Un nostro lettore, Lucio Volpi, ci ha scritto in relazione a quanto accaduto ieri sera alle 21.10 sulla ciclabile che collega Dolceacqua a Camporosso.
“Durante l’allenamento serale un fuoristrada, procedendo ad alta velocità mi ha costretto per evitare di essere investito, a ‘lanciarmi’ contro la rete che delimita la proprietà privata (sopra la piscina) dell’agriturismo. A seguito delle mie rimostranze circa la velocità l’autista mi indicava che sulla ciclabile la velocità è di 50 km/h essendo la stessa su una strada aperta alla circolazione veicolare e che se la ‘strada’ era stretta non era un suo problema. Non è la prima volta che ‘incrocio’ autovetture che procedono a velocità ‘inadatta’ per un percorso misto ma questa volta si è rischiato veramente un tragico epilogo. La pista ciclabile (il tratto di competenza del Comune di Dolceacqua) è stata inaugurata nel mese di ottobre con grande risalto dei media e la presenza di SAS Alberto II Principe di Monaco, ma il tracciato essendo su una strada stretta, illuminata solo parzialmente e priva marciapiede presenta dei ‘deficit’ di sicurezza notevoli. Non avendo visto durante la corsa segnaletica orizzontale/verticale che indichi la velocità da tenere per le autovetture mi chiedo se realmente la velocità sia pari a quella delle strade urbane e se prima di pubblicizzare a gran voce una pista ciclabile ‘mista’ non sarebbe stato meglio provvedere all’installazione di ‘dossi artificiali’ o bande rumorose con il fine di far rallentare le autovetture che la percorrono”.