Sono 14 i candidati alle elezioni comunali di domenica prossima ritenuti ‘impresentabili’ dalla commissione parlamentare Antimafia. Il monitoraggio della commissione ha riguardato 13 Comuni chiamati al voto, tra i quali Roma. Gli altri centri sono San Sostene, Joppolo, Badolato, Sant'Oreste, Platì, Ricadi, Diano Marina, Villa Di Briano, Morlupo, Finale Emilia, Battipaglia.
"Che le liste civiche fatte nei comuni presi in esame siano un varco per le mafie è indubbio. Conosciamo anche liste civiche come capacità di riscatto, non vogliamo certo col nostro lavoro delegittimare tentativi che ci sono, ma il 100% di liste civiche in quasi tutti i comuni sciolti per mafia, qualcosa vorranno dire": lo ha detto Rosy Bindi.
"I partiti - ha terminato la Bindi - devono decidersi a prendere sul serio questa situazione. Se vogliamo estirpare la mafia, ci vogliono forze politiche chiare, che non fanno operazioni trasformistiche: ricostruendo la storia di alcune liste civiche si trovano candidati cacciati che si alleano con pezzi di avversari. In un comune, le tre famiglie di riferimento ‘ndranghetista hanno piazzato i loro candidati ciascuna in una delle tre liste. Diano Marina potrebbe presentare un certo interesse da questo punto di vista, ma le mafie non hanno più confini. La provincia di Imperia è la sesta provincia Calabrese”.
Questi sono gli ‘impresentabili’. 7 a Battipaglia: Carmine Fasano, Daniela Minniti, Lucio Carrara, Francesco Procida, Bartolomeo D’Apuzzo, Demetrio Landi e Giuseppe Del Percio. 5 a Roma di cui 4 nel sesto municipio: Antonio Carone, Domenico Schioppa, Antonio Giugliano e Fernando Vendetti; ed uno per il consiglio comunale, Mattia Marchetti. Infine due in Calabria: a Scalea Carmelo Bagnato; a San Sostene Alessandro Codispoti.