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Ventimiglia Vallecrosia Bordighera | 08 maggio 2016, 08:00

L'Almanacco di Sanremo news. Festa della Mamma, oggi. E noi le ricordiamo TUTTE, nei tanti modi di essere MAMMA.

Oggi, domenica 8 maggio, ricorre la festa della Mamma. Vogliamo fare un omaggio a tutti i modi di esserlo.

L'Almanacco di Sanremo news. Festa della Mamma, oggi. E noi le ricordiamo TUTTE, nei tanti modi di essere MAMMA.

L’IMMAGINE DEL GIORNO

IL TEMPO DI UN SORRISO lieve...

UNA POESIA AL GIORNO

Questo brano Jovanotti lo scrisse per sua madre...

PER LE MAMME ROCK..

Per la Madre...

IL PENSIERO - Attimi di riflessione

E’ di Leo Buscaglia questo frammento dal suo libro “Vivere, amare, capirsi”...senti cosa racconta di lui e sua madre..

Ricordo che da ragazzo volevo andare a Parigi. Mia madre mi disse: “Felice, sei troppo giovane per viaggiare”. “E io, mamma, voglio andarci”. A quel tempo Jean.Paul Sartre e Simone de Beauvoir erano tutti presi dal concetto meraviglioso dell’esistenzialismo; e io volevo andarci perché avevo sentito dire che tutti erano infelici e volevo andar là per essere infelice anch’io. volevo provare tutto. Mia madre disse: “D’accordo, vai. Ma se vai, dichiari d’essere adulto e d’ora in poi non chiedermi più niente. Sei adulto. Sei libero, vai”. Oh, fu fantastico! Non avevo molto denaro, ma un pochino l’avevo, e andai, e vissi il sogno di tutti. Avevo un appartamento piccolissimo. Dal mio abbaino potevo vedere tutti i tetti di Parigi. Sedevo ai piedi di Sartre e della de Beauvoir, non capivo una parola di quello che dicevano…ed ero entusiasta. Soffrivo. Oh, come soffrivo! Ed era meraviglioso, grazie al formaggio Camembert e ai vini francesi.

Ben presto rimasi senza denaro. Non avevo un vero concetto del denaro. Lo spartivo con tutti, ero l’ultimo dei grandi spendaccioni. Avevo sempre una bottiglia di vino e tutti venivano da me a dividerla.

Ricordo che mi restava pochissimo denaro…non ne avevo quasi più. Pensai che avrei telegrafato a casa, ecco tutto.

Andai all’ufficio telegrafico e, per risparmiare denaro, scrissi soltanto: “Muoio di fame. Felice”. Poche parole, ma significative. Ventiquattro ore dopo ricevetti un telegramma di mia madre. Diceva: “Muori di fame! Mamma”. Il momento della verità! Finalmente ero adulto. Che cosa dovevo fare adesso?

Vi dirò che cosa mi ha insegnato tutto questo. Mi ha insegnato la fame, mi ha insegnato quanto può essere freddo un posto, non soltanto fisicamente, perché quando non hai le bottiglie di vino da dividere quelli che si dicevano tuoi “amici” non vengono più. Mi insegnò molte cose, che non averi mai imparato se mia madre si fosse commossa e mi avesse mandato un vaglia.

E restai lì, ostinatamente, per dimostrare che potevo farcela. Quando tornai a casa, molti mesi dopo, lei mi disse una sera: “E’ stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto fare, ma se non l’avessi fatta, non saresti mai cresciuto”. Ed era vero.

Così, con questi modelli, i miei genitori mi insegnarono tante cose su ciò che significa vivere insieme e amare insieme.

 

SPAZIO BIMBI

Brum Brum...

Per le MAMME NON MAMME

Hernan Huarache Mamani, un Curandero Andino, parla anche di UN ALTRO MODO DI ESSERE MADRE e dice... 

“Che ruolo hanno i figli nella vita di una donna?

Gli esseri che metterà al mondo, saranno un’elevazione per lei perché ogni figlio è un libro aperto dalla natura dal quale lei potrà imparare molte cose. La maternità non è soltanto una funzione meramente biologica, ma è anche sociale, mentale, spirituale. Ci sono madri fisiche e madri spirituali…”

Quindi, un augurio dedicato a tutte quelle donne che pur non avendo mai partorito un figlio, sono comunque mamme, e belle...perché si occupano dei bambini degli altri, adottano figli, si dedicano alla loro crescita in tanti modi diversi.

Per le MAMME due VOLTE, le NONNE...

Tieni sempre presente - di Madre Teresa Di Calcutta

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni.
Pero' cio' che e' importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno eta'.

Il tuo spirito e' la colla di qualsiasi tela di ragno.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca cio' che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite...
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'e' in te.
Fai in modo che invece di compassione,
ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce,

cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Pero' non fermarti mai.

Ci sono situazioni, momenti in cui le relazioni tra madre e figli vivono di emozioni che costringono la serenità a star lontana...ma a volte basta fermarsi un attimo a riflettere e rivalutare le cause...

