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Eventi | 25 aprile 2016, 16:01

Ventimiglia: celebrato il 71esimo anniversario del 25 aprile, Ioculano: “Si stanno tradendo i valori della Liberazione”

Si è parlato del diario di guerra della ventimigliese Caterina Gaggero Viale dove la donna riporta la testimonianza diretta giorno per giorno di quello che accadde in città in quegli anni.

Ventimiglia: celebrato il 71esimo anniversario del 25 aprile, Ioculano: “Si stanno tradendo i valori della Liberazione”

E’ stata ricordata questa mattina la Liberazione anche nella città di confine con le consuete celebrazioni del 25 aprile. Il Sindaco Enrico Ioculano insieme ad altri membri dell’Amministrazione, le autorità, le associazioni e i cittadini hanno sfilato in corteo partendo dalla piazza del municipio per raggiungere la stazione ferroviaria dove è stata deposta una corona in omaggio ai ferrovieri caduti. Infine, nei giardini Reggio ci sono stati alcuni interventi.

Vesto questa fascia – ha esordito il Sindaco Enrico Ioculano - in una giornata come oggi con orgoglio e vorrei che allo stesso modo ci fosse l’orgoglio di tanti concittadini nostri. Perché il 25 aprile deve rappresentare soprattutto per noi che viviamo in una zona di confine non solo un’identità ma anche una voglia di riscatto volta ed evitare la sottomissione a quello che risuona come un ritorno al passato. In questi giorni vediamo svilupparsi dinamiche negative da parte di altri paesi europei nei confronti dell’Italia che nel concreto si riversano su città come la nostra. Atteggiamenti che sembrano negare i valori comuni sanciti anche dalla nostra Costituzione, si sta tradendo il messaggio del 25 aprile dei valori della Liberazione”.

“Non tradiamo il messaggio di chi è caduto in quei giorni per la libertà, per un sogno, per un ideale, non sciupiamo quello che è stato fatto negli anni della resistenza, una lezione che non ci possiamo permettere di dimenticare. Il momento storico che stiamo vivendo non promette nulla di buono e sono tante le affinità che oggi ci possono riportare agli anni nel nazifascismo dagli aspetti economici a quelli politici, dalla chiusura, al protezionismo al nazionalismo. Bisogna guardare a testa alta senza paura di dichiararsi antifascisti e aperti al prossimo.  Diciamolo forte noi che siamo al confine che i muri non li vogliamo. Viva la resistenza, viva il 25 aprile”.

Si è parlato del diario di guerra della ventimigliese Caterina Gaggero Viale dove la donna riporta la testimonianza diretta giorno per giorno di quello che accadde in città in quegli anni, dalle sensazioni personali alla fatica di vivere una quotidianità difficile. E’ stata citata poi la figura di Piero Calamandrei attraverso le sue stesse parole: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

Infine, prima della conclusione della cerimonia, sono stati riportati anche alcuni aneddoti tratti dal romanzo Vittò di Romano Lupi che riporta la vita di Giuseppe Vittorio Guglielmo. Vengono ripercorse, con piglio narrativo, le tappe fondamentali della sua esistenza, uno spaccato del Novecento, un'esistenza che assomiglia a un romanzo per un uomo che personaggio di un romanzo lo è stato per davvero. La figura di Vittò, infatti, ha ispirato il comandante Ferriera de "Il sentiero dei nidi di ragno", prima opera di Italo Calvino.

Lorenzo Ballestra

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