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Politica | 02 maggio 2016, 07:11

Sanremo ed Imperia approvano in extremis gli equilibri di bilancio ma ora serve l'ok dei due Consigli comunali

Sarà una corsa contro il tempo per entrambe le Amministrazioni, in modo da evitare l'arrivo del Commissario. Entrambi gli esecutivi si sono dichiarati tranquilli per l'approvazione.

Sanremo ed Imperia approvano in extremis gli equilibri di bilancio ma ora serve l'ok dei due Consigli comunali

Dopo le approvazioni delle rispettive Giunte ed il mancato arrivo delle proroghe per l’approvazione dei bilanci, non è ancora terminata la ‘corsa contro il tempo’ delle Amministrazioni comunali di Imperia e Sanremo, per l’importante documento programmatico.

L’articolo 141 del decreto legislativo del 18 agosto 2000 ricorda infatti che, lo scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali, avviene su proposta del Ministro dell'interno, quando non viene approvato nei termini il bilancio e nella ipotesi in cui, trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema. In quel caso l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo viene data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.

L’articolo 227 dello stesso decreto prevede che il rendiconto della gestione sia deliberato entro il 30 aprile dall'organo consiliare, tenuto motivatamente conto della relazione dell'organo di revisione. La proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità.

Tutto questo porta, già per oggi che il Prefetto di Imperia (che sostituisce l'organo regionale di controllo, abolito dalla legge costituzionale 3/2001) farà partire la comunicazione di diffida per l'approvazione, da parte dei Consigli Comunali, sia del bilancio di previsione 2016/2018 sia del rendiconto 2015, concedendo i fatidici 20 giorni. Oltre questo termine, si procede alla nomina del ‘Commissario ad Acta’ (preludio allo scioglimento anticipato), come già era accaduto nell'ottobre 2006 a Sanremo (ai tempi dell’Amministrazione Borea), quando il Consiglio Comunale di Sanremo non approvò gli equilibri di bilancio.

L'articolo 227 (comma 2, del dlgs 267/2000) prevede che lo schema del rendiconto deve essere messo ‘a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni’. Questo significa che c'è il rischio concreto di sforare il termine dei venti giorni concessi dal Prefetto, se lo schema di rendiconto è messo a disposizione dei consiglieri in data successiva.

Nel caso di Imperia, la delibera di Giunta di approvazione dello schema di rendiconto non risulta ancora pubblicata all'albo pretorio alla sera del 30 aprile e quindi c'è il rischio che, superata la giornata di oggi, il termine dei 20 giorni concessi dal Prefetto si sovrapponga al periodo di deposito del suddetto schema. Il destino futuro dei comuni di Imperia e Sanremo dovrebbe quindi consumarsi tra il 22 e il 23 maggio prossimi.

Carlo Alessi

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