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Sanità | 12 giugno 2016, 07:14

Sicurezza Alimentare: come scegliere bene? Intervista esclusiva al professor Agostino Macrì

Prodotti bio, cosa occorre davvero sapere per comprare bene e mangiare meglio

Sicurezza Alimentare: come scegliere bene? Intervista esclusiva al professor Agostino Macrì

Questa settimana tocchiamo un argomento di grande interesse pubblico cercando di fare un po’ di  chiarezza con il Professor Agostino Macrì  uno dei massimi esperti nazionali di sicurezza alimentare: 

Alimento bio, alimento normale che differenza c’è? "La differenze più importanti sono che gli alimenti bio si ottengono in ambienti possibilmente incontaminati, rispettando i cicli biologici di piante ed animali e, soprattutto, non vengono utilizzate sostanze chimiche come concimi, fitofarmaci e farmaci veterinari allopatici. Esistono comunque delle possibilità di deroghe. Contrariamente a quanto viene spesso affermato, non ci sono differenze per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti".

Che controlli vengono effettuati sulla filiera bio? "La filiera bio è controllata da enti di certificazione, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, che verificano periodicamente il rispetto delle procedure di produzione previste dalla Legge".

Quando acquisto un prodotto bio ho la certezza che lo sia? "La certezza che si tratti di un prodotto bio è garantita dalla presenza dello specifico marchio che viene rilasciato dall’ente di certificazione dopo aver verificato il rispetto delle procedure".  

Potrebbe un’azienda certificata bio, non essere “così trasparente” non seguendo le regole di filiera? In che percentuale, se ci sono degli studi in merito? "Come in tutti i settori delle attività umane, non si può escludere con che non ci siano dei produttori disonesti. Il pericolo che questo si verifichi è ridotto proprio per la presenza degli enti di certificazione. Casi di irregolarità si sono verificati, ma si tratta di episodi saltuari e di portata limitata. In ogni caso non ci sono state conseguenze negative per la salute dei cittadini".

Il prodotto può essere prodotto solo in Italia, o può venire dall’estero? "Gli alimenti biologici possono essere anche di importazione; dovrebbero però essere stati oggetto di controlli per la certificazione analoghi a quelli nazionali. Ci sono comunque dei controlli all’importazione soprattutto per i prodotti di origine extracomunitari".

Quante volte in un anno vengono controllate le aziende bio? "Dalle informazioni in mio possesso la frequenza degli ispettori degli  enti di certificazione è di circa 1,5 volte l’anno".

I nostri lettori come fanno a sapere se stanno acquistando un uovo bio, una mela od altro, invece di un prodotto che di bio ha poco? Basta un’etichetta per stare al sicuro? C’è una lista delle Ditte certificate? "La garanzia viene fornita dalla etichetta che può essere utilizzata soltanto dalle aziende certificate e che sono iscritte in liste in possesso del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Gli stessi produttori bio sono interessati a prevenire frodi e quindi i controlli per evitarle sono piuttosto rigorosi".

salute@sanremonews.it 

CHI E’ AGOSTINO MACRI’
Nato Roma il 4.7.1943
Coniugato dal 1972 ed ha due figli
Studi svolti
1969 - Laurea in Scienze Biologiche - Università La Sapienza - Roma.
1973 - Laurea in Medicina Veterinaria - Università Federico II - Napoli

Svolgimento della carriera nell'ISS
1963 - Borsa di Studio come diplomato - Laboratorio di Medicina Veterinaria.
1965 - Esperto Biologo - Laboratorio di Medicina Veterinaria.
1973 - Ricercatore - Laboratorio di Medicina Veterinaria.
1973 - Trasferimento al Laboratorio di Tossicologia.
1982 - Trasferimento al Laboratorio di Tossicologia Comparata ed Ecotossicologia (TCE).
1982 - Direttore del Reparto di Tossicità cellulare, di organo e di organismo del Lab. TCE.
1984 - Vincita del concorso e nomina Dirigente di Ricerca in Tossicologia Generale.
1988 - Trasferimento al Laboratorio di Medicina Veterinaria (MVE).
1988 - Direttore del Reparto di Alimentazione Animale del Lab. MVE.
1992 - Direttore del Laboratorio di Medicina Veterinaria.
2003 – Direttore del Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale

Attività didattica
1977-1983 - Professore incaricato di Zootecnica Speciale presso la Facoltà di Scienze dell'Università "La Sapienza" di Roma.
1980-1983 - Incarico di insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in "Scienza dell'Alimentazione" dell'Università "La Sapienza" di Roma.
1984-1985 - Incarico di insegnamento nell'ambito del Corso di Zootecnia Generale della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bologna.
1988-1991 - Professore a contratto presso la Facoltà di Farmacia dell'Università di Camerino.
1991-1995 - Professore a Contratto presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Pisa.
2011 – 2013 – Professore di Ispezione degli Alimenti presso la Facoltà di Medicina del Campus Biomedico di Roma

Attualmente è in pensione ed ha instaurato una collaborazione l’Unione Nazionale Consumatori in qualità di responsabile della settore “Sicurezza alimentare”.

