I dipendenti dell'Amat di Imperia tornano sull'argomento dell'acqua pubblica.
"Ieri abbiamo completato gli incontri con i destinatari della nostra missiva del 12 gennaio scorsa - dicono - siamo stati ricevuti, in delegazione, dal Presidente della Provincia, Dott. Fabio Natta, coadiuvato dal Dirigente EGA, Ing. Mauro Balestra e dal Dott. Raffaello Anfossi. Dal 12 gennaio ad oggi la vicenda risulta sempre più intricata e il 12 maggio è ormai alle porte; è il termine ultimo per l’avvio della gestione del servizio da parte Rivieracqua nelle gestioni (alcune parziali) di 28 comuni dell’ambito che è stato stabilito con Deliberazione del Consiglio Provinciale. Il documento indica un crono programma incalzante, che impone, pena commissariamento da parte della regione, alle amministrazioni comunali e a Rivieracqua ad adempiere a diversi obblighi di carattere amministrativo, operativo e gestionale molto impegnativi".
“C’è il concreto rischio che entro tale termine non si riesca a dare attuazione a quanto disposto; sta, purtroppo, prendendo corpo quanto avevamo previsto con la ns. nota, ovvero commissariamento e affidamento del servizio in gara pubblica. Nel merito riportiamo un estratto dalla ns. lettera di gennaio: 'Solo attraverso le singole volontà, di ciascuna delle parti in causa, di incontrarsi per ricercare una soluzione condivisa, sarà possibile uscire dalla situazione in atto e conseguentemente gestire, così come è giusto che sia, il servizio idrico integrato in provincia. Avete il dovere morale e istituzionale, di preservare, tutelare, salvaguardare e far funzionare la cosa pubblica. Perseguite tale scopo nella maniera più nobile, facendo leva sulla coscienza, sull’onestà e sul senso di appartenenza al territorio; operando in tal senso, il dovere diventerà un semplice automatismo e non un comportamento assunto, ad esempio, solo per un obbligo normativo e/o per paura che possa venire imposto'. Sulla questione del contenzioso in corso tra Amat e Rivieracqua, relativo al mancato pagamento di fatture per fornitura d’acqua, che mette in seria difficoltà Amat, compreso il concreto rischio della corresponsione dei ns. stipendi, il Presidente della Provincia ed il Dirigente EGA hanno comunicato che non hanno poteri per intervenire nella vicenda".
“A breve ci riuniremo in assemblea per confrontarci e per decidere in merito ad eventuali azioni volte a tutelare i nostri diritti”.