E’ arrivata intorno alle 15, Cécile Kyenge, l’x Ministro ed Europarlamentare ospite a Ventimiglia, insieme al Sindaco Enrico Ioculano, al Segretario Nazionale dei Giovani Democratici Mattia Zunino, quello provinciale Matteo Longo e quello cittadino Niccolò Grassano.
La Kyenge si è recata al Forte dell’Annunziata dove parteciperà a un incontro organizzato dai Gd sull’immigrazione dal titolo “Ponti non muri”.
“In questo momento – ha commentato la Kyenge – abbiamo bisogno di messaggi molto forti, quello di non costruire dei muri e non fare politiche di chiusura, ma piuttosto di aprire le frontiere. La realtà da questa parte ricorda quello che sta succedendo a livello europeo, quindi gli egoismi”.
Il riferimento dell’Europarlamentare va al vertice di Bratislava, dove si è consumata la spaccatura tra il Governo italiano e la Germania e la Francia.
“Anche ieri – continua Kyenge - il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricordato quanto fosse importante la solidarietà tra gli Stati membri. Ribadisco e lo ripeto anche qui, dobbiamo metterla anche sul territorio, anche per quello che riguarda la gestione delle frontiere. Non muri, ma piuttosto costruire ponti e noi dobbiamo partire da qui. Spero di poter dare un contributo, ma so che il territorio sta facendo già tanto, ma quello che serve è una politica nazionale ed europea che deve aiutare il territorio per concretizzare una buona politica di accoglienza”.
“Quella che chiedo è una legge che possa portare all’integrazione dei rifugiati un po’ seguendo le strategie di integrazione dell’Europa. La Germania è il primo Paese che ha fatto una proposta di legge, anche se non condivisibile in tutto, ma ha comunque cominciato con una proposta di legge sull’integrazione dei richiedenti asilo. Penso che anche l’Italia debba andare in questa direzione e credo che il primo passo lo stia facendo con l’accesso al lavoro, quindi con la possibilità di trovare dei lavori socialmente utili per le persone sul territorio. Un buon piano di ridistribuzione dei migranti sul territorio, un piano di accoglienza dove comunque tutti i livelli, nazionale, regionale, ma anche comunale, devono collaborare tra di loro”.
L’emergenza migranti che ogni anno vive la città di Ventimiglia, ha portato il Sindaco Ioculano e tutto il Partito Democratico intemelio ad auto sospendersi dal partito in polemica con i vertici nazionali per averli lasciati da soli a gestire l’arrivo dei migranti.
“In qualche modo – commenta Cécile Kyenge - bisogna tornare a dare una mano ai sindaci. Per tanto tempo i sindaci si sono trovati da soli proprio perché mancava questa forte strategia nazionale per riuscire ad andare incontro alle esigenze del territorio. Il Sindaco non deve essere l’ultimo a essere informato di ciò che sta succedendo e delle persone che arrivano sul territorio. Quando ci troviamo di fronte a un piano ben organizzato penso che vengano sbloccati gli ostacoli che abbiamo visto in tutto questo periodo, ma bisogna anche dire che il problema non è l’Italia che sta facendo tanto. Il punto sono le politiche europee che per vent’anni hanno dimostrato di essere fallimentari. Il fatto che manchi la solidarietà tra gli Stati membri, si ripercuote sul territorio. Paesi come l’Italia, la Grecia e la Spagna sono lasciati con le loro responsabilità, da soli, e io credo sia questo che dobbiamo superare: gli egoismi. L’ho ribadito anche in aula richiamando le responsabilità dei diversi Stati membri di voler attuare ciò che hanno detto: la ricollocazione, la ridistribuzione dei migranti sul territorio”.
L’ex Ministro ha inoltre ringraziato i Giovani Democratici, “per aver organizzato un’iniziativa sull’immigrazione in un periodo così difficile e soprattutto con una partecipazione come questa facendo capire che abbiamo bisogno di parlare, abbiamo bisogno di comunicare, abbiamo bisogno di spiegare quello che sta succedendo e di fare capire che le proposte ci sono. Le soluzioni possono essere individuate. Oggi c’è una crisi di solidarietà ed è qui dove dobbiamo lavorare. Ringrazio il Sindaco di Ventimiglia. Ci siamo visti alcuni mesi fa a Lampedusa, sempre su questo tema cercando di dare delle proposte, soluzioni, con altri attori che sono impegnati su questo campo e anche sindaci di altri comuni. Ringrazio il Segretario Nazionale dei Gd perché io so che voi state facendo un grande lavoro. Pochi mesi fa, a luglio, sono andata a Benevento e anche lì dopo anni che non si organizzavano iniziative, i primi che hanno fatto iniziative erano i Gd e l’hanno voluta fare sull’immigrazione chiamandomi a fianco a loro, e anche lì c’era stato un pubblico straordinario, che dimostra che oggi con la paura non possiamo risolvere niente, ma dobbiamo affrontare direttamente questo tema senza paura, senza vergogna e nemmeno senza correre dietro alla Lega, ai populisti, ma con le nostre idee. Non vergognandoci, perché chi ci accusa di essere 'buonisti' forse non ha le idee molto chiare. Noi dobbiamo agire con l’accoglienza, con i principi che sono i nostri valori”.