L’AMORE CHE GUARISCE OGNI COSA - Buscaglia / PERDONO

Non credo che l’essenziale, per me, sia la mia casa o la mia macchina o i miei vestiti. Che cos’è l’essenziale per me? io credo che l’essenziale sia vivere e abbracciare la vita, ora, dovunque io sia.

La stringo tra le braccia! Non perdo temo a piangere sull’ieri..ieri è finito! Dimentico il passato. Perdono quelli che hanno fatto soffire. Non volgio passare il resto della mia vita a muovere rimproveri e a puntare l’indice. Sono così stufo di sentire la gente lagnarsi di quello che gli hanno fatto i genitori. Sapete che cosa vi hanno fatto i vostri genitori? Il meglio che potevano fare. Il meglio che sapevano fare, molto spesso l’unica cosa che sapevano fare. Nessuno ha mai agito con il proporisto di fare del male al proprio figlio.

Sapete perdonare? Sapete dimenticare? Sapete dire: “Va bene così”? sapete dire: “anche loro sono esseri umani”, e abbracciarli? Solo dopo averlo fatto potete prendere tra le braccia il vostro io. Riscoprire che siete speciali, che siete unici, che siete meravigliosi, che in tutto il mondo, come voi, ci siete solo voi!

Non sprecate tempo a piangere! Perdonate gli altri! Perdonate voi stessi, perdonatevi perché non siete perfetti.

E accettate la responsabilità della vostra vita.

Nikos Kazantzakis afferma: “Avete il pennello, avete i colori, dipingete voi il paradiso, e poi entrateci”. Fatelo!

Un pensiero anche a tutti i MAMMO

BUONO A SAPERSI

Le origini della festa della mamma

Questa festa ha origini molto lontane; secoli addietro venivano fatti antichissimi riti pagani che duravano diversi giorni, per festeggiare la rinascita della primavera ed il rifiorire della natura ed erano chiamati i giorni della "Grande Madre", simbolo di fertilità.

Anche nell'antica Grecia gli elleni dedicavano alle loro genitrici un giorno dell'anno, con la festa in onore della dea Rea, madre di tutti gli Dei, mentre gli antichi romani usavano festeggiare per una settimana intera la divinità Cibele che simboleggiava madre natura e tutte le genitrici.

La nascita dell’attuale festa della mamma ha origine nell'Inghilterra del 1600.

Da allora si festeggia il "Mothering Sunday" o domenica della mamma, ed è la quarta domenica di Quaresima.

Era il giorno in cui chi lavorava lontano da casa poteva tornare dai genitori e omaggiare la propria madre, offrendole il dolce 'Mothering cake' a base di frutta.

Anna Jarvis, pensò di onorare la memoria della propria madre facendo pressione sui politici americani dell’epoca perché stabilissero una festa nazionale dedicata a tutte le madri.

Fu accontentata dal Presidente Wilson, che nel 1914 proclamò che la seconda domenica di maggio di ogni anno sarebbe stata di lì in avanti dedicata a tutte le madri del Paese. Altre nazioni, fra cui l’Italia, adottarono questo costume.

Ma sapete da quando si festeggia la festa della mamma in Italia?

Ma soprattutto sapete da dove cominciò?

Ecco l’articolo

In Italia, la prima Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo fu celebrata il 24 dicembre 1933, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista. Nell'occasione vennero premiate le madri più prolifiche d'Italia. La data era stata scelta in connessione con il Natale.

In maggio, la festa della mamma è nata a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l'altra invece a motivi religiosi.

La prima risale al 1956, quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l'iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, la seconda domenica di maggio del 1956, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.

La seconda risale all'anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957. L'idea di Don Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo tra loro le varie culture: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale.

Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari - insieme ai senatori BellisarioBaldiniRestagnoPiasentiBenedetti e Zannini - presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente ad ottenere l'istituzione della festa della mamma[3]. L'iniziativa suscitò un dibattito in Senato, che si prolungò anche nell'anno successivo: alcuni senatori ritenevano inopportuno che sentimenti così intimi siano oggetto di norma di legge e temevano che la celebrazione della festa potesse risolversi in una fiera di vanità.

La festa comunque prese ugualmente campo in tutta Italia, celebrata l'otto di maggio. In questa occasione, i bambini offrono regali alle loro madri, come disegni o altri lavoretti che hanno realizzato a scuola.

Nel 2000 la Festa della Mamma in Italia venne spostata alla seconda domenica di maggio, per adeguarla a quella degli Stati Uniti.

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Se pensate di esservi persi qualcosa od anche per semplice curiosità:

GLI ALMANACCHI dei giorni precedenti..

L’Almanacco di Sanremo news - rubrica a cura di Mariacristina Brettòne

Per commenti, suggerimenti, segnalazioni e invii: mariacristinabrettone@gmail.com

 

 Qualora non sia stato possibile risalire agli autori dei contenuti inseriti nella rubrica, gli stessi s’intendono “tratti dal web”.

Mariacristina Brettòne

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