L'ex Ospedale di Carità di via Ruffini potrebbe essere utilizzato per ospitare alcuni migranti, in modo particolare donne e bambini. La curia ha messo a disposizione un'altra sua struttura in favore dell'accoglienza. Non è stato programmato alcun trasferimento, ma nell'eventualità che questo fosse necessario, il Vescovo Mons. Suetta ha dato disponibilità ad utilizzarlo.
“Abbiamo in disponibilità questa struttura – ha detto Mons. Antonio Suetta – che potremmo utilizzare, nel caso ce ne fosse necessità, per ospitare donne e bambini. E' una possibilità, ma non è ancora stato programmato alcun trasferimento.”
L'Ospedale di Carità fu fondato a Taggia nel 1212 e ottocento anni più tardi, nel 2012 è stata inaugurata la nuova sede della Fondazione in via San Francesco, a fianco al Palazzo Comunale. La sua sede storica è stata, fino al trasferimento, quella di via Ruffini, inizialmente fu fondato come casa per i pellegrini, in seguito divenne un ospedale e, dal 1900 entrò a far parte dell'Ipab, Istituto Pubblico di Assistenza e beneficenza, a carattere religioso. Dal 2012, la sede non è più quella di via Ruffini, ad oggi a disposizione della curia, e per questa ragione potenziale sede di accoglienza per eventuali migranti, soprattutto in questa fase di emergenza.
Anche sui social network e sui gruppi dedicati ad Arma e a Taggia, i cittadini si interrogano sull'arrivo o meno dei migranti, definendo questa possibilità come una “bella esperienza di accoglienza” e ricordando anche quanto dimostrato dagli abitanti in occasione dell'apertura di una Casa Famiglia per ragazzi che seguivano un programma contro la tossicodipendenza e che hanno visto la solidarietà e il volontariato di molti residenti.