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Sanità | 03 aprile 2016, 07:13

Attacchi di panico, cosa sono e come affrontarli: molte persone con disturbo di panico sviluppano anche agorafobia

Il trattamento con la terapia cognitivo - comportamentale e / o farmaci antidepressivi funzionano bene in oltre la metà dei casi.

Attacchi di panico, cosa sono e come affrontarli: molte persone con disturbo di panico sviluppano anche agorafobia

Molte persone con disturbo di panico sviluppano anche agorafobia. Questo significa che  evitano molti luoghi, arrivando addirittura a  non uscire da casa, a causa della paura di avere un attacco di panico in un luogo pubblico. Il trattamento con la terapia cognitivo - comportamentale e / o farmaci antidepressivi funzionano bene in oltre la metà dei casi.

Che cos’è un attacco di panico?
Un attacco di panico (che chiameremo DAP) è un grave attacco di ansia e paura che si verifica improvvisamente, spesso senza preavviso, e senza alcuna ragione apparente. Oltre all’ ansia, possono verificarsi anche vari altri sintomi durante un attacco di panico. Questi includono uno o più dei seguenti:
• sensazione di cuore in gola (palpitazioni).
• sudorazione e tremore.
• bocca asciutta.
• vampate di calore o brividi.
• sensazione di fiato corto, a volte con sensazioni di soffocamento.
• dolore al petto.
• sensazione di malessere (nausea), vertigini, debolezza.
• la paura di morire o di impazzire.
• intorpidimento o formicolio.
• sentimenti di irrealtà, paure irrazionali

I sintomi fisici che si verificano con il DAP non significano che ci sia realmente un problema fisico con cuore, torace, ecc (è importante una diagnosi differenziale: in entrambi i casi dobbiamo farci visitare.. vale sempre la regola: meglio non avere nulla ma essere visitati, che rimanere a casa con un infarto….) I sintomi si verificano principalmente a causa di uno ”scavalcamento” degli impulsi nervosi provenienti dal cervello a varie parti del corpo durante un attacco di panico. Questo “overdrive” degli impulsi nervosi può portare gli ormoni alla produzione di adrenalina : fondamentale alla risposta 'lotta o fuga'. Questo tipo di reazione è normale  quando ci sentiamo in pericolo.
Durante un DAP  si tende a respirare velocemente,  causando altri sintomi come confusione e crampi,  palpitazioni, vertigini e formicolii . Questo può rendere l'attacco ancora più spaventoso autoalimentandosi, insomma, è come gettare benzina sul fuoco. Un attacco di panico di solito dura 5-10 minuti, ma a volte  può durare di più e ripresentarsi nel corso della giornata

Che cos’è il DAP? Almeno 1 persona  su 10 presenta  attacchi di panico occasionali.. La frequenza degli attacchi può variare. Circa 1 su 50  ha attacchi di panico ricorrenti. Il  DAP può essere scatenato da un  evento iniziale che provoca il panico, ma  gli attacchi  non sono sempre prevedibili. Se si soffre di DAP, si ha anche la preoccupazione costante di avere ulteriori attacchi e dei sintomi che si hanno durante la crisi.

Quali sono le cause di attacchi di panico? Il DAP  di solito si verifica senza nessun motivo apparente. La causa non è chiara; anomalie lievi dell'equilibrio di alcune sostanze chimiche del cervello (neurotrasmettitori) possono avere un ruolo. Questo è probabilmente il motivo per cui i farmaci utilizzati per il trattamento funzionano bene. Chiunque può avere un attacco di panico, ma ci sono prove che possa avere un certo grado di familiarità, eventi di vita stressanti, come un lutto possono a volte innescare un attacco di panico.

Il DAP , agorafobia e altre paure. Se si soffre  di agorafobia, si ha in generale paura degli spazi aperti. così, per esempio, si può avere paura di:
• Essere in un luogo aperto.
• Entrare nei  negozi, luoghi pubblici.
• Viaggi in treni, autobus, aerei.
• Essere su un ponte o in un ascensore.
• Essere in un cinema, ristorante, ecc, dove non c'è una uscita visibile e a portata di mano.
Si possono anche sviluppare altre paure irrazionali. Ad esempio, si potrebbe pensare che l'esercizio fisico o alcuni alimenti possano causare  gli attacchi di panico. A causa di questo si possono temere (quindi sviluppando  una fobia)  alcuni alimenti, o una qualsiasi attività svolta nell’ambito della quotidianità

Per alleggerire un DAP , o per impedire un peggioramento, si dovrebbe cercare di respirare più lentamente e più profondamente possibile. L'apprendimento e l'utilizzo di tecniche di rilassamento possono aiutare. Molte persone trovano che gli esercizi di respirazione profonda sono utili. Questo significa prendere un lungo, lento respiro, e molto lentamente espirare. Se si esegue questa operazione un paio di volte, concentrandosi completamente sulla respirazione, si può avere un beneficio importante in corso di DAP.

