"Lunedì mattina sono iniziati i lavori per la pedonalizzazione di Via Cascione. È emerso subito chiaro come fosse fondato il timore che, quanto meno durante l'anno di lavori, le attività commerciali della Via avranno un danno enorme. Forse irreparabile. Per chi conosce la realtà portorina, non era difficile prevederlo ma, sinceramente, speravo di essermi sbagliato, in Consiglio Comunale, ad immaginare uno scenario in cui la gia' debole economia della Via uscirà devastata e stravolta da questa scelta scellerata, anche per tempi e modi".
La denuncia arriva da Giuseppe Fossati capogruppo di Imperia Riparte, in merito ai lavori su via Cascione. "L'ho detto più volte e lo ripeto: non sono a priori contrario alle isole pedonali, tutt'altro, ma solo se ci sono le condizioni per realizzarle, condizioni che non vedo in Via Cascione. - precisa Fossati - Viviamo realtà molto diversa da quella del 2007, quando il progetto venne elaborato. In dieci anni è cambiato tutto ed Imperia attraversa oggi una crisi che è precipitata negli ultimi anni. Inutile negarlo".
"Detto questo, è noto che le zone pedonali hanno un senso ed una giustificazione in aree urbane caratterizzate da poli di attrazione commerciale, turistica, storica o culturale e necessitano di specifiche condizioni viabilistiche e di adeguati parcheggi. Tutti elementi che oggi mancano e non si ha motivo di ritenere che possano sorgere nel breve o medio periodo. - prosegue Fossati - Legittimo pensarla diversamente, ma credo che occorrerebbe avere l'onestà intellettuale di ammettere che un anno di lavori rischia seriamente di travolgere quei pochi commercianti coraggiosi che hanno resistito sino ad ora a Porto Maurizio".
"Le notizie che ho raccolto mi confermano che nei primi due giorni di lavori si è avuto un crollo verticale degli incassi e dei clienti, che non può che peggiorare. A Palazzo, però, pare non importare a nessuno. Quei commercianti hanno avuto l'ardire di far sentire la propria voce e sfidare il Potere (o sedicente tale), quindi sono da penalizzare il più possibile. - accusa il consigliere comunale - Pazienza se magari saranno costretti a chiudere la propria attività o licenziare parte del personale. A chi siede a Palazzo non interessa, non avendo capito che chi amministra non è padrone della Città, ma è al servizio della Città. Non si spiega diversamente la scelta di far partire i lavori a metà maggio, anziché a fine stagione estiva, come sarebbe stato logico, devastando in modo indegno la pavimentazione storica, in fretta e furia, incuranti del fatto che qualche giorno prima è stato chiuso il parcheggio Amadeo e che la Galleria Gastaldi, presenta criticità note ed irrisolte".
"Un modo di amministrare assurdo ed incomprensibile, che mi ha molto amareggiato e, ammetto, stupito: non pensavo si potesse arrivare a tanto. Nemmeno da parte di una Amministrazione di cui sono da sempre avversario e che non riscuote certo la mia stima, per i danni che ha fatto e continua a fare alla Città. - rincara - Chiudo con una immagine che mi rimarrà nella memoria e che tengo a sottolineare. Mi ha colpito vedere tanti imperiesi, di tutte le età, che scuotevano amaramente il capo, guardando, attoniti ed impotenti, la ruspa che rimuoveva e spaccava le basole secolari di Via Cascione. Ho sentito più di uno dire tristemente: 'non avevamo capito che sarebbe successo questo'. Può sembrare strano a chi non conosce Imperia e Porto Maurizio, ma, per chi vive quella Via e la nostra Città, quelle basole sono molto di più di volgari pietre da maltrattare e spaccare con una ruspa. - conclude Fossati - Credo ci sia ancora in tempo per fermarsi, confrontarsi, ragionare e capire che Amministrare non significa comandare. Invito tutti a farlo".
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