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Attualità | 30 marzo 2016, 12:54

Bordighera: depositata un’interrogazione parlamentare sul clarinettista multato: “violata la libertà di espressione”

Fusi: "Mi stupisce che il Comune non abbia raccolto la mia disponibilità a chiudere la faccenda in maniera amichevole".

Bordighera: depositata un’interrogazione parlamentare sul clarinettista multato: “violata la libertà di espressione”

E’ stata presentata il 21 marzo scorso niente meno che alla Commissione Europea di Bruxelles un’interrogazione a firma degli europarlamentari Marie Christine Vergiat, Barbara Spinelli, Eleonora Forenza e Curzio Maltese in cui si chiede il rispetto della libertà di espressione garantita dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. L’interrogazione ha ad oggetto la questione relativa al clarinettista Marco Fusi multato in un sottopasso di Bordighera prima in virtù di un regio decreto ormai abrogato e in seguito per accattonaggio e vendita illegale di materiale audiovisivo.

Il 17.03.2016 Marco Fusi, compositore e clarinettista noto a livello internazionale, già invitato il 17.10.2012 al Parlamento europeo per uno spettacolo con Vittorio Agnoletto - si legge nell’interrogazione - si trovava alla stazione ferroviaria di Bordighera in Liguria: per ingannare l'attesa improvvisa un concerto nel sottopassaggio ferroviario ed è multato per 2064€ da un vigile per violazione di un Regio decreto del 1931 che prevede l'iscrizione ad un registro per poter suonare. Sindaco e Polizia urbana ammettono poi che il decreto non è più valido, ma elevano la sanzione a 5000€ per accattonaggio e vendita illegale di materiale audiovisivo”.

Il testo si conclude poi chiedendo: “Quale iniziative la Commissione intenda attuare contro la palese violazione dell’art. 19 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, dell’art. 10 della CEDU e 11 della Carta di Nizza che regolano il diritto alla libera espressione”. E’ possibile che ora il Comune di Bordighera venga sanzionato direttamente dall’Europa per l’accaduto? La risposta si potrà trovare solo in fondo all’iter dell’interrogazione.

Il fatto che la questione sia arrivata ai tavoli parlamentari – ha commentato il musicista Marco Fusi – è un chiaro segnale che quello che mi è successo è stata una violazione dei più elementari diritti dell’uomo. L’accaduto non ha leso però solo la mia persona ma ha colpito tutto il mondo dell’arte”.

In solidarietà al clarinettista sono avvenute sul territorio italiano alcune manifestazioni spontanee come a Montebelluna e forte sostegno da AssoDeejay e dalla Federazione Nazionale degli Artisti di Strada: “Da un lato mi stupisce che il Comune non abbia raccolto la mia disponibilità a chiudere la faccenda in maniera amichevole ma dall’altro mi fa piacere che quanto successo ha alzato il coperchio su come le espressioni artistiche siano considerate in Italia”. 

Lorenzo Ballestra

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