Ha preso avvia la raccolta fondi 'Adotta un Dipinto' per il restauro della tela raffigurante la Madonna del Rosario a Prelà Castello. Si può partecipare alla raccolta fondi con un contributo libero, che si può lasciare in chiesa o versare sul c/c bancario IT83 K033 5901 6001 0000 0144 310 - Banca Prossima Spa, Savona - intestato a Parrocchia dei Santi Antonio, Giacomo e Nicola. Causale: adotta un dipinto, restauro Madonna del Rosario.
L'OPERA
La tela rappresenta la Madonna del Rosario: assisa con il Bambino in grembo, porge coroncine a prelati, nobildonne oranti e, in primo piano, a San Domenico e Santa Caterina da Siena. Ai lati e lungo il profilo superiore sono scanditi i quindici misteri del Rosario, sul lato inferiore un'iscrizione dedicatoria purtroppo ad oggi andata in parte perduta: (M)OLLEPRAEP(OSITUS)IOBAPT.A.N. Tanto basta, sapendo che Gio Batta Molle è stato parroco di Prelà Castello dal 1606 al 1624, a collocare l'opera nella prima metà del Seicento. L'osservazione più attenta del dipinto - con l'aiuto di un batuffolo di essenza di petrolio per ravvivare l'immagine - fa emergere una delicatezza nei tratti e nei dettagli che non solo consentono di apprezzare il valore dell’opera, ma - grazie anche all’indicazione della datazione - di collocarla in un preciso ambito culturale. A livello stilistico si osservano dei rimandi alla maniera di ispirazione cinquecentesca propria dei De Rossi, ed in particolare a Raffaele e Giulio De Rossi, pittori di origine fiorentina, trapiantati nel Dianese durante la seconda metà del XVI secolo. Allo stesso modo è utile un rimando alle opere di Bernardo Castello, presenti a Caravonica ed a Diano Castello.
Oltre alla delicatezza dei volti, dei tratti e dei panneggi, emerge una notevole espressività nel volti da personaggi, tali da avvicinarli a veri e propri ritratti: e difatti era usuale all'epoca rappresentare il committente dell'opera o altri personaggi notabili, con lo sguardo di solito rivolto allo spettatore. Probabilmente il dipinto non sfugge a questo assunto, ed è verosimile che tra le figure siano ritratti i regnanti sabaudi che dal 1575 estendevano il proprio dominio sul “Contado di Prelà"
LA DEVOZIONE AL ROSARIO
Veniamo ora al tema della tela: la devozione al Rosario è particolarmente sostenuta durante il Medioevo presso i padri predicatori domenicani, da qui la rappresentazione canonica di San Domenico e Santa Caterina al cospetto della Madonna; se ne deduce inoltre che tale devozione in val Prino fosse sostenuta dal convento domenicano sito a Dolcedo.
Nella seconda metà del Cinquecento il culto del Rosario è ulteriormente valorizzato, in quanto la vittoria nella battaglia di Lepanto è attribuita proprio all'intercessione di Maria nei voti di papa Pio V (un domenicano, tra l'altro): la Madonna della Vittoria festeggiata a commemorazione della battaglia di Lepanto il 7 di ottobre diverrà poi la festa della Madonna del Rosario.
La qualità del dipinto appare molto elevata e i restauro potrà rendere ragione di questi valori, religiosi e identitari consentendo il recupero di quei tratti che lo scorrere del tempo e l’incuria hanno nascosto agli occhi dei fedeli
IL RESTAURO
Il dipinto si presenta in pessime condizioni di conservazione con perdita di consistenti brani di pittura originale e necessita di un tempestivo intervento di restauro.
Fasi dell'intervento:
1. indagine per immagini in fluorescenza UV;
2. consolidamento degli strati pittorici e dei materiali costituenti l’opera;
3. pulitura selettiva e graduale della pellicola pittorica e della tela originale;
4. operazione di foderatura con applicazione di un nuovo supporto tessile a sostegno di quello originate;
5. restauro del vecchio telaio o sostituzione con un nuovo telaio ligneo;
6. stuccatura e reintegrazione pittorica delle lacune con tecnica riconoscibile dall'originale;
7. stesura di vernice protettiva finale;
8. restauro della cornice.
Costo dell’intervento 4.200,00 euro.
(in basso il depliant esplicativo)