Dopo gli interventi da parte di ciascun membro consiliare di minoranza e le repliche del Sindaco e di alcuni consiglieri di maggioranza si è data lettura di una mozione presentata in assise dal consigliere Giovanni Ballestra e sottoscritta dai consiglieri Roberto Nazzari e Daniele Ventura.
E’ stata data lettura della mozione da parte del consigliere Ballestra dopo che lo stesso si è sfogato su una situazione che lo ha interessato in prima persona nel corso della scorsa campagna elettorale: “Abbiamo imparato questa sera che i manifesti ‘mai sciolti per mafia’ funzionano e che chiunque può girar di notte a pasticciare i manifesti avversari. Ho le foto di alcuni miei manifesti con disegnate le sbarre e con scritto 416bis quando io in tutta la mia vita se va bene ho preso due multe”.
La mozione conteneva i seguenti punti:
- Promuovere una campagna informativa a livello nazionale per riabilitare l’immagine della città;
- Porre in essere tutte le azioni possibili per chiedere un risarcimento danni subiti;
- Valutare se sussista l’obbligo di continuare ad applicare le stringenti norme che colpiscono le amministrazioni che hanno subito commissariamento.
E poi ha aggiunto Ballestra “Se ci sono i margini legali eventualmente per annullare gli atti amministrativi commissariali”. Dopo un quarto d’ora di sospensione del Consiglio si è deciso di comune accordo di ritirare la mozione presentata in favore di un nuovo testo elaborato dalla maggioranza che ha però mantenuto l’essenza del precedente.
“La modifica cambia un pò le premesse ma va bene la voterò anche se ribadisco che avete paura di parlare di queste cose. La poltica deve essere timida?” ha commentato Ballestra. Un intervento che non è piaciuto al Sindaco Enrico Ioculano che ha rivelato l’intenzione di votare contro la pratica appena riscritta dalla stessa maggioranza: “Abbiamo appena finito di dire che ci vuole collaborazione e invece torniamo a discutere su questioni che esulano dalle fattispecie che possono essere valutabili e su cui ci siamo trovati d’accordo? Allora voterò contro”.
“Il testo è modificato nelle premesse ma nelle conclusioni mi sembra che il contenuto coincida con la mozione presentata – ha dichiarato la consigliera Silvia Malivindi - Se vogliamo continuare a credere nelle istituzioni dobbiamo imporci questo dovere morale quindi bisogna guardare le sentenze con la stessa obiettività. Sono anche d’accordo sul risarcimento perché c’è stato evidentemente un danno di tipo economico per la città. Voto favorevolmente perché a me non importa chi la presenta ma perché penso che questa mozione faccia il bene dei cittadini”.
Voce fuori dal coro invece il consigliere Mauro Lazzaretti che dichiara di astenersi ma che in sede di votazione esprime parere contrario: “Non credo che l’intervento del Ministero dell’Interno sia proprio un male. Sono state per un lato valutazioni prudenti e responsabili che hanno aiutato i cittadini ad avere consapevolezza di un male che esiste. Ventimiglia avrebbe avuto un danno più grave se non si fosse sciolto il Consiglio Comunale. Non credo siano da chiedere dei risarcimenti per la città”.
Non è mancato anche un intervento di riflessione da parte del vicesindaco Silvia Sciandra: “Questo Consiglio Comunale è stata un assurdità perché l’unica cosa non detta è l’incredibile silenzio che si è fatto su quello che ha coinvolto la passata Amministrazione. Non si mettono in dubbio le sentenze ma non si è parlato che c’è ancora gente che non si sente cittadino ma suddito di un certo tipo di politica. Io trasecolo quando sento le persone chiedermi se c’è un posto di lavoro. Non lo dico con riferimento ad una parte politica ma ad una consuetudine mentale. Bisogna fare una riflessione per cambiare questa mentalità”.
Su questo intervento è arrivata la replica del consigliere Ballestra: “Lei vicesindaco ha parlato di passata Amministrazione ma se vogliamo aprire questo capitolo ne possiamo parlare tranquillamente anche con un Consiglio Comunale ad hoc perché negli uffici comunali ci sono famiglie intere ma di Ballestra, cugini e parenti ne vedo pochi. Il clientelismo non ha colore politico ma la società è questa. Mi farebbe piacere che le passate amministrazioni vengano trattate come meritano: dove sbagliano certamente da rilevare ma dove è stato fatto bene anche. Invece il senso di questo Consiglio, che lei ritiene inutile, è che questo Comune non doveva essere commissariato per infiltrazioni mafiose. Altro punto è voltare pagina e questo spetta a questa Amministrazione”.
Il Sindaco prima della votazione è poi intervenuto un’ultima volta: “Voterò contrario alla mozione. E impariamo a capire quanto dicono le persone e al limite poi pensare di fare interventi perché su quanto detto dal vicesindaco non avete centrato il significato”. Poi rivolgendosi al consigliere Ventura che è intervenuto fuori microfono: “Faccia poco lo spiritoso perché lei è stato il primo a entrare nel mio ufficio e a prendere le distanze ma che coerenza ha?”.
Si sono alzati i toni e il consigliere Ventura ha chiesto la parola per fatto personale, intervento che il Presidente Domenico De Leo ha negato per aprire la fase di votazione che ha visto la mozione non accolta a causa del voto contrario di tutta la maggioranza.