Qual è il trattamento per il DAP? Se è un disturbo singolo, isolato, nessuna terapia è necessaria. Se invece le crisi sono ripetute, o abbiamo un dubbio circa la nostra situazione, rimane una cosa soltanto: rivolgersi al nostro medico di fiducia che ci indirizzerà verso uno specialista (se necessario). Non bisogna curarsi da soli, non bisogna assumere i farmaci del vicino, dell’amico, o seguire i consigli di personale non specializzato

La terapia cognitivo - comportamentale (CBT). La terapia cognitiva si basa sull'idea che certi modi di pensare possano scatenare, o innescare, alcuni problemi di salute mentale, quali DAP e agorafobia. Il terapeuta aiuta a capire i modelli di pensiero . In particolare, per identificare eventuali idee dannose, inutili e false. L'obiettivo è quindi cambiare l’approccio verso la malattia. La terapia di solito è fatto in sessioni settimanali di circa 50 minuti ciascuno, per diverse settimane. La terapia comportamentale mira a cambiare i comportamenti dannosi o meno utili. Questo può essere particolarmente utile se si dispone di agorafobia con disturbo di panico in cui si evitano varie situazioni o luoghi. Il terapeuta insegna anche come controllare l'ansia quando si affrontano luoghi o situazioni che noi pensiamo a “rischio”. Ad esempio, utilizzando tecniche di respirazione.


Farmaci antidepressivi (DEVONO ESSERE PRESCRITTI DAL MEDICO). Questi di solito funzionano bene per prevenire gli attacchi di panico in più della metà dei casi. (Questi farmaci sono spesso usati per curare la depressione, ma sono stati trovati utili  per il disturbo di panico, anche se non si è depressi.) Lavorano interferendo con sostanze chimiche del cervello (neurotrasmettitori) - come la serotonina - che possono essere coinvolti nel causare il DAP. Gli antidepressivi non funzionano immediatamente. Ci vogliono dalle  2-4 settimane prima che il loro effetto si accumuli e può richiedere fino a otto settimane per lavorare completamente. Un problema comune è che alcune persone interrompono  il trattamento dopo una settimana perché non li sentono immediatamente efficaci. Comunque NON SOSPENDETE MAI I FARMACI SE NON AVETE PRIMA CONSULTATO IL MEDICO, QUESTO VALE PER TUTTE LE CURE FARMACOLOGICHE. La terapia farmacologica, può essere ancora più utile se, associata alla terapia comportamentale. I DAP possono essere veramente brutali, chiedete aiuto a chi vi sta vicino che potrà accompagnarvi quanto prima dal medico.

L’isolamento è l’unica vera terapia sbagliata che possiate assumere, il DAP, si vive, si supera e si vince. Sempre.

salute@sanremonews.it

Bibliografia:
– Franceschina E., Sanavio E, Sica C., “I disturbi d’ansia”. In: Galeazzi A., Meazzini P., Mente e comportamento. Trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale, Giunti Editore, Milano, 2004;85:311 Bibliografia panico
– Galassi f., Ciampelli M. (2004), “Modelli cognitivisti e intervento integrato nel disturbo di panico con agorafobia”. Psychomedia Telematic Review, 16 Settembre 2004 (http://www.psychomedia.it/pm/answer/dap/galassi-ciampelli.htm)
– Gitlin H.O., Martin J., Shear M.K., Frances A., Ball G., & Josephson S. (1985), “Behavior therapy for panic disorder. Journal of Nervous and Mental Disease, 173, 742.743. Cit. in: Rapee R. (1987) “The Psychological treatment of panic attacks: theoretical conceptualization and review of evidence”. Clinical Psychology Review, 7, 427-438 Bibliografia panico

Disclaimer: tutti gli articoli redatti dal sottoscritto, siavvalgono dei maggiori siti e documenti  basati sulle evidenze, ove necessario verrà menzionata la fonte della notizia:  essi NON sostituiscono la catena sanitaria di controllo e diagnosi di tutte le figure preposte , come ad esempio i medici . Solo un medico può effettuare la diagnosi ed approntare un piano di cura. Immagini, loghi o contenuti sono proprietari di chi li ha creati, chi viene ritratto nella foto ha dato il suo consenso implicito alla pubblicazione. Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura della educazione sanitaria.

Roberto Pioppo

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