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Al Direttore | 07 maggio 2016, 20:37

Quando Papa Paolo III venne a Sanremo. Il racconto del lettore Pierluigi Casalino

"Sulla via di Nizza Paolo III era giunto, nell'occasione, a Sanremo il 18 maggio 1538, fermandosi nella città matuziana, ospite dei signori Manara..."

Papa Paolo III

Papa Paolo III

"Lo scontro tra Carlo V e Francesco I mise in ansia Papa Paolo III, che si recò alla volta di Nizza, dove era stato convocato un vertice dallo stesso Pontefice per stabilire una tregua tra i due monarchi europei in guerra. La tregua (detta pace di Nizza) avrebbe dovuto durare dieci anni, ma sfortunatamente si esaurì nel giro di soli quattro anni con spiacevoli conseguenze anche sulle sorti delle genti liguri a causa della sempre più tracotante audacia dei pirati barbareschi che godevano di una grande libertà per l'antagonismo franco-spagnolo.

Circostanza che vide una innaturale alleanza tra la Francia e gli Ottomani a danno degli abitanti della Riviera. Sulla via di Nizza Paolo III era giunto, nell'occasione, a Sanremo il 18 maggio 1538, fermandosi nella città matuziana, ospite dei signori Manara, presso una loro abitazione che, secondo il Di Girolamo Rossi, era situata nella 'palma sottana' (al numero 21 della Pigna) e veniva definita da Padre Angelo Rodi la più elegante casa di San Romolo. La presenza del Papa a Sanremo fu salutata da manifestazioni di popolo e da cerimonie di omaggio da parte delle pubbliche autorità. Sembra che ad un sacerdote che apparteneva alla famiglia ospitante, preso in simpatia dal Papa, venisse promessa la nomina cardinalizia: nomina che non andò a buon fine, tuttavia, a motivo della leggerezza e della incapacità del prelato in questione che non ci seppe proprio fare e non approfittò dell'occasione: dall'umiliazione subita per tale incauta disavventura il religioso, deluso, morì di crepacuore.

Sanremo, nel frattempo, viveva veramente un momento difficile sia in conseguenze del diffondersi di epidemie, come la peste, e di altri flagelli che si sommavano alle rinnovate scorrerie turco-barbaresche tra Sanremo e Ventimiglia; ma la visita del Pontefice finalizzata al raggiungimento di una tregua diplomatica tra Francia e Spagna ridiede, se non altro,speranze alle comunità locali così fortemente provate. Paolo III approfittò del suo passaggio in Riviera per ribadire pure il suo apprezzamento nei confronti del vino locale, in particolare di quello di Dolceacqua, del quale sottolineò le virtù terapeutiche, come viene attestato dalle stesse relazioni dei medici dell'augusto personaggio. E Paolo III, pontefice piuttosto controverso e talora oggetto di interpretazioni bizzarre (si dice di lui addirittura che fosse ateo e che definisse, forse tra il serio e il faceto, il Vangelo una favola,anche se indisse il Concilio di Trento e scomunicò Enrico VIII d'Inghilterra), rimase ammirato dallo spirito libero dei liguri, dal momento che, mentre nel resto del Vecchio Continente, i lavoratori della terra erano in genere schiavi, in Liguria, invece, i contadini erano uomini liberi. Bisognerà aspettare il 1794 per vedere a Sanremo un altro illustre ospite, il generale Napoleone Bonaparte, che soggiornò nella Pigna, in via Montà, nel Palazzo Sapia Rossi.

Pierluigi Casalino".

Redazione

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