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Politica | 18 marzo 2016, 13:06

'Sanremo Attiva' tra i soci fondatori del neonato 'Movimento Legge Rifiuti Zero per l'Economia Circolare’

Francesca Antonelli condivide pienamente le preoccupazioni e la dura posizione di critica manifestata dal Forum nazionale per l’acqua pubblica

Francesca Antonelli

Francesca Antonelli

Domenica scorsa a Roma è nato il 'Movimento Legge Rifiuti Zero per l'Economia Circolare’ che prosegue ed oltrepassa l'obiettivo Rifiuti Zero. Sanremo Attiva figura tra i soci fondatori, come unico esponente ligure del Movimento.

“Attraverso questo movimento – spiega il presidente di ‘Sanremo Attiva’ Francesca Antonelli - abbiamo aderito alla campagna dei Referendum Sociali e del Referendum Costituzionali, che riteniamo di straordinaria importanza per scongiurare il piano governativo di inesorabile erosione dei più elementari e vitali diritti dei cittadini.

Se servisse una dimostrazione di quanto sia reale il pericolo, è notizia di questi giorni che la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, presentata con oltre 400.000 firme nel 2007, approderà a breve nell’aula parlamentare, accompagnata da una serie di emendamenti che eliminano ogni riferimento alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e alla sua gestione partecipativa, stravolgendone irrimediabilmente lo spirito.

Sanremo Attiva condivide pienamente le preoccupazioni e la dura posizione di critica manifestata dal Forum nazionale per l’acqua pubblica: 'E’ bene che il PD sappia fin da subito che tutto questo non solo non viene fatto nel nostro nome, ma che è un’espressione di disprezzo della volontà popolare chiara, netta e senza ritorno.”

Non possiamo infine registrare come, in questo contesto di attacco ai principi democratici, nella seduta di lunedì sera il Consiglio Comunale di Imperia, con il voto favorevole bipartisan di PD e FI, abbia approvato una discutibile delibera che vorrebbe mettere in discussione il percorso politico che ha portato alla scelta di una gestione pubblica del servizio idrico, proprio nel rispetto della volontà popolare espressa alle urne del referendum. Il Consiglio comunale ha deliberato di impegnare il gestore pubblico Rivieracqua a presentare dei documenti entro un termine di 45 giorni, da sottoporre ad una valutazione da parte della stessa Amat, subordinando l’ingresso di Rivieracqua nelle gestioni all’esito positivo di questa valutazione. Tutto ciò trascende le norme poste a regolamentazione del settore. Ci chiediamo come sia possibile che un Consiglio comunale possa operare con questo disprezzo per la legittimità'.

"In quanto rappresentanti del Comune di Sanremo - conclude Antonelli -, socio di maggioranza di Rivieracqua, ci aspettiamo che il nostro Sindaco, e anche gli altri soci Sindaci prendano posizione nei confronti di quella che è non solo un’indebita ingerenza nella gestione di Rivieracqua, ma anche è soprattutto una chiara dichiarazione di guerra al gestore pubblico”.

C.S.

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