"Questo incontro, per cui ringrazio i Giovani Democratici - ha detto il Sindaco Ioculano - ci dà la possibilità di ascoltare contributi importanti, come quello dell'Onorevole Kyenge". Nel corso del suo intervento Ioculano sul tema, ha sottolineato la mancanza di solidarietà anche da parte dei comuni che si trovano nelle vicinanze di Ventimiglia.
Al termine dell'incontro al Forte dell'Annunziata, Cécile Kyenge si recherà in visita al centro d'accoglienza gestito dalla Croce Rossa sul parco Roja.
Proprio a proposito del centro, Ioculano ne ha parlato in riferimento allo scandalo al Cara di Foggia.
“Qui non succederà un caso Foggia. – ha detto - Qui abbiamo una grande rete di volontari. Siamo l'unico centro nel quale accogliamo anche i non identificati, so che è contro la politica ma funziona. Ma non ci siamo fermati qui. Per sensibilizzare sul tema abbiamo fatto delle riunioni con le altre amministrazioni con i comuni che vanno incontro alle prefetture. Abbiamo messo insieme i comuni per dire di fare un ragionamento di comprensorio per la disponibilità ad accogliere i migranti in base alla popolazione. Vorrebbe dire che il comprensorio intemelio può avanzare una proposta di inclusione nel medio lungo periodo. È una proposta che viene dal basso e tiene conto di una distribuzione capillare sul territorio".
Ioculano ha commentato l'incontro della Kyenge giudicandolo positivo. "Abbiamo presentato un documento che può essere una lettura interessante, con delle proposte che a mio avviso potrebbero in qualche modo alleviare la situazione attuale perché se messe in pratica, anche situazioni come quella di Ventimiglia da concretizzarsi".
Per gli sbarchi della prossima stagione, il Sindaco è ottimista. "Erano già scesi molto - ha dichiarato - poi dopo c'è stato un altro flusso abbastanza intenso. E' ovvio che dopo qualche giorno la città comincia a sentirne le ricadute, però, tendenzialmente col passare della bella stagione dovrebbe esserci una diminuzione. Per quanto riguarda l'anno venturo, è evidente che il centro può darci una grossa mano come ha fatto nell'ultima porzione dell'estate, quindi da questo punto di vista vorrei essere abbastanza fiducioso, poi tutto può succedere, ma mi auguro che la lezione di quest'estate e di quella scorsa qualche suggerimento in più lo porti".
A proposito della convivenza tra migranti e i cittadini di Ventimiglia, il Sindaco dichiara: "Sfiderei chiunque a vivere in una situazione di questo tipo qua in modo prolungato per giorni e giorni. Mi sento di dire che in parte la nuova modalità di gestione ha portato i suoi risultati e bisogna riconoscerlo e mi auspico che si riesca realmente a concretizzarsi un cambio di passo che voglia dire non dover più andare incontro a disagi quotidiani".
Chiederà alla Prefettura di tenere aperto il centro?
"Dipende dalla presenza dei migranti. C'è un dialogo aperto con la Prefettura e questo lo valuteremo".
Ioculano infine è tornato su quanto detto in precedenza rispetto alla mancata solidarietà da parte dei comuni limitrofi a Ventimiglia.
"Mi è capitato di avere a che fare con dei miei colleghi che passano per un atteggiamento ferreo nella richiesta di certificati medici che sono delle sciocchezze. L'unica differenza è che chi passa preferisce arrivare al valico direttamente e non fermarsi prima. Il ragionamento che facevo è che non volere in nessun modo contribuire a una distribuzione sul territorio non fa dispetto ai migranti di per sé, ma fa dispetto ai cittadini italiani che vivono in zone che vedono la presenza molto più incidente di migranti perché non c'è la ridistribuzione ben fatta sul territorio".