Attualità - 31 agosto 2016, 14:36

Ad Aurigo la Celebrazione liturgica in memoria del Martirio di San Giovanni Battista

Nell’occasione quattordici fedeli hanno aderito alla locale Confraternita.

Si è svolta Lunedì 29 agosto ad Aurigo la Celebrazione liturgica in memoria del Martirio di San Giovanni Battista,. La Santa Messa è stata presieduta da Mons. Guglielmo Borghetti, Vescovo della Diocesi di Imperia Albenga, ed è stata concelebrata dal Parroco Don Kanema Phanuel, dal Delegato Vescovile per le Confraternite Don Giancarlo Aprosio con la presenza dei Diaconi Alex Dellerba e Ivo Ghiglione.

Nell’occasione alcuni uomini del luogo hanno aderito alla Confraternita di San Giovanni Battista venerato sotto il titolo della Decollazione. Questo avviene all’interno del percorso di formazione che ogni Aggregazione Laicale deve effettuare secondo le istruzioni emanate dal Vescovo tramite lo Statuto per le Confraternite Diocesane e in sintonia alle indicazioni in merito emanate dalla Conferenza Episcopale Ligure.

Al termine dell’omelia nella quale sono stati “rispolverati” i concetti di base che devono ispirare l’azione di una confraternita ed è stato sottolineato l’impegno di formazione, di preghiera e di carità. Questo tramite il rito di vestizione che prevede la chiamata, la professione di fede, la vestizione e l’invocazione di Santi.

Quattordici fedeli sono quindi divenuti membri effettivi ristabilendo ufficialmente la Confraternita di Aurigo. Al rito ha assistito una rappresentanza del Priorato Diocesano delle Confraternite nelle presone di Francesco Martucci, Priore Generale Diocesano e Giuliano Barone, membro del Priorato; la Santa Messa è stata animata dalla corale dei bambini di Aurigo guidati da Piero Ferrari anche lui nuovo confratello

La solenne celebrazione liturgica si e' svolta presso l’oratorio di San Giovanni Battista ad Aurigo, realizzato nella prima metà del XV secolo, in concomitanza con la fondazione dell’omonima confraternita. La struttura rettangolare dell’oratorio venne abbellita nel 1692 dagli stucchi di Gio Paolo Marvaldi, fino agli interventi del 1780 ad opera di Gio Andrea Casella.

Ebbe la funzione di chiesa parrocchiale nel ventennio dal 1700 al1720, durante i lavori della nuova chiesa parrocchiale. Il terremoto del 1887 fece crollare la volta, ricostruita in modo non conforme all’originale.

Come opere si conservano all’interno una tela di Santa Caterina d’Alessandria, titolare dell’omonima confraternita tuttora esistente, datata 1780 ad opera di Bernardo Costa di Alassio. Poi una tela della Trinità ed Angelo Custode, datata 1785 ad opera di Maurizio Carrega di Porto Maurizio. La pala d’altare tardoseicentesca, d’autore ignoto, raffigurante la Decollazione del Battista ed ispirata alla lezione stilistica di Gio Andrea Ansaldo di Genova. Presente anche una tela del 1642, con la Madonna ed i Santi Rocco, Sebastiano e Francesco d’Assisi, d’autore ignoto e proveniente dal demolito Oratorio di San Rocco. Di pregio anche le persiane dell’antico organo parrocchiale, con i Santi Paolo e Andrea ed un’acquasantiera in ardesia di fattura locale, del XVIII secolo.

 

Federico Marchi