La giornata di oggi ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Comunità Religiosa Islamica alle messe in Francia e in Italia, a pochi giorni dalla strage di Rouen.
In provincia di Imperia gli incontri si sono tenuti a Ventimiglia e alla chiesa di San Giacomo a Sanremo, dove il Vescovo, Monsignor Antonino Suetta ha incontrato Abu Bakr Moretta, responsabile del C.O.R.E.I.S. per la Regione Liguria.
"La COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana - si legge in una nota - sostiene e condivide pienamente la presa di posizione espressa nel comunicato dell’IHEI, organo che partecipa attivamente alle concertazioni con il Ministero dell'Interno della Repubblica Francese, e darà seguito anche in Italia a questa iniziativa di testimonianza di fratellanza spirituale: domenica 31 luglio, prima della Santa Messa, delegati della COREIS porteranno il saluto in chiesa al vescovo e al parroco nelle seguenti città: Roma, Milano, Novara, Genova, Verona, Sondrio, Ventimiglia, Brescia, Vicenza, Fermo, Siena, Piacenza, Brindisi, Palermo e Agrigento.
Ci sembra fondamentale in questo momento drammatico dare con questo saluto dei musulmani d'Italia un segno concreto di profondo rispetto della sacralità dei riti, dei ministri e dei luoghi di culto del Cristianesimo dove i fedeli e i cittadini ricevono le benedizioni della comunione spirituale.
I membri dell'Istituto di Alti Studi Islamici (IHEI) esprimono il proprio sgomento e cordoglio di fronte al barbaro omicidio perpetrato contro padre Jacques Hamel a Saint Etienne du Rouvray, pochi giorni dopo la tragedia che ha colpito decine di persone innocenti sulla Promenade des Anglais a Nizza.
Le nostre preghiere e la nostra vicinanza vanno alla memoria di padre Jacques Hamel, a tutte le vittime e alle loro famiglie.
La vita umana è sacra e inviolabile, e nessuno può arrogarsi il diritto di toglierla.
Noi, cittadini francesi e credenti nell'unico Dio di Abramo, rifiutiamo ogni forma di violenza, fisica o verbale, e condanniamo con la massima fermezza questi atti di terrorismo che, usurpando il messaggio dell'Islam, cercano di seminare divisione ed esclusione all'interno della nostra comunità nazionale.
I musulmani francesi si sentono invece parte integrante della società laica, assieme a tutte le sue componenti e alle altre religioni, per contribuire attivamente all'edificazione di una società pacificata, più giusta e serena.
Nel momento in cui alcuni evocano ancora lo scontro di civiltà, è nostro dovere ingaggiarci in un autentico sforzo intellettuale e spirituale nello spirito di un riconoscimento reciproco. E' a questo questo sforzo al quale sono chiamati non soltanto tutti i fedeli e le fedeli di qualsiasi confessione o credo, ma anche tutti gli uomini e le donne "di buona volontà".
Questi avvenimenti tragici ci richiamano ancora di più alla necessità di operare in tal senso. E' in questa prospettiva di conoscenza autentica e fratellanza che l'Istituto di Alti Studi islamici continua a lavorare con i suoi fratelli e sorelle delle altre tradizioni religiose e con tutte le componenti della società, in Francia e in Europa.
Per mostrare il loro sostegno, i membri dell'Istituto di Alti Studi islamici si sono uniti alla celebrazione della messa questa mattina, nelle cattedrali e nelle chiese di Parigi, Lione, Marsiglia, Gap, Embrun, Rennes, Lille, Perpignan e Tolone".
Le immagini provengono dalla chiesa di Sant'Agostino a Ventimiglia.