Si è conclusa in tarda serata di ieri la protesta dei migranti ospiti della chiesa di S. Antonio iniziata sabato subito dopo la visita del responsabile federale sicurezza e immigrazione della Lega Nord Toni Iwobi. Circa 600 erano partiti verso il confine con la Francia fermati poi su corso Toscanini dalle forze dell’ordine. Il corteo, a seguito del buon esito della mediazione condotta dalla Caritas, è rientrato dopo le ore 22 di ieri al quartiere le Gianchette scortato dalla polizia.
Questa mattina la situazione è rientrata nella quotidianità dei giorni scorsi con la differenza che nell’ultima settimana i numeri delle presenze è aumentata in maniera esponenziale, i moduli abitativi previsti per oggi al Parco Roja non sono ancora arrivati e l’assenza di spazi si fa sentire in maniera sensibile tanto che il sovraffollamento del campetto della chiesa e delle strutture adiacenti ha spinto molti a stabilirsi all’addiaccio lungo la sponda del fiume Roja, proprio là dove all’inizio di maggio era iniziato tutto.
Le speranze da parte delle autorità sono quelle di poter ‘alleggerire’ le problematiche con l’arrivo dei moduli che potranno inizialmente prendere carico di circa 200 profughi. Una speranza che soffre i dati dell’ultimo periodo: “Solo nell’ultimo mese sono passati dalla struttura ventimigliese circa 3 mila persone” aveva infatti dichiarato Maurizio Marmo direttore Caritas, cifre allarmanti soprattutto se si pensa che siamo solo ad inizio luglio.