"Noi del ‘Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione’, da Genova, siamo rimasti stupiti dalla decisione del Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano per aver firmato l'ordinanza di sgombero di quel centinaia di Profughi, da due settimane radunati lungo il fiume Roja. Vero è che, lo stesso Sindaco, per protestare contro la nuova emergenza e con gli altri 11 Consiglieri di maggioranza si era autosospeso dal Partito, accusando il Partito Democratico nazionale, quello regionale e il governo di non aver risolto la vicenda, come vero anche è che ha già dichiarato di non aver voluto firmare l'ordinanza di sgombero ed autosospendersi perché è stata una scelta forzata, perché non si è intervenuto prima in altri modi ma è anche vero che, probabilmente, se qualcuno lo avesse aiutato in tempo, lui e quei Profughi, tra cui diversi giovani, non sarebbero stati mandati via in questo modo vergognoso oggi", si dichiara in questo modo Aleksandra Matikj, la Presidentessa del ‘Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione’.
"C'è una foto che particolarmente mi ha colpita dal suo profilo del Social Network Facebook, una foto che ritrae una giovane stesa per terra con accanto la propria madre... una ragazza che mi ricordò un'altra foto… di tanti anni fa (in basso), quando furono gli Italiani ad andare all'estero per sopravvivere… Questa ragazza, cacciata da Ventimiglia oggi, un giorno forse sarà una Dottoressa… oppure un'Avvocatessa... oppure morirà a breve... Non so come farà a vivere con queste eventuali conseguenze il Sindaco Ioculano ma se la questione fosse stata gestita in un modo più appropriato di certo la questione si sarebbe già risolta. Per questo motivo, anche, credo che noi Immigrati Extracomunitari bisogna che siamo integrati anche in Politica in Italia, almeno uno di noi a rappresentare ogni Partito in Italia perché quando capitano queste emergenze siamo i più preparati a gestire la questione. Per gestire le questioni del genere, bisogna passarci prima e noi, a differenza di chi non sa cosa sia scappare da una guerra, come era successo anche a me, riusciamo a gestire la situazione in maniera efficace. Perché per chi pensa che sia una passeggiata si sbaglia. Le altre soluzioni c'erano ma probabilmente il giovane Sindaco di Ventimiglia non ha saputo come organizzare tutto. La cosa peggiore è stata quella di dimettersi, insomma i dispetti del genere non hanno mai risolto nulla in effetti. Avrebbe dovuto andare di persona e subito a trovare il Governo Matteo Renzi e l'Onorevole Alfano, non attendere le loro mail, che a volte potrebbero anche non riuscire a leggere in tempo”, aggiunge la Matikj.
“Però ho visto che in Liguria, c'è stata la risposta positiva e di collaborazione da diversi Esponenti del Partito Democratico ma anche e soprattutto dal Deputato del SEL Stefano Quaranta ma è stato tutto gestito con un grande ritardo ed il risultato è devastante, negativo, vergognoso... Eppure in Ligura ci sono tantissime persone ed Organizzazioni che li avrebbero aiutati quei Profughi, ma sarebbe stato doveroso mettersi in contatto con tutti loro prima. Abbiamo le Chiese, diverse Organizzazioni che aiutano seriamente i Profughi e gli Italiani in difficoltà, davvero non c'era un modo per aiutarli anche a loro? Parliamo di un centinaio di Persone e basta, insomma... Quella di oggi è una giornata molto brutta per la nostra Liguria in cui si sono visti cacciare via quei Profughi disperati, con di mezzo i bambini ed i giovani... una cartolina che alla Liguria non farà alcun bene, tanto meno al Partito Democratico che lo stesso Sindaco Enrico Ioculano ha rappresentato fino a pochi giorni fa. Colgo l’occasione di proporre questa nostra Petizione di qualche giorno fa da firmare affinché anche noi Immigrati Extracomunitari possiamo votare ed avere i nostri Diritti in Italia, dopo 5 anni di regolare residenza. Forse, arrivare anche un giorno a salvare le emergenze del genere dall’interno dei Partiti politici, potrebbe rendere la nostra utilità di questo paese migliorandolo sia dal punto di vista politico che sociale. Per chi vorrà firmare la Petizione: www.change.org", conclude la Matikj.
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