si accorga che non c’è la stagione teatrale? Conoscono la storia del Cavour? Facciano presto e dicano chiaramente se sono in grado o meno di restituirlo alla Città dando tempi certi".

Eppure lei ha fatto parte di questa maggioranza.

Guardi, subito dopo le elezioni mi sono accorto che c’era gente intorno al Capacci mai vista in campagna elettorale. E ho capito che Capacci perseguiva uno schema tutto personale come alle ultime regionali dove i risultati per lui e la sua lista sono stati catastrofici proprio ad Imperia. In campagna ricordo di essere andato casa per casa per convincere gli imperiesi a votare per lui e mi sono candidato personalmente, cosa che, le garantisco, avrei potuto non fare. Ma guardi, il perché me ne sono andato credo sia sotto gli occhi di tutti".

Lei si è dimesso più di un anno fa. Come sono stati i rapporti con Capacci da allora?

Inesistenti. Quando sono andato via sono stato un signore perché ho scelto di non parlare, ma quello che penso adesso lo pensavo un anno fa. Adesso lo hanno capito tutti che non può più andare avanti. Gli sono rimasti solo i tre, quattro fedelissimi. Ha chiesto pubblicamente le dimissioni del vice Sindaco e di un assessore, entrambi del Pd, facendo una figura davvero imbarazzante. E il Partito Democratico cosa fa? Il loro silenzio è più eloquente di qualsiasi comunicato stampa. Capacci, dopo aver visto che i due non hanno intenzione di dimettersi, non ha la forza di revocargli le deleghe? Ha paura di andare a casa? Perché vuole restare a fare il Sindaco a tutti i costi?”.

Lei è critico anche sulla proposta di modifica del regolamento e dello statuto comunale, nella parte che prevede l’abbassamento del numero legale.

Sì. Gradirei che il Presidente del Consiglio Comunale, anziché indagare sulle assenze ai consigli di Giulia Gorlero, richiamasse il Sindaco. Lui è la seconda carica più alta in città, pensi lei, e non dovrebbe dimenticarlo. Le racconto un altro aneddoto: mentre la città festeggiava le medagliate, Parodi ha scritto alla Gorlero per dire che la giustificazione alla mancata partecipazione al Consiglio Comunale che era stato convocato di sabato mattina, peraltro rinviato per mancanza del numero legale, non era valida. Io mi domando se l’idea della lettera sia venuta a lui o al Sindaco. A una olimpionica, appena tornata da Rio dice che la giustificazione non è valida. Ma pensi a non portare avanti la porcata dell’abbassamento del numero legale in Consiglio Comunale, piuttosto e pensi a garantire, anziché la sua poltroncina, gli interessi degli imperiesi perché è pagato proprio per quello".

Elencati i problemi, a Strescino chiediamo del futuro. L’ex Sindaco è stato accostato a Fratelli d’Italia, partito che oggi in Consiglio è rappresentato da Alessandro Casano.

 "Guardi, ho detto personalmente no a Giorgia Meloni appena nacque FdI, si figuri! I destroidi locali peraltro non mi entusiasmano, arrivano a tempo ampiamente scaduto. Per contro un po’ di gente mi ha sollecitato. Gli amici li incontrerò molto volentieri. Per il resto ritengo la situazione molto complessa e 'vedo' a oggi una vittoria quasi a 'tavolino' della coalizione sconfitta tre anni fa. Anche se Capacci, come dice lui, prenderà il 30% da solo".

Francesco Li Noce