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In Breve

LA VERA STORIA DI OSCAR RAFONE | 28 agosto 2016, 08:32

La vera storia di Oscar Rafone: Nessun dubbio (cap.27)

Pubblichiamo ogni domenica il libro di Enzo Iorio, suddiviso per capitoli, per offrire a tutti un momento culturale nella 'giornata on line'

La vera storia di Oscar Rafone: Nessun dubbio (cap.27)

Erano diversi giorni che mancavo da casa e da scuola. Non sentivo la mancanza né dell'una né dell'altra. Sarei rimasto a vivere con Zamina tra la casa abbandonata e il laghetto per tutta la vita, ma lei continuava a ripetere che doveva tornare dai suoi. La partenza era vicina: suo padre aspettava un segno. Potevano essere la luna, il vento o qualsiasi altro elemento capace di dargli il coraggio di cominciare un nuovo viaggio, ma se lei non fosse stata al campo in quel momento, la partenza sarebbe stata rimandata.

Mi spiegò che le conseguenze negative di un ritardo, cioè tutte le cose brutte che eventualmente si fossero verificate da quel momento in poi, gliele avrebbe fatte pesare per sempre. Lei faceva parte del gruppo e ne dipendeva, come il gruppo dipendeva da lei; ciò valeva per tutti i membri della famiglia. I legami tra di loro erano molto forti, come anche quelli tra famiglie diverse all'interno dello stesso clan. Lei probabilmente era stata già promessa a un uomo e non poteva tirarsi indietro. Non glielo chiesi mai. Avevo capito che nella sua storia non contavano i particolari ma tutto l'insieme. Tutte le scelte conseguenti, l'uomo da sposare, le tappe dei viaggi, la vita da condurre, dipendevano unicamente dalla scelta fondamentale: restare nel gruppo o andarsene, essere rom o gagé. E lei non mostrò mai di avere dubbi su questo punto.

Enzo Iorio

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