E' stato presentato questa mattina presso il Crea di Sanremo (Centro Sperimentale per la Floricoltura) il progetto promosso dal Ministero delle Politiche Agricole 'Frutta nelle scuole'. L'incarico di diffusione di una migliore educazione alimentare nelle scuole è stato affidato al Crea e viene svolto contemporaneamente dalle strutture operative in tutta Italia.
Il contesto di riferimento è il Programma Comunitario 'Frutta nelle scuole', il cui obiettivo è il miglioramento della salute pubblica attraverso la promozione del consumo di frutta e ortaggi freschi atti a contrastate l'insorgenza di importanti malattie croniche caratterizzanti la società odierna (malattie cardiovascolari, obesità, diabete), con specifico target rappresentato dagli alunni della scuola primaria di età compresa tra i 6 e gli 11 anni.
“E' stato un piacere e un dovere da parte nostra collaborare ad un progetto così importante – ha detto il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri – che non è solo finalizzato a sensibilizzare i bambini delle scuole a mangiare la frutta. Secondo me ha un significato che va oltre: abbiamo la possibilità di portare in questo Istituto Sperimentale molti ragazzi e bambini, far conoscere quali sono le nostre specificità per quel che riguarda l'agricoltura, questo secondo me è fondamentale e molto importante. Inoltre c'è il grande intento di far mangiare bene i bambini e far loro conoscere e riconoscere i nostri prodotti, credo che oggi ci sia molta ignoranza su questo tema, quindi penso che si tratti di un progetto veramente importante. Lavorare oggi per iniziare ad avere cittadini più consapevoli domani, dobbiamo iniziare dai ragazzi, sensibilizzare oggi per poi poter raccogliere domani.”
Le cosiddette 'misure di accompagnamento' correlate al progetto sono azione di approfondimento e sensibilizzazione sul tema del programma, attraverso le quali l'informazione e l'abitudine al consumo di frutta e verdura fresche vengono veicolate al target mediante azioni accattivanti e di coinvolgimento, che si basano su alcuni concetti comportamentali fondamentali come la conoscenza corretta e diretta del prodotto anche attraverso l'esperienza sensoriale; la conoscenza, non solo del prodotto, ma anche della sua origine e tipicità, con particolare riferimento ai prodotti locali; la conoscenza della coltura: dalla pianta al frutto, attraverso il suolo e, in ultimo, il contatto con l'ambiente agricolo, nonché la conoscenza dell'ecosistema di campo.
“Disponiamo le misure di accompagnamento presso le nostre strutture – ha detto Elisabetta Luppotto, Coordinatrice del progetto a livello nazionale – perché ospitiamo i bambini in un ambito agricolo per avvicinarli non solo al consumo sano di frutta e verdura fresca, ma anche all'ambiente rurale e a tutto quanto gira attorno la biodiversità vegetale. Il progetto è un programma comunitario che include quasi trenta paesi ed è iniziato nel 2009, ma negli ultimi due anni il Ministero ha affidato al Crea la maggior parte delle 'misure di accompagnamento', riconoscendoci un'organizzazione più professionale. Su questo progetto abbiamo non solo coinvolto il nostro personale, ma anche dei dietisti che sono preparati anche a parlare con i bambini, capaci così di dare messaggi di sana alimentazione, anche a livello scientifico.”
Il Crea che è il punto di riferimento del progetto in Liguria, organizza visite scolaresche provenienti da tutta la provincia di Imperia, e non solo. Sono stati predisposti un orto didattico con piante da orto, piante da frutto e piante aromatiche di molte specie e varietà diverse, un laboratorio verde per attività pratiche, un'esposizione di poster e frutti dell'orto aventi come tema principale la biodiversità, ma anche il compostaggio, dunque il riciclo e l'utilizzo in agricoltura dei rifiuti organici.
"Sono innamorato di questo progetto che, però, in questi anni ho un po' contestato - ha detto l'Assessore Regionale all'Agricoltura Stefano Mai - ho avuto l'occasione da Sindaco e da genitore di conoscerlo e ho avuto anche modo di capire quali fossero gli effetti positivi sui bambini. Ne ho parlato anche con rappresentanti di altre regioni, e devo dire che siamo riusciti a fare una cosa molto importante: per la prossima stagione abbiamo ottenuto dei bandi regionalizzati, in questo modo riusciremo anche a coinvolgere anche i produttori locali."