Politica - 18 settembre 2016, 13:25

Visita dell'europalamentatre del PD Kyenge a Ventimiglia, intervento di Forza Nuova Sanremo

Roberto Pardini e Gianni Calvi si pongono alcune domande alle quali danno le risposte dal loro punto di vista: "Questa è una situazione insostenibile, bisogna uscirne al più presto"

Visita dell'europalamentatre del PD Kyenge a Ventimiglia, intervento di Forza Nuova Sanremo

"I Flussi migratori incontrollati si stanno abbattendo sull’Italia, creando problemi presenti, e soprattutto futuri, di ampiezza imprevedibile. Il tutto fra l’incapacità del potere centrale di prendere decisioni forti per arginare il fenomeno. Per tali motivi, siamo fortemente contrari alla visita della europarlamentare del PD- Kyenge a Ventimiglia". Ad affermarlo sono Roberto Pardini e Gianni Calvi Forza Nuova di Sanremo che esaminano la situazione dal loro punto di vista:

"A CHI GIOVA l'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA ?

1. Anzitutto agli SCAFISTI-SCHIAVISTI, spietati criminali che considerano l’essere umano una merce da cui trarre guadagno. Ora hanno anche l’appoggio dell’ISIS che ha già dichiarato che userà l’arma dell’immigrazione per invadere l’Italia (che non sa o non vuole fermare il fenomeno) ed islamizzare l’Europa.

2. Alle organizzazioni che si occupano dell’accettazione ricevendo da parte dello Stato 35 euro circa a persona: COOP e associazioni di ISPIRAZIONE CATTOLICA. Non ci addentriamo in questo argomento, già ampiamente trattato dalla cronaca, a causa degli scandali che sono emersi e che sono al vaglio della magistratura.

Secondo il nostro parere, in tutto ciò c’è la responsabilità precisa del governo italiano che all’inizio del fenomeno, ha messo in campo operazioni come Mare Nostrum ma non ha calcolato, in seguito all’escalation del fenomeno, che precipitandosi a soccorrere anche vicino alle coste libiche, non ha fatto altro che incentivare l’attività degli scafisti che così possono rassicurare chiunque che verrà salvato e accolto. E con questa rassicurazione, vengono usate carrette del mare, gommoni inadatti sovraffollati, con le conseguenti stragi che conosciamo. Le nostre unità navali sono così diventate taxi del mare.

A CHI NON GIOVA?

1. La risposta è semplice: non giova anzitutto proprio a coloro che sono al centro di tutta questa epocale trasmigrazione, gli IMMIGRATI. Primo perché rischiano di perdere la vita, come purtroppo sempre più spesso accade. In secondo luogo perché le loro aspettative di miglioramento di vita, molto probabilmente saranno soggette ad essere deluse. L’Italia, che non ha lavoro per la metà dei suoi giovani, non potrà assorbire altri soggetti nelle attività lavorative e non potrà neppure mantenere per lunghi periodi centinaia di migliaia di persone, pena il collasso dei propri conti, già ora in gravissima difficoltà a causa di una feroce crisi.    
Spesso sentiamo ripetere, da certa parte politica, che l’Italia costituisce un passaggio per poter entrare in Europa. Forse, fino a qualche tempo fa. Ora l’Austria respinge, la Germania rimanda indietro chiunque non abbia lavoro da 6 mesi, l’Inghilterra idem, la Francia vuole contratto di lavoro e 5000 euro in tasca, la Spagna ha recintato la costa più a sud con barriere di filo spinato ecc. Ebbene, tutti i respinti verranno rispediti al primo Paese che li ha accolti, cioè l’Italia, come accade a Ventimiglia.

2. ALL’ITALIA, appunto. Ragionevolmente spero si concordi sul fatto che non si possono togliere diritti agli Italiani per darli ad altri. Intere categorie sono in difficoltà, abbiamo perso un quarto della produzione industriale e soprattutto abbiamo, dichiarati, dai 6 agli 8 milioni di poveri. Andare oltre può rappresentare un serio pericolo per la nostra  struttura sociale, con tutte le conseguenze che non ci azzardiamo neppure ad immaginare.   
E della sicurezza cosa dovremmo dire, visto che già oggi è un problema preoccupante? Le minacce dell’ISIS non sono parole al vento e non è azzardato pensare che gli infiltrati sono già tra di noi.

E’ urgentissimo uscire da questa situazione, perché c’è un limite all’accoglienza, se non altro un limite numerico, oltre il quale non si può andare per non incorrere in situazioni disastrose. E l’uscita potrebbe esserci, con i soldi che si spendono nelle operazioni di salvataggio, si aiutino in loco le popolazioni, si intraprendano rapporti stretti con i governi di Libia – Tunisia – Algeria - Marocco e si attui un blocco navale. A questo noi aggiungiamo: sfruttare le nostre ambasciate di tutto il nord Africa che attuino una informazione capillare, attraverso tv e stampa locale, sull’inesistenza di possibilità di lavoro e assistenza in Italia .

Scoperta dell’acqua calda? Forse, ma è necessario muoversi e fare qualcosa per ostacolare i miraggi che gli schiavisti-scafisti offrono a questi malcapitati che vendono tutto per avere un futuro forse peggiore di quello che stanno vivendo. Alcuni di  questi giovanotti, a quanto viene detto, fuggono da guerre del loro paese, abbandonando famiglie e parenti. Come? Non si battono per se stessi, per i loro cari, per il loro futuro? Quali valori hanno?

E l’Europa tanto invocata? Non c’è da aspettarsi nulla dall’Europa, semplicemente perché l’Europa non c’è: ognuno dei paesi che formano la cosiddetta Europa pensa per sé, e ne abbiamo avuto testimonianza molte volte. In riferimento a questa situazione, ogni paese europeo si è attrezzato, o lo sta facendo, con leggi e regolamenti, per i respingimenti.

Questa è una situazione insostenibile, bisogna uscirne al più presto".

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