Attività Tecnico-Scientifica per istituzioni nazionali ed internazionali.
I settori sui quali il dr. Macrì ha fornito la propria collaborazione e consulenza hanno riguardato prevalentemente l’analisi e la valutazione dei rischi relativi alla filiera della produzione degli alimenti di origine animale ed in particolare:

• Sicurezza di uso di materie prime e di additivi impiegati nella formulazione dei mangimi destinati agli animali produttori di alimenti di alimenti per l’uomo;
• sicurezza di uso dei farmaci di uso veterinario ai fini della prevenzione dei residui negli
• alimenti di origine animale;
• procedure per la prevenzione ed il controllo dell'uso illegale di anabolizzanti ed altri farmaci nelle produzioni zootecniche (ormoni steroidei, beta agonisti, ormone della crescita);
• valutazione tossicologica delle nuove sostanze chimiche;
• definizione delle procedure per l'applicazione delle norme di Buone Pratiche di Laboratorio per gli studi di Tossicologia ed Ecotossicologia;
• collaborazione nella definizione di linee guida per lo studio di additivi dei mangimi, dei farmaci per uso veterinario e dei residui di sostanze chimiche negli alimenti di origine animale ai fini della prevenzione dei rischi per gli alimenti di origine animale;
• procedure di intervento per la verifica di contaminazioni accidentali o in casi di azioni terroristiche con avvelenamento intenzionale degli alimenti;
• razionalizzazione e codifica delle procedure di sperimentazione animale e sviluppo di procedure alternative;
• norme per l’applicazione della farmacovigilanza veterinaria.

Pubblicazioni
• Nicarbazina: impiego nell'alimentazione dei broilers e valutazione dei residui. (1990). Obiettivi e Documenti Veterinari, 10, 11-16. In coll. F. Valfrè et al.
• Antibiotics of zootechnical use: effects of acute high and low dose contamination on Daphnia magna Straus. (1992)
Acquatic Toxicology, 22, 53-60 In coll. G. Dojmi di Delupis et al.
• Topics of veterinary public health. (1992)
Annali dell'Istituto Superiore di Sanità, 28, 419-520
Edito in coll. con Ad. Mantovani.
• Veterinary drug surveillance. (1992). Annali dell'Istituto Superiore di Sanità, 28, 421-424. Edito in coll. con R. Marabelli.
• Linee guida per le indagini su epidemie di salmonellosi di origine alimentare. (1993). Rapporti ISTISAN 93/30, 1-159. In coll. D. Greco et al.
• High performance liquid chromatographic determination of Nitrofurans and free chloramphenical in poultry muscle, liver and eggs. (1993). It. J. Food Sci., 3, 247-254. In coll. G. Bellomonte et al.
• Multiresidue method for isolation and determination of eight benzimidazole anthelmintics in cow milk. (1993). It. J. Foood Sci., 3, 239-246. In coll. G. Brambilla et al.
• Incidence of Salmonella contamination in poultry feed. (1993). Proceedings "Consequences of the zoonosis order: monitoring, methodology and data registration", Bologna 14-16 ottobre, 73-83. In coll. L. Achene e A.M. D'Angelo.
• Disposition of Clenbuterol in the blood of veal calves at slaughter (1993).. In: Proceedings of the Workshop held in Nantes (Kuiper H.A. and Andersen J.R. Eds) FLAIR-Concerted Action No.8, October 22-23, pp-65-67. In coll. G. Brambilla.
• Strategy in the screening and confirmation of β2 agonist drugs in animal productions: experience of veterinary public health labs network (1993). In: Proceedings of Euroresidue II Conference (Haggsma N., Ruiter A., Czedik-Eysenberg P.B. eds), vol.2, pp.474-478, Veldhoven (NL). 3-5May. In coll. G. Brambilla.
• Risk Evaluation of Estrogens Administered either as Drugs or as Food Residues in a Relay System Condition. (1995). In: Aspects on Forensic Toxicology, 264-268. In coll. A. Loizzo.
• The safety evaluation of veterinary drugs in farm and animal tissue (1995). Jour. Exper. Clinical Cancer Res., 14, 119-129. In coll. con A. Mantovani.
• Decrease of vancomycin-resistant enterococci in poultry meat after avoparcin ban. (1999). Lancet, 354 (9180), 741-742. In coll. con Pantosti et al.
• Approcci metodologici al monitoraggio dell’antibiotico resistenza in ambito veterinario e zootecnico (2000). Praxis Veterinaria, 21, 15-19. In coll. con L. Busani.
• Molecular finderprinting of strais of Yersinia ruokeri serovar 01 and Photobacterium damsela subsp. Piscicida isolated in Italy (2000). Veter. Microb., 76, 273-281. In coll. con C. Lucangeli et al.
• Clinical and pharmacological profile in a epidemic poisoning of contaminated beef meat in Italy (2000). Toxicol. Letter, 114, 47-53. In coll. con G. Brambilla et al.

Disclaimer: tutti gli articoli redatti dal sottoscritto, si avvalgono dei maggiori siti e documenti  basati sulle evidenze, ove necessario verrà menzionata la fonte della notizia:  essi NON sostituiscono la catena sanitaria di controllo e diagnosi di tutte le figure preposte , come ad esempio i medici . Solo un medico può effettuare la diagnosi ed approntare un piano di cura. Immagini, loghi o contenuti sono proprietari di chi li ha creati, chi viene ritratto nella foto ha dato il suo consenso implicito alla pubblicazione. Le persone intervistate, parlano a titolo personale, per cui assumono la completa responsabilità dell’enunciato, e dei contenuti. Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono. Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura della educazione sanitaria.

Roberto Pioppo

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