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Attualità | 26 maggio 2016, 07:21

'Bordighera in Comune' raccoglie l'invito del Governo e segnala il restauro di Villa Regina Margherita

Se la stessa segnalazione provenisse da altri cittadini potrebbe aiutare la causa. Basta una semplice mail inviata a bellezza@governo.it entro il 31 maggio.

'Bordighera in Comune' raccoglie l'invito del Governo e segnala il restauro di Villa Regina Margherita

L'invito del Governo a segnalare con una mail luoghi pubblici da recuperare, ristrutturare, o reinventare e la promessa che una Commissione stabilirà a quali progetti assegnare le risorse, è stato raccolto dal gruppo consiliare ‘Bordighera in Comune’, che ha segnalato la Villa Regina Margherita.

“Sarebbe troppo bello – evidenziano Mara Lorenzi e Luca De Vincenzi - se una semplice mail desse a Bordighera i mezzi per sanare la Villa della Regina: ma perchè non far sapere che la villa ben merita attenzione quando si parla di bellezza e che può essere protagonista di progetti importanti per il futuro? Se la stessa segnalazione provenisse da altri cittadini potrebbe aiutare la causa. Basta una semplice mail inviata a bellezza@governo.it entro il 31 maggio”.

Il gruppo consiliare di minoranza “Bordighera in Comune” plaude l’iniziativa bellezza@governo.it, e segnala la villa a Bordighera quale luogo pubblico da recuperare e reinventare. La villa è parte della storia, arte, e cultura che hanno dato fama e prestigio a Bordighera. Voluta dalla prima Regina d’Italia per i suoi soggiorni a Bordighera, progettata dall’architetto Luigi Broggi e decorata da Tommaso Bernasconi, si trova sulla Via Romana accanto alla Villa Bischoffsheim progettata da Charles Garnier e rappresentata da Claude Monet in alcuni dipinti, di fronte al Museo Clarence Bicknell e all’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Il bene è sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria fin dal 1933. La Villa, il giardino che la circonda, e una tenuta (una volta Parco per le passeggiate della Regina) di circa 3 ettari che si estende verso la collina in zona ‘Conca d’Africa’ sono proprietà del Comune di Bordighera (30%) e della Provincia di Imperia (70%). La potenzialità del complesso è straordinaria, ma da quasi due anni tutto è abbandonato nel silenzio dopo che il crollo di un muro esterno ha reso la Villa inagibile per il pubblico, e neèil Comune nè la Provincia hanno reagito.

“Il lasciar deteriorare la bellezza non ha scuse. E ancor meno – evidenzia il gruppo politico - quando con la bellezza si spegne uno strumento di crescita culturale ed economica, un volano per lanciare iniziative di ampio respiro di cui Bordighera e l’estremo Ponente Ligure hanno tanto bisogno. Rispondiamo percio’ all’opportunità offerta da bellezza@governo.it per chiedere i fondi necessari per: riparare il muro e mettere in sicurezza la villa e per bonificare la tenuta retrostante ora devastata dai cinghiali e a forte rischio di incendi, e ritornarla ad essere Parco”.

Dopo il recupero lo stesso gruppo penserà ad un ‘Concorso di Idee’ con l’apertura internazionale che servirebbe a catturare le migliori potenzialità per ‘reinventare’ l’uso di questo patrimonio. Il bando del Concorso specificherà che gli usi proposti per la Villa e il Parco dovranno: mantenere uno scopo di attività culturali, ma senza preclusione ad attività commerciali complementari; incorporare meccanismi finanziari per un’adeguata e sostenibile manutenzione della Villa e del Parco indipendenti dal bilancio comunale di Bordighera”.

“Dal canto nostro – terminano Lorenzi e De Vincenzi - siamo pronti a partecipare al ‘Concorso di Idee’ con almeno 2 proposte che ci entusiasmano perchè renderebbero protagonisti sia la Villa che il Parco, raddoppiando il beneficio di fruizione e quello di ricaduta culturale ed economica sulla città e il territorio. Ma questo è un passo successivo. Ora siamo a chiedere l’attenzione della Commissione sulla Villa della Regina Margherita a Bordighera. L’aiuto economico salverebbe bellezza e arte, ma anche storia, e soprattutto uno strumento di sviluppo insostituibile per questo Ponente Ligure cosi spesso dimenticato”. 

Redazione

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