Politica - 26 maggio 2016, 18:30

Imperia: il Comune ricorre al crowfunding per finanziare la cultura. Adesione al progetto Artbonus. Podestà: "Si promuove un uso etico del denaro"

Chi aderisce può beneficiare di un credito d'imposta del 50% nel limite del 15% del reddito disponibile

Mancano i fondi alla cultura, e il Comune si rivolge al crowfunding, ovvero il finanziamento collettivo, per sovvenzionare la cura e la manutenzione dei propri beni. La giunta ha infatti approvato questa mattina la proposta portata avanti dall'Assessore Nicola Podestà di adesione al progetto governativo "Artbonus", nato nel 2014 per favorire il mecenatismo culturale, in cambio di benefici fiscali.

Chi deciderà infatti di sostenere la cultura a Imperia potrà usufruire di un credito di imposta del 50% nel limite del 15% del reddito disponibile. Il Comune di Imperia ha aderito all'iniziativa iscrivendosi al sito www.artbonus.gov.it, indicando la richiesta di finanziamenti collettivi per tre strutture comunali. Il Museo di Arte Contemporanea a villa Faravelli, il Museo del Presepe e la Biblioteca Civica Edmondo De Amicis.

"Per quanto riguarda il MACI - spiega Podestà a Sanremo News - abbiamo portato avanti un progetto di valorizzazione dell'assetto multimediale per 80mila euro. Per il Museo del Presepe abbiamo bisogno del restauro di quadri antichi. La Biblioteca ha invece bisogno di essere sostenuta per tutte le attività che, non sembra, ma sono molto onerose. Allo studio, per sostenere la cultura, ci sono nuove iniziative che verranno comunicate prossimamente".

Nelle scorse settimane, Imperia di Tutti Imperia per Tutti, il gruppo consiliare di maggioranza di cui fa parte Podestà, aveva espresso malumore per i tagli al bilancio che dovrà essere approvato in Consiglio il 10 giugno.

"Il bilancio, ci auspichiamo che sarà modificato dopo il voto, - dice l'Assessore - ma non votarlo significherebbe andare a casa e vedere quindi vanificati i nostri sforzi per portare avanti questi progetti. Sono molto contento dell'adesione ad Artbonus, perché grazie a questo si incoraggia un uso etico del denaro da parte dei cittadini". 

Francesco Li Noce