Attualità - 14 agosto 2016, 13:02

Taggia: progetto per promuovere la risalita dei fiumi come luogo di incontro per fare pace con se stessi ma anche per scoprire in modo inedito l'entroterra (Foto e Video)

E’ uno degli aspetti legati al progetto presentato ieri sera dall’associazione ‘Verso l’Origine’, in occasione della presentazione del libro ‘In contro corrente’ scritto da Alberto Folli e Guido Conforti (Atene Edizioni).

Fare attività di counseling e team building con lo streambed trekking nei fiumi e torrenti della riviera dei fiori. E’ uno degli aspetti legati al progetto presentato ieri sera dall’associazione ‘Verso l’Origine’, in occasione della presentazione del libro ‘In contro corrente’ scritto da Alberto Folli e Guido Conforti (Atene Edizioni).

Un momento di incontro quello vissuto ieri sera a villa Boselli ad Arma di Taggia per celebrare anche un anniversario, quello dei 10 anni dalla prima risalita del torrente Argentina. Per parlare di quell’esperienza c’erano i quattro temerari che fecero questo ‘viaggio’ in contro corrente risalendo dalla foce fino alla sorgente del maestoso corso d’acqua. Oltre ai due autori del libro nel 2006 quella volta scesero in acqua anche il designer Mauro Olivieri e Vincenzo Genduso, che all’epoca non era ancora sindaco a Taggia.

Streambed trekking, non deve essere confuso con una pratica sportiva, in senso agonistico, ci tengono sempre a precisare i suoi principali promotori. Risalire un fiume è molto più di un’attività motoria fine a se stessa, è un momento di riconciliazione con il proprio io.

Per far comprendere quanto possa essere innovativa questa attività, il 18 settembre è stata organizzata la prima risalita di un fiume. Non sarà solo un’escursione fine a se stessa ma un vero e proprio percorso di counseling a mediazione naturale. Sarà una giornata di trekking in compagnia e contatto con l’ambiente naturale alla ricerca di se stessi. A questo si aggiungerà l’aspetto naturalistico dell’uscita, ovvero poter vedere la vallata dal punto più basso, il letto del fiume che l’attraversa, con un punto di vista inedito sul panorama che ci circonda. L'idea è di usare questo punto di vista inedito per risalire il fiume ma scoprire anche i paesi che si affacciano su questi corsi d'acqua, quindi fare marketing territoriale.

FOCUS sullo streambed trekking nell'intervista a Mauro Olivieri



“Tutto è iniziato 10 anni fa in valle Argentina volevo capire come risalire la valle in modo diverso. - conferma Mauro Olivieri - E’ stata un’esperienza che ancora oggi ci entusiasma. In 10 anni ci siamo evoluti anche noi nel fare questa pratica e quello che a noi ha dato come esperienza possiamo darlo agli altri. Vogliamo creare momenti di incontri con un’attività di counseling e team building, per capire come il luogo del fiume possa diventare un luogo nuovo inedito e per certi versi speciale”.



Un libro per parlare di quella prima risalita di un fiume, lungo la valle Argentina. “E’ stata un’avventura ed una scommessa. 10 anni fa volevamo provare che cosa voleva poter dire un’esperienza di quel genere. Pensavamo ci volessero tre giorni in effetti ce ne abbiamo messi cinque e abbiamo scoperto un modo straordinario di vivere la natura ed il torrente che poi abbiamo utilizzato nei 10 anni successivi per farne altri” - racconta Guido Conforti. 

Com’è cambiata la vita dopo un’esperienza di quel genere? “Tutti noi è una vita che amiamo la natura ed andiamo in montagna. La scoperta del fatto che si possano risalire i torrenti stando il più possibile nell’alveo dei torrenti e poi via via che si può entrare nella schiuma, risalire qualche rapida e giocare tra la roccia, l’acqua, la schiuma e il cielo, credo sia stata una delle idee migliori della mia vita” - risponde Alberto Forti. 

Nel libro non si parla solo dell’Argentina ma c’è molto di più. “In dieci anni anni abbiamo fatto una decina di altre risalite anche di fiumi più lunghi dell’Argentina, Il più lungo è stato il Vara e adesso stiamo facendo il Roja. Parte in Italia e finisce in Francia. E’ molto lungo e molto difficile. Nel libro ci sono una decisa di capitoli dove si parla delle risalite ma per parlare di altro perché questo esperienza ci aiuta a fare pace con noi stessi, con la natura e il mondo intorno a noi” - afferma Conforti.



Infine, Forti, sociologo, educatore professionale e counselor, spiega le opportunità che rappresenta questo progetto ‘nel fiume’. “Lo streambed trekking è un elemento di promozione del territorio. Sono convinto delle valenze psicopedagogiche formative di queste attività. Il connubio tra movimento del corpo e l’immersione nella natura, l’attenzione al proprio se e l’ascolto con quello che ci circonda ha fortissime valenze. Queste ricchezze possono esser tradotte in campo formativo anche dal punto di vista del counseling e del trekking legato ad un momento con gli altri con la natura e con se stessi. Visto che l’estate volge al termine il 18 settembre proporremo uno dei pezzi più interessanti, una progressione regolare ma non privo di momenti di sfida che possano essere elaborati per riflettere su se stessi”.

Vincenzo Genduso

Mauro Olivieri

Alberto Folli

Guido Conforti

Stefano Michero