Triora da oltre venticinque anni è assurta a notorietà nazionale quale “paese delle streghe”, in virtù del processo ad alcune donne negli anni 1587-1589, ampiamente documentato. Per celebrare il quarto centenario di questo tragico avvenimento furono organizzati convegni e mostre con la presenza di qualificati studiosi. Tali appuntamenti furono riproposti molte volte; il fenomeno della stregoneria e della magia è stato praticamente sviscerato ed analizzato sotto ogni aspetto. Mancava solamente una rappresentazione, seppur simbolica, della vicenda. Nell’anno 2001 è nata così, quasi per caso, Strigòra, parola composta da "streghe" e da "Triora", che può anche magicamente significare “bocche delle streghe”. La manifestazione, dalla prima mitica edizione, è stata ripetuta ogni anno, sempre rinnovata e diversa, ma con un unico scopo: rivalutare e smitizzare la figura delle povere streghe, ingiustamente condannate. Anche quest'anno tale appuntamento verrà riproposto, grazie all'impegno ed alla collaborazione fra il Comune e l'Associazione Turistica Pro Triora.
Triora, 21 agosto 2016
Già dalle prime ore del mattino alcune decine di espositori allestiranno sulle Spianate e fino alle immediate vicinanze dell'antico borgo medievale le proprie bancarelle per un mercatino di stampo medievale, che avrà ufficialmente inizio alle ore 10.
Si potrà anche visitare il museo etnografico e della stregoneria, dove – tra oggetti un tempo usati quotidianamente e reperti di ogni genere - sono visibili gli atti del processo del 1587-89, oltre oggetti magici nonché testimonianze sulle antiche consuetudini e finanche racconti dal sapore magico tramandati nel tempo. Si potranno osservare moltissimi libri e riviste stregonesche e sarà anche possibile acquistare qualche buon volume sulle tradizioni e le usanze locali, comprese quelle relative alla medicina popolare. Imperdibile, per chi voglia approfondire i fatti accaduti in quei tragici anni 1587-1589 (ed oltre), il nuovissimo libro La causa delle streghe di Triora, scritto da ben quattro illustri studiosi (Assini, Fontana, Panizza e Portone), che svela la sorte delle donne (e dell'uomo) trioresi. Per chi voglia apprendere, oltre la storica vicenda, tradizioni, leggende e curiosità in qualche modo legate alla stregoneria ed alla magia può essere utile scorrere le pagine del libro, edito dalla Pro Triora, Bàgiue. Le streghe di Triora: fantasia e realtà, ormai giunto alla sesta edizione, ampiamente riveduta e aggiornata.
Alle ore 15,00 inizierà la festa vera e propria, un appuntamento pensato per tutta la famiglia, sia per i grandi che per i piccoli. Il paese si trasformerà magicamente; tra vicoli, stradine e piazzette si incontreranno strani personaggi che incanteranno gli ospiti con musiche e spettacoli.
Quando le tenebre avranno oscurato il sole di Triora, la giornata si concluderà con uno spettacolo teatrale itinerante ideato per essere goduto da un pubblico di tutte le età
Programma
Dalle ore 10: Mercatino medievale
Alcune decine di espositori dislocati sulle Spianate, e fino alle immediate vicinanze del borgo antico, daranno la possibilità di acquistare, oltre a prodotti tipici, oggetti artigianali, opere artistiche, libri, streghe, streghine e streghette di ogni genere.
A partire dalle ore 15
in piazza Beato Reggio inizieranno le animazioni a cura della Baz Animation con la divertentissima storia Il ritorno di Teodora, la strega di Triora: giochi, animazioni, balli di gruppo, spettacoli di magia ed uno stupefacente mangiafuoco. Lo spettacolo, della durata di circa due ore, verrà ripetuto alle 17,00.
La storia narra della ormai prurisecolare strega Teodora che vive ancora nei carugi del paese, dove attende con ansia la festa delle streghe per selezionare fra il pubblico presente il suo nuovo cavaliere. Questo rito, che si ripete una volta ogni cento anni, è giunto al suo rinnovo proprio domenica 21 dove, sul palco allestito per l’occasione, arriverà Teodora in tutta la sua magnificenza, mentre fantastici personaggi si esibiranno alla sua corte nel tentativo di conquistarne le grazie.
Animatori in cerca di gloria, scienziati pazzi, improbabili ballerini, appassionati cantanti e ancora maghi venuti da altre epoche, giocolieri e funamboli, ma soprattutto un terribile mangiafuoco, si daranno bagarre per aggiudicarsi la vittoria. Anche il professor Wonder Baz, ideatore e presentatore della manifestazione, vorrà partecipare alla gara, ma per farlo avrà bisogno dell’aiuto di tutti i bambini per i suoi divertentissimi esperimenti. Parteciperanno all’evento il professor Wonder Baz e tutto il suo staff, dai canali televisivi per bambini, il grande prestigiatore del Medioevo Maagus, il funambolico giocoliere Squilibrio ed il misterioso Mangiafuoco Sir Fabulos.
Dalle ore 16.00
sotto i portici dell’ospedale inizio della musica con Summertime Jazz Duo che offre un programma raffinato dei migliori brani dal repertorio jazzistico classico: Duke Ellington, Cole Porter, Jhon Coltrane e tanti altri temi famosi, formato dal pianista milanese Davide Fusi ormai stregato dalla nostra riviera e da Giulio Zampollo percussionista e batterista cerianasco che in questa occasione ha arrangiato i brani con il vibrafono.
Nella piazzetta del Mercato esibizione del Trio dei Bruti e Boi, con un programma di canzoni dialettali e autori come De Andrè e Lauzi riarrangiati con maestria e con gusto moderno da Riccardo Anfosso alla chitarra e Martino Biancheri alla tromba e interpretate e cantate da Bartolomeo Giuffra.
Mentre alla Cabotina gli ArDuo duo formato da Sergio Caputo al violino e Davide Bottini con la sua chitarra interpreteranno i classici della musica napoletana e musica da ballo occitana e francese, musica dal mediterraneo e tanti temi famosi come la chardas di Monti o come la danza di Zorba, da ascoltare e da ballare.
Dalle ore 21
con partenza dal Museo Etnografico e della Stregoneria verrà proposto lo spettacolo teatrale “Undilandandà?”, a cura del Teatro del Banchero con la regia di Giorgia Brusco, spettacolo itinerante di registro leggero, adatto a grandi e piccini.
L'ambientazione è in un futuro non troppo lontano. La democrazia non esiste più. Le persone vivono sotto una dittatura che ha uniformato comportamenti e gusti, che ha annientato la cultura per poter governare meglio la gente. Il popolo è incapace di prendere scelte, di esprimere una propria opinione, di reagire a una situazione alienante. Il dittatore, coadiuvato dal suo perfido consigliere, non è però ancora soddisfatto. Per poter mettere a punto i suoi piani vuole che la fantasia, la creatività vengano annientate definitivamente.
Per farlo decidono di distruggere il mondo della fantasia, portando sulla terra i personaggi delle fiabe che, sradicati dal loro mondo diverrebbero matti, alienati, e popolando il regno della fantasia con galeotti, elementi di scarto della società. Il piano riesce alla perfezione, i personaggi delle favole finiscono per uniformarsi al popolo e la fantasia sembra distrutta per sempre. nessuno è più in grado di ricordare favole o di usare la propria fantasia, sembra non esserci più speranza fino a che una piccola luce ancora viva non rimetterà in moto il meccanismo che sembrava perduto.
Lo spettacolo ripropone alcuni classici personaggi delle fiabe in chiave comica, per sottolinearne la drammaticità in un mondo, come il nostro, dove i personaggi fantastici diventerebbero incredibili, assurdi, strampalati e quindi emarginati. Tra questi troviamo Biancaneve che si dà all'alcolismo incapace di trovare il principe azzurro, Cenerentola, costretta a rivolgersi ad un'agenzia matrimoniale per lo stesso scopo, Belle che accortasi delle cure e delle attenzioni che tutti riservano alla bestia per cercare di diventare più bella si affida alle cure di un chirurgo estetico, Alice che dal paese delle meraviglie si ritrova a fare altri viaggi da “sballo” in compagnia di giovani discotecari, Crudelia de Mon che cade in depressione perché ha talmente tanti cuccioli da scuoiare che non sa che farsene, Elsa che a causa dell'effetto serra ha perso il suo regno di ghiaccio, Capitan Uncino, la cui cattiveria di fronte alla spietatezza degli scafisti odierni diventa ben poca cosa...e molti altri. Delle simpatiche streghe condurranno il pubblico, diviso in gruppi, alla scoperta della storia.
Lo spettacolo prevede un prologo nel quale si spiega al pubblico l'antefatto. Da qui il pubblico viene diviso in vari gruppi e portato nelle varie postazioni dove potrà assistere alle situazioni comiche ed ironiche alla scoperta dei personaggi della fantasia nel mondo attuale. Viene quindi fatta una chiusura unica nella piazza del Castello in cui, le varie storie si ricollegano e si dà un finale dove ovviamente ”vissero tutti felici e contenti”. La durata del percorso totale è di circa 1 ora e 15 minuti. Le singole scene possono anche essere gustate singolarmente.