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Politica | 16 settembre 2016, 12:20

Imperia: maggioranza in crisi. La ricostruzione di quanto avvenuto ieri nella Commissione per la modifica dello Statuto del Consiglio Comunale

L'ennesima prova della confusione che regna in Capacci e tra i suoi, tra verifiche di maggioranza, richieste di dimissioni e trame ai danni di consiglieri o assessori

Imperia: maggioranza in crisi. La ricostruzione di quanto avvenuto ieri nella Commissione per la modifica dello Statuto del Consiglio Comunale

Ieri pomeriggio si è consumata l’ennesima crisi di maggioranza dell’amministrazione Capacci a Imperia, ed è avvenuta nel corso della Commissione che avrebbe dovuto discutere sulle modifiche al regolamento e allo Statuto del Consiglio Comunale. In particolare, i consiglieri si sono riuniti per le modifiche al numero legale in consiglio, come richiesto dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio Comunale Diego Parodi, “su indicazione del Tuel (Testo Unico Enti Locali)”, precisano loro.

La convocazione della Commissione era stata richiesta in un primo momento dallo stesso Parodi, che aveva sollecitato il presidente Erminio Annoni, consigliere comunale di Forza Italia, e, in un secondo momento dai sei consiglieri, commissari, firmatari della pratica: Oliviero Olivieri, Silvano Anfossi, Paolo Montesano, Roberto Saluzzo, Alessandro Savioli e Fulvio Balestra

La discussione, come ricostruito già ieri dal capogruppo di Imperia Riparte, e membro della Commissione, Giuseppe Fossati, è stata rinviata, dapprima per la mancanza del necessario numero legale – raggiunto in extremis con l’arrivo di Oliviero Olivieri – dovuta alle assenze di Saluzzo, Balestra e Savioli, poi per le rimostranze manifestate da due membri della maggioranza: il capogruppo di Azione Civica Paolo Montesano e il Consigliere del Partito Democratico Fiorenzo Marino.

A creare tensioni all’interno dell’amministrazione, e dello stesso Pd, sarebbe stato l’intervento di quest’ultimo. Infatti, mentre Montesano avrebbe semplicemente chiarito che, pur essendo contrario alla proposta di modifica, non sarebbe voluto entrare nel merito in attesa dell’annunciato confronto con il Sindaco Carlo Capacci, Marino, che lavora da due anni al testo, avrebbe denunciato un tentativo di velocizzazione della modifica del Regolamento e dello Statuto e che “qualcuno avrebbe utilizzato questa pratica con un ‘cavallo di Troia’ per inserire la modifica del quorum per il numero legale”.

All’uscita da palazzo civico, Marino è stato visto discutere con Olivieri e Anfossi, per un chiarimento. Il suo intervento in Commissione non sarebbe stato apprezzato da alcuni degli esponenti della maggioranza, che ne avrebbero addirittura chiesto le dimissioni dal Consiglio Comunale. “Se pensa di essere stato preso in giro si dimetta”, ha dichiarato un membro dell’amministrazione.

Insomma l’ennesima prova della confusione che regna in Capacci e tra i suoi, tra verifiche di maggioranza, richieste di dimissioni e trame ai danni di consiglieri o assessori. Il Sindaco ha già chiesto la testa del suo vice Sindaco Giuseppe Zagarella e dell’Assessore all’Ambiente Giuseppe De Bonis, entrambi del Pd che ha però respinto al mittente la richiesta del primo cittadino. Nelle prossime ore anche Montesano parlerà con Capacci. L’impressione, per alcuni, è che la crisi possa rientrare, almeno per il momento, perché tutte le forze in campo vogliono evitare l’arrivo di un Commissario Prefettizio, che, se subentrasse oggi, dovrebbe amministrare la città per almeno otto mesi.  

Francesco Li Noce

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