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Ventimiglia Vallecrosia Bordighera | 12 giugno 2016, 18:11

Colle Melosa: il calore di un rifugio unito alla cucina di un vero ristorante

Nuova gestione e nuovo chef per il Rifugio Allavena: relax, confort e cucina gourmet

Colle Melosa: il calore di un rifugio unito alla cucina di un vero ristorante

Di solito quando pensiamo alla montagna, i nostri primi pensieri vanno alle escursioni a piedi, alle erbe e alle rocce, a panorami stupendi e al sole ed alle nuvole, che passano veloci. Il cibo in questo contesto è relegato ai momenti in cui c’è bisogno di rigenerarsi e riprendersi dalle fatiche delle camminate e delle sciate; preparazioni semplici, di poche pretese, da smaltire in fretta e dove il top di gamma è rappresentato dalla polenta accompagnata da formaggi o da spezzatino di selvaggina.

Il Colle Melosa, si stacca da questo stereotipo grazie alla presenza di due strutture la Locanda della Melosa, un ristorante di qualità, che fa parte dei Ristoranti della Tavolozza, e il Rifugio Allavena, che con la nuova gestione di Gloria e Massimo ha scelto la strada della ristorazione di qualità. Si può salire quindi su questo colle non solo per godere di un magnifico paesaggio e di una natura incontaminata, ma anche per mangiare bene.

Il rifugio Allavena di proprietà del CAI di Bordighera è all’interno del Parco delle Alpi Liguri ed è raggiungibile tutto l'anno in automobile su strada asfaltata, e a breve, con la conclusione dei lavori di messa in sicurezza della strada danneggiata dalle alluvioni degli anni scorsi, sarà accessibile anche più comodamente da Pigna.

Il rifugio dotato di circa 50 letti in camere più o meno grandi, offre agli escursionisti servizi, dalle docce al bar e durante la stagione invernale è anche possibile  affittare sci, scarpette e racchette da neve.

Nelle cucine del ristorante dall’inizio della stagione opera il giovane e bravo chef, Sirio Novello, che dal ristorante i Santi Poeti e Navigatori di Carpasio si è trasferito ora in alta quota fra i pini e i camosci.

      Massimo, Gloria e Sirio 

La scommessa dei nuovi gestori è di riuscire a proporre ad un pubblico di amanti della montagna una  cucina di qualità, fatta di prodotti locali, sapori genuini e rispettando le tradizioni, senza escludere qualche discreta rivisitazione operata con saggezza dal giovane cuoco.

Ci sono diverse proposte di menù: da quello più leggero per chi vuole concedersi una breve sosta e riprendere il cammino sui sentieri della zona e chi vuole concedersi una pausa più lunga e provare un interessante menù degustazione. l menù sono diversi, dai più semplici a 11 euro fino al più completo a 29 euro, e nel complesso offrono interessanti combinazioni di piatti e sapori, tra cui spiccano le paste fatte a mano dallo chef, fra cui meritano una citazione i surgeli derivati dalla cucina bianca.

Fra gli antipasti non mancano le frittelle (friscioi) alle erbe selvatiche del momento, le torte di patate e di erbette ed i classici affettati.

  

Fra i primi piatti, fra le paste fresche fatte a mano, se non volete provare il sapore forte dei surgeli con il “brussu”  provate lasciarvi tentare dalle più delicate tagliatelle di ortica.

Fra i secondi stinco di maiale, selvaggina in umido, carne stufata al vino con contorni di stagione.

I dolci sono preparati da Gloria, come li faceva la nonna, crostate e torte di mele assolutamente da provare anche se alla fine di un pasto caratterizzato da porzioni decisamente abbondanti.

Il vino della casa sfuso è piemontese, ma ci sono anche alcuni vini in bottiglia, il servizio è gentile e disponibile, anche se i gestori arrivano da esperienze diverse dalla ristorazione, commettono alcuni errori dovuti all’inesperienza, ma che si perdonano facilmente nell’atmosfera calda e intima del rifugio, che ha un arredamento semplice, tavoli e panche in legno, proprio come vi aspettate di trovare in un rifugio  di montagna. Ma le novità della nuova gestione non si limitano alla cucina, a partire dal mese di giugno ai clienti verranno proposte anche passeggiate e momenti culturali diversi. Il programma inizia domenica 26 giugno con Doriana, dell'azienda Agricola Castellarone, che condurrà una piacevole e rilassante passeggiata alla scoperta delle erbe aromatiche ed officinali spontanee della zona e terminerà con un pranzo preparato dalla chef che ne dimostrerà la bontà dell’utilizzo in cucina.

Per info e prenotazioni: mail: masoni.massimo@gmail.commasoni.massimo@gmail.com telefono  0184 241155 oppure 347.0471659 (Massimo)

Claudio Porchia

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