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Attualità | 04 settembre 2016, 07:51

I sanremesi la percorrono spesso in auto e a piedi ma chi è Zeffiro Massa a cui la strada è intitolata?

Nel racconto dello 'storico' matuziano Andrea Gandolfo.

I sanremesi la percorrono spesso in auto e a piedi ma chi è Zeffiro Massa a cui la strada è intitolata?

Quante volte sarà capitato a tanti di noi di percorrere, in auto, in moto o a piedi, via Zeffiro Massa, nel centro di Sanremo, e di chiederci: ma chi sarà mai questo Zeffiro Massa? Per soddisfare questa legittima curiosità ecco la ‘storia’ del nostro lettore Andrea Gandolfo.

Più noto con il nome di “Zeffiro” (come riportato sulla targa della relativa via del centro), Zeffirino Massa nacque a Sanremo il 27 gennaio 1832 da Lodovico e Teresa Martini. Alla nascita era talmente gracile di costituzione che i suoi genitori, temendo per la sua sopravvivenza, non consentirono che venisse portato fuori casa per essere battezzato se non dopo quattro mesi, cosicché il bambino poté essere battezzato soltanto il 16 maggio successivo.

Dopo aver concluso gli studi, intraprese la carriera di impiegato dello Stato nelle prefetture del Regno. Di animo buono e profondamente sensibile verso i poveri e i diseredati, si prodigò incessantemente per alleviare le sofferenze dei più bisognosi, ponendosi l’obiettivo di costituire un capitale da destinare a fini assistenziali. Condusse una vita isolata, lontana dagli agi e dalle feste, fino alla morte, prendendo alloggio presso un modesto appartamento a Genova in piazza Sarzana arredato in modo estremamente sobrio. Pensò quindi di provvedere agli orfani dei poveri della sua città natale, trovando un valido aiuto nella benefattrice matuziana Petronilla Sappia, la quale, non essendole sufficiente il suo patrimonio per aiutare i bisognosi, stava sollecitando ulteriori sovvenzioni economiche, riuscendo così ad aprire in zona Arenella l’Istituto della Provvidenza, in cui accolse una cinquantina di ragazze. Lo stesso Massa, quando veniva a Sanremo, era sempre accompagnato dalla Sappia a visitare il suo istituto, al quale egli intendeva lasciare il capitale necessario per garantirne l’esistenza.

Morì a Genova il 24 maggio 1892, lasciando un testamento redatto il 1° gennaio 1881, con il quale dispose che tutto il suo patrimonio, di cui assegnava l’usufrutto alle cugine Anna e Vincenza Volpe, fosse destinato all’Asilo Infantile per bambini di entrambi i sessi, nativi di Sanremo, orfani e senza alcun mezzo di sostentamento, o per figli di genitori impossibilitati a provvedere al sostentamento della prole. Essendo le due sorelle Volpe premorte al testatore, l’Asilo poté disporre immediatamente dell’intero lascito. L’Amministrazione comunale, facendosi interprete del sentimento della popolazione, volle rendere il dovuto omaggio all’illustre concittadino facendone trasferire la salma da Genova a Sanremo, il 7 febbraio 1897, per tumularla nel cimitero della Foce, dove sulla tomba appositamente costruita venne posta, nel dicembre 1900, la seguente iscrizione: «A Zeffirino Massa / che / per gli orfani poveri / volle eretto in Sanremo / un asilo / tutto legandovi il censo cospicuo / il Comune / con grato animo pose / dic. MCM».

Redazione

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