Politica - 12 aprile 2016, 16:12

Il Sindaco di Sanremo sulla sanità: "Non vogliamo fare battaglie ma vogliamo risposte certe"

"Faccio appello a tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica o territoriale: lavoriamo insieme, uniti per dare risposte concrete alle esigenze del nostro territorio, per garantire la sicurezza dei servizi erogati e l’inalienabile diritto alla salute di ogni cittadino”.

“La riorganizzazione degli ospedali provinciali parte da lontano, diversi anni fa, precisamente se ne iniziò a parlare nel 2012, e fu affrontata poi in modo più dettagliato nel 2013 e 2014. Questa manovra nacque con l’esigenza, in un contesto finanziario globale deficitario, di razionalizzare le risorse umane ed economiche per riuscire a mantenere uno standard elevato di tutti i reparti su scala provinciale. Su queste basi fu deciso di ristrutturare la rete ospedaliera in modo tale che Sanremo sarebbe diventato centro provinciale dell’emergenza (anche per la sua localizzazione baricentrica in provincia), Imperia quello dell’elezione e Bordighera delle attività post acuzie”.

Interviene in questo modo il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, sull’argomento sanità dopo i vari ‘botta e risposta’ sull’argomento e sulla richiesta del primo cittadino del ritorno al ‘Borea’ di Urologia e Day Surgery. “L’avvio della riorganizzazione – prosegue Biancheri -ha quindi visto per l’ospedale di Sanremo la progressiva dismissione del reparto Day Surgery, la perdita del reparto Urologia, vera eccellenza nel panorama sanitario nazionale, la parziale dismissione di Neurologia, a fronte della concentrazione delle attività di Ortopedia e Traumatologia. Il tutto al fine di creare gli spazi necessari per acquisire, a Sanremo, il Centro Ictus, il Punto Nascite e tutte le realtà afferenti al campo dell’emergenza. Tutto ciò è stato bloccato”.

“Ora, noi non vogliamo portare avanti una battaglia contro la Regione o contro altri Comuni limitrofi. Lo abbiamo detto e ripetuto più volte – termina Biancheri - non serve fare battaglie campanilistiche. Dobbiamo però dare risposte certe alla nostra comunità, in particolar modo sulla sanità, bene primario per i cittadini. Ribadendo che si vuole rimettere tutto in discussione, allora vanno rimessi in discussione anche gli spostamenti già effettuati, chiedo quindi agli organi regionali competenti: quale programma intendono attuare? Con quali tempistiche? In che modo si andrà a riequilibrare gli attuali squilibri dei presidi ospedalieri? Faccio appello quindi a tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica o territoriale: lavoriamo insieme, uniti per dare risposte concrete alle esigenze del nostro territorio, per garantire la sicurezza dei servizi erogati e l’inalienabile diritto alla salute di ogni cittadino”.

Carlo Alessi