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Eventi | 04 luglio 2016, 10:42

Sanremo: Massimo Minella a “Una sera con i Martedì Letterari”. L'autore presenterà il suo ultimo libro

Lo scrittore, con il contributo del fisarmonicista Franco Piccolo e con la proiezione di preziose uniche immagini, creerà uno spettacolo di grande suggestione

Sanremo: Massimo Minella a “Una sera con i Martedì Letterari”. L'autore presenterà il suo ultimo libro

Domani 5 luglio alle ore 21.00 nel teatro dell’Opera del Casinò, nell’ambito della rassegna “Una sera con i Martedì Letterari “ Massimo Minella, caposervizio del quotidiano La Repubblica, responsabile delle pagine economiche-marittime dell’edizione ligure, presenta il reading fatto di mare, musica e testi tratto dal suo libro: "Storie di navi e principesse che non fecero ritorno” ( De Ferrari Editore). La Prefazione è curata da Piero Ottone.

Massimo Minella con il contributo del fisarmonicista Franco Piccolo e con la proiezione di preziose uniche immagini, creerà uno spettacolo di grande suggestione, parlando di migrazioni, raccontandoci la sfortunata storia del “Principessa Iolanda” e del “Principessa Mafalda”, navi che per errori umani finiscono naufragarono il primo addirittura il giorno del varo, il secondo affondando nell'Atlantico.

La storia non si ferma alle due navi ma si sviluppa parallelamente con quella della donna che ha dato il nome ad uno dei piroscafi: Mafalda di Savoia, la principessa figlia del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena, morta il 28 agosto del 1944 nel campo di concentramento di Buchenwald.

Dall'itroduzione di Piero Ottone: “sono genovese, ed ero ancora bambino quando ho assistito nella mia città, in piedi su una panchina lungo quello che Mussolini chiamava il bagnasciuga, al varo del Rex, nave ammiraglia della nostra flotta mercantile. Lo spostamento dell'acqua provocato dall'enorme scafo, forse a un chilometro di distanza da dove ero io, forse più distante ancora, mi bagnò i piedi. E ricordo che fra le persone intorno a noi regnava un gran nervosismo: sarebbe andato tutto liscio? C'era il pericolo di brutte sorprese? Da parte mia, bambino com'ero, mi meravigliavo. Che cosa poteva andare storto? Che cosa c'era da temere? Assisteva al varo non so più quale personaggio, se non il re in persona poco ci mancava. C'erano "i grandi", cioè gli adulti: avranno pur saputo come far scivolare in mare una nave. Ma adesso, dopo avere letto questo libro di Massimo Minella, non mi meraviglio più. Non sapevo, allora, che il 22 settembre 1907, cioè pochi anni prima, un'altra grande nave, il Principessa Jolanda, si era coricata sulla spiaggia, incredibilmente, al cantiere di Riva Trigoso, in Liguria, mentre scivolava verso il mare durante il varo, e non era più stato possibile recuperarla: si dovette demolirla sul posto. Da allora un gran nervosismo durante un varo non era sorprendente. Era inevitabile considerarlo un evento a rischio: qualche volta riusciva, qualche volta no. L'altra nave di cui leggiamo in questo libro breve e avvincente, il Principessa Mafalda, ebbe una sventura altrettanto spaventosa, anche se totalmente diversa: andò a picco in Atlantico, nel 1927, in condizioni atmosferiche tranquille, provocando numerose vittime. E' comprensibile che si sia parlato di una maledizione che perseguitava le navi intitolate alle principesse di Casa Reale. Ma lasciamo da parte la stregoneria. Le cause delle due sciagure sono completamente diverse: il Jolanda si rovescia quando sta scivolando in mare e leggiamo con infinito stupore che il progettista non aveva neanche la laurea di ingegnere. Quanto al Mafalda, la causa della sciagura risale invece all'armatore, perché numerosi erano stati i segnali di pericolo e gli avvertimenti, provenienti da molte parti, a cominciare dal comandante stesso della nave, e non se ne era tenuto conto: la Navigazione Generale Italiana si era impegnata a mettere la nave in cantiere per lavori di manutenzione straordinari solo l'anno successivo, troppo tardi. (...) Da parte mia, ora, pongo una domanda. Fino a che punto l'uno e l'altro comportamento sarebbero stati possibili, un secolo fa, in paesi diversi dal nostro ? O la mancanza di senso di responsabilità era ipotizzabile solo nell'Italia di allora, alle sue prime avventure neo-industriali, e non altrove? Le due disgrazie, le due sventure potevano succedere anche in Olanda o in Francia? O erano tipiche di un paese immaturo, alle prime armi nell'industrializzazione? Non sono, le mie, domande oziose. In un periodo sfortunato per il nostro paese, quale quello che stiamo vivendo, ci chiediamo come nasce la nostra industrializzazione, e quale sia la giusta collocazione dell'Italia nel mondo moderno. Abbiamo fatto il passo più lungo della gamba? Leggendo la rievocazione così efficace di questo libro, mi sono cioè chiesto se sarebbero potute accadere in paesi più solidi e progrediti del nostro sciagure analoghe. Probabilmente la risposta è negativa. Anche la rivoluzione industriale, come la creazione di uno Stato dalle Alpi alla Sicilia, o come la partecipazione a due imprese come la prima e la seconda guerra mondiale, furono superiori alle nostre capacità, ci siamo misurati in imprese più grandi di noi. Per questo siamo caduti in queste condizioni.

Massimo Minella, Giornalista. Nato a Voghera e residente e Genova dalla metà degli anni Ottanta, laureato in Storia delle Esplorazioni Geografiche, è caposervizio di Repubblica e responsabile delle pagine economico-marittime dell'edizione ligure del quotidiano. Ha svolto seminari all'università di Genova sull'Economia del Turismo e sul giornalismo economico. Appassionato di storia d'impresa, alterna a pubblicazioni economiche libri per l'infanzia. Ha ricevuto nel 2014 il premio giornalistico internazionale “Mare Nostrum Awards”, aperto a servizi giornalistici, documentari, servizi televisivi e radiofonici, reportage fotografici e inchieste realizzati in lingua italiana, francese, spagnola, catalana o greca e considerato fra i più importanti a livello internazionale sul tema dell’economia del mare.

Il prossimo appuntamento con “Una sera con i Martedì Letterari” è per il 21 luglio ore 21.00 assieme a Marcello Sorgi, già Direttore ed Editorialista de “La Stampa” . Lo scrittore e giornalista presenterà il nuovo libro “Colosseo vendesi”, parteciperà l’editor Matteo Moraglia.


C.S